Oh..

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"Oh.." fu ciò che mi uscì dalla bocca.
"La ciclotimia è la forma peggiore di bipolarità, per la quale sostanzialmente alterni molte volte episodi di felicità a tristezza e per la quale hai gravi ripercussioni sul tuo comportamento con le altre persone" mi disse continuando a guardarmi negli occhi.
"Ed è dal 2017 che ne soffri?"
"Sì, ho iniziato la terapia ed i controlli nel 2017,inizialmente avevo un controllo ogni mese mentre ora ogni tre"
"Qual è stata la causa?" chiedi con tono calmo.
Lui distolse immediatamente lo sguardo
Fissava ora il pavimento, aspettai qualche secondo ma vedendo che non intendeva rispondermi decisi di fare qualcosa.
Posai delicatamente la mia mano sulla sua e lentamente la accarezzai.
"Puoi fidarti di me" gli dissi cercando il suo sguardo.
Finalmente allora mi guardò di nuovo prendendo parola.
"Tre anni fa ero un semplicissimo adolescente che cercava di vivere la sua vita al massimo e nel migliore dei modi. Non ero però un ragazzo che poteva definirsi popolare,infatti passavo la maggior parte del mio tempo con Ryland e con un'altra persona.."
fece una pausa
"..mio fratello. Lui per me rappresentava una palla al piede, il fratello bravissimo che rendeva felici i miei genitori,che se la prendevano con me a causa del mio comportamento e dei miei brutti voti a scuola. Come appena detto, pur infastidendomi ogni tanto a causa della sua 'perfezione' io gli volevo un mondo di bene, ritornava ogni weekend dal college per aiutarmi con la scuola e darmi ripetizioni di algebra, durante le vacanze mi portava sempre in giro per il mondo donando come scusa ai miei genitori la mia ignoranza in geografia" vidi un piccolo sorriso formarsi sul suo viso ed io risi leggermente al sentire di quel ricordo.
"Un'estate però, di ritorno da un viaggio venne a scoprire che mi avevano bocciato a causa delle innumerevoli assenze e dei richiami dal preside. Oltre alla rabbia dovuta al vedere tutti i suoi sforzi ed i suoi sacrifici buttati al vento mi trovò dell'erba in camera.. litigammo tutto il pomeriggio, ma ad un certo punto lui esausto uscì di casa per andare dalla sua ragazza e.." fece nuovamente una pausa, spostando il palmo della sua mano dalla mia ed alzandosi delicatamente dal letto.
Con dei passi delicati lo vidi raggiungere quella fantomatica foto che solo in quel momento riuscii a capire chi ritraesse.
".. e non lo vedo più da quel giorno"
Pensavo sarei dovuta intervenire una seconda volta e cercare di spronarlo a finire di raccontare, ma a differenza di quanto pensassi riprese parola dopo pochi attimi.
"È morto in un'incidente stradale, a causa della rabbia non era stato molto attento alla guida ed ha preso in pieno un'altra macchina proveniente dalla corsia opposta. È morto a causa mia e della mia stupidità" concluse.

please don't go// Nick AustinWhere stories live. Discover now