Come un pazzo che guarda la luna...

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La cena si consumò quasi nel totale silenzio, tutti avevano paura di innescare di nuovo la guerriglia tra gli ex coniugi Tarducci e Ginevra si sentiva soddisfatta della sua prova da cuoca, ma un po' delusa dall'andamento della serata. 

Dopo il caffè si alzarono tutti da tavola formando i due classici gruppetti: maschi da una parte e femmine dall'altra, mentre Wentworth si spostò sul terrazzo dell'attico di Guè. 

"Chiara è una donna capace, forte, speciale...", la voce di Fabrizio sovrastò quella di Alfio. 

"Così speciale che alla fine ho scelto di stare con un uomo, almeno quando litigo posso dargli un pugno senza passare da maschilista, o peggio, sessista". 

"Non vedo perché si dovrebbe arrivare alla violenza, siamo persone civili". Concluse Alfio guardando il bicchiere di champagne che aveva in mano. 

"Parla per te, noi siamo rapper, hai presente? Rompi il cazzo e partono i pugni, non stiamo mica seduti dietro a una scrivania in banca", disse Guè rispondendo. 

"Se non altro io rientro a casa quando è sera, non vado in giro per tutta Italia mancando per settimane intere". Replicò Alfio guardando con la coda dell'occhio Fabrizio. 

A Fabrizio venne da ridere. 

"E' per questo che mi ha cornificato con te? Perchè io mancavo da casa per settimane intere?". Domandò all'ex amante della moglie. 

"E' la più patetica scusa che potesse tirare fuori", commentò Guè in difesa dell'amico. 

"Patetica? Come se non fosse vero che voi mancate spesso da casa", puntualizzò Alfio. 

"Come se non avesse mai saputo chi cazzo stava sposando e che mestiere facesse...è per questo che è patetica. Sapeva chi era, cosa faceva e che andava in giro a fare concerti eppure lo ha sposato, la verità è che ha aperto le gambe quando avrebbe dovuto tenerle chiuse". Cosimo replicò senza tanti merletti. 

"Vorrei vedere se si trattasse di tua moglie, se parleresti così", Alfio non cedette il passo. 

"No bello mio, se fosse stata mia moglie questa conversazione non avrebbe luogo di esistere, perchè entrambi, sia tu che lei, sareste sottoterra, mia moglie direbbe: e si scagliò contro i funesti amanti con la rabbia di un demone e strappò via loro l'anima". 

 "Parliamo di cose serie piuttosto - esordì Marra nel discorso - come è la vita hollywoodiana?". Appoggiò un braccio sulla spalla di Fabrizio nel chiederlo. 

"Ecco bravo, racconta Fabrizio, che al povero Fabio sono rimasti pochi mesi di aria". Rino sorrise nel dirlo. 

"Cosa? E perchè?", domandò Fabrizio sorpreso. 

"Credo che alludesse al fatto che Francesca è incinta", disse Fabio con marcata ironia. 

"Oh caspita, congratulazioni, sono felice per voi". Rispose Fabrizio abbracciando Marra in segno di affetto. 

"Un po' meno per il mondo, si spera che sia femmina infatti, che un Mussolini e un Hitler insomma sono bastati all'umanità", replicò divertito Guè. 

"A voi piace scherzare su queste cose?", domandò quasi scandalizzato Alfio. 

"Almeno quanto a te piace scoparti le mogli altrui quando ancora stanno con il proprio marito", sottolineò Fabrizio. 

"Torna a casa bimbo, con noi non puoi tirartela, siamo dieci righe sopra te", Guè diede il cinque a Fabrizio per la battuta. 

"Lasciamo stare, forse è stato meglio così, ormai desidero solo che Futura stia bene", replicò Fabrizio. 

"E credi che farti vedere in compagnia con un uomo le giovi?", domandò Alfio convinto di beccarlo in pieno. 

"Ho spiegato a mia figlia come stanno le cose, di sicuro le gioverebbe avere meno gente ristretta mentalmente accanto, per il resto ho la coscienza pulita". Disse Fabrizio senza scomporsi più di tanto. 

"Le hai detto che stai con un uomo? Ma ti sembrano cose da dire a una bambina?", Alfio era profondamente scandalizzato. 

"No, stai a vedere che lasciavo a te, o a mia moglie il compito di farlo, riempiendole la testa di stronzate bigotte - si guardò un attimo intorno alla ricerca proprio di Wentworth - a proposito, dove cazzo sta Wenty?". 

"E' in terrazzo a fare il lupo solitario", replicò Rino indicando il terrazzino. 

"Scusate", Fabrizio si scostò dal gruppetto per raggiungere Wentworth fuori.

"Ehi, che ci fai qui da solo? Vieni di là no?", domandò al compagno appoggiandosi sul davanzale accanto a lui. 

"Vi conoscete tutti da una vita, io mi sento quasi di troppo, poi so che non sono molto ben visto da alcuni, quindi...". 

"Ma che dici? Dai vieni e scusa per prima, ho perso il controllo, non volevo che tu vedessi la parte psicopatica in me". Gli disse prendendolo per un braccio. 

"Chi non ne possiede una? La bravura sta nel tenerla a freno e colpire meglio e al momento giusto Fabrizio. Le parole fanno più male delle coltellate, ricordatelo e a tale proposito, guarda e impara". Rispose lui con la sua solita calma inglese dirigendosi verso il gruppetto delle femmine. 

Non appena Chiara lo vide avvicinarsi le venne spontaneo dire:

"Guarda che per quanto tu possa essere gay resti sempre un uomo". 

"Veramente volevo fare un brindisi perchè hai ragione tu sai, se tu non l'avresti lasciato, lui non sarebbe mai venuto da me, perchè amava disperatamente te. E' un difetto un po' troppo comune in voi donne...quando un uomo vi ama disperatamente, voi fate di tutto per cambiarlo, per allontanarlo e vi stancate di lui. Parlavi di fiducia quella sera...dimmi Chiara, che fiducia puoi riporre in un uomo, che senza tanto pensarci, andava a letto con una donna già sposata? Merita davvero così tante attenzioni un uomo del genere? Tanto da mandare al diavolo un matrimonio e una famiglia? Ora hai accanto un uomo che è stato il tuo amante, quando prima avevi accanto un uomo che vedeva, respirava e adorava solo te. Ho passato mesi a Vancouver a raccoglierne i pezzi di quell'uomo mentre non si dava pace perchè tra di voi era finita, la sua più grande preoccupazione era Futura, che oggi non hai disgustato da usarla come un'arma per ferirlo. Hai ragione quindi, dovrei ringraziarti, perchè se ci siamo innamorati in questi mesi trascorsi insieme, è perchè sei la stronza che sei, quindi grazie, di cuore aggiungo, salute Chiara e grazie". 

Si allontanò subito dopo aver bevuto una sorsata di champagne e sorridendo. 

"Colpita in pieno", decantò Marra.

"Colpita e affondata direi", replicò Rino. 

"Quell'uomo mi piace, ha l'aria da inglesino snob del cazzo, ma è disarmante quando parla", Guè era estasiato. 

"Comunque ragazzi, lui è un Conte, è un attore, è inglese, è famoso, vive a Vancouver, ma non è ancora un cannibale, quindi potete tranquillamente parlargli eh" Fabrizio lo prese sottobraccio portandolo orgoglioso verso i suoi vecchi e cari amici. 



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