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Dovevo farmi valere e non potevo farmi mettere come sempre i piedi in testa da lui.
"Smettila" dissi a denti stretti.
"Di fare?" chiede accarezzandomi i capelli.
Respinsi subito la sua mano.
"Non puoi fare così,non puoi trattarmi male e poi bene. Non puoi essere gentile e subito dopo scortese, non sono un giocattolino di cui puoi fare tutto ciò che vuoi, se hai problemi con la gestione delle emozioni non mostrarlo a me" ero stanca, le parole uscirono con furia dalla mia bocca.
Lui mi guardò inizialmente stupito ma dopo il suo sguardo si fece leggermente più cupo.
In pochi secondi aprì la porta di fronte a noi e mi strattonò il braccio per farmi sedere.
"Siediti" mi disse guardando il letto.
"Ma cosa pensi che io sia un cagnolino e che esegua ogni tuo ordine?" lo guardai con rabbia negli occhi.
Esitò qualche momento ma poi mi rispose
"Per favore, siediti" mi disse portando la mano nuovamente sul braccio, ma questa volta accarezzandomi leggermente.
Mi convinsi che probabilmente quello sarebbe stato il momento decisivo, in cui finalmente avrei potuto ottenere le risposte che stavo cercando da settimane.
Mi aggiustai sul suo letto e aspettai che lui si sedesse di fianco a me,ma ovviamente così non fu.
Si voltò e lo vidi andare verso quell'armadio solitario.
Aprì un'anta e rovistò per alcuni secondi, per poi afferrare una cartellina e venire verso di me.
Si posizionò allora di fianco a me, facendo un sospiro pesante e decidendo finalmente di parlare:
"Ti sto per mostrare qualcosa di davvero importante per me e di serio, hai completamente ragione ad essere arrabbiata con me e a venire a ricercare spiegazioni. Durante tutto questo periodo ho cercato di nascondertelo come anche a tante altre persone ho fatto in passato,ma la verità è che non posso nasconderti questa cosa perché non riesco a starti lontano"
I suoi occhi, che parlavano con i miei, sembravano supplicanti.
L'atmosfera finalmente era priva di tensione, le sue parole uscivano finalmente con molta tranquillità ed erano certamente vere.
Posai il mio sguardo sulla cartellina che mi aveva dato, aprendola e cominciando a sfogliare i diversi fogli che vi erano all'interno.
Sentivo nel mentre il suo sguardo fisso su di me e nessuna parola volava.
Continuavo a passare le dita fra i tanti figli non capendo molto, ma dopo un po' ne trovai uno che mi apparve molto più chiaro rispetto agli altri.
Nome:Nick
Cognome:Austin
Data di nascita: 01/07/200
Luogo di nascita: San Diego,CA
Tipo di disturbo: ciclotimia
Note: il paziente alterna episodi di depressione e ipomaniacali di lieve intensità ma con elevata frequenza da tre mesi, con cambiamenti comportamentali.
23/11/2017
Dr.Scott
Voltai pagina e ne trovai un altro molto simile,
era sempre un foglio stato scritto dallo stesso dottore ma con una nota diversa.
Note:il paziente continua ad alternare episodi di depressione ad episodi ipomaniacali, con maggiore frequenza.
Gli vengono prescritte tre tipologie di medicinali da dover essere somministrati quotidianamente.
23/12/2017
Le pagine successive erano tutte uguali, più andavo avanti e più le note peggioravano,andavano dal 2017 fino a qualche mese prima.
Una in particolare però catturò la mia attenzione:
Note: il paziente non alterna più con elevata frequenza episodi ipomaniacali e di depressione, sembra però stazionare da mesi in un periodo di esclusiva depressione.
23/10/2019
Continuai ad andare avanti e vidi che le note erano sempre uguali ma che le dosi dei medicinali prescritti aumentavano.
Arrivata all'ultima pagina alzai lo sguardo verso Nick, non sapevo bene quanti minuti avessi speso nel leggere tutti quei fogli eppure lui era rimasto in silenzio tutto quel tempo.
Guardai nuovamente quegli occhi azzurri,consapevole ora del perché mi apparivano così.
"Nick" dissi facendo una pausa, non completamente certa di ciò che avrei voluto dire.
"Soffro di bipolarità" disse

please don't go// Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora