Capitolo 7: Sta Bene

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Tutto quel bianco, quel verde pallido e quelle luci iniziavano ad accecarmi, a confondermi.
Da quella sedia di plastica tenevo gli occhi fissi su ciò che giaceva sul lettino.
Ogni tanto mi alzavo, uscivo, tornavo, lo baciavo, mi sedevo e ricominciavo a guardarlo.
Lo ammiravo, nonostante stesse male.

A volte entrava una donna con un grembiule e una cuffia bianca, gli infilava un ago nel braccio e poi se ne andava.
Una volta al giorno veniva a trovarlo qualcuno, avevo conosciuto parenti, amici e anche fan.
Spesso un uomo in tuta gialla bussava e portava fiori, lettere, peluches, e tantissime altre cose che io appoggiavo sul tavolo in un angolo della stanza.
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Aprì gli occhi e subito tentò di alzarsi, ma ricadde pesantemente e poi mi guardò con i suoi occhi nocciola.
"Liam, tesoro, sei sveglio finalmente." appena finii la frase lo baciai sulla fronte.
"Principessa..." fece un respiro profondo, quasi non riusciva a parlare "Possiamo uscire? Questo ospedale mi sta accecando, voglio andarmene."

Tentò nuovamente di alzarsi, mi scappò una lacrima, non sapeva la verità.
"No, no, non puoi. Stai qui che ti aiuteranno."

Mi abbracciò come non aveva mai fatto, con tutte le forze che aveva, ma fu comunque un abbraccio debolissimo.

Entrò una dottoressa che mi salutò, quando vide Liam sveglio sorrise e si avvicinò.
"Contenta? Adesso sta bene." Disse con la sua voce calda.

Gli diede un po' d'acqua in un bicchiere di plastica che buttò subito dopo, fece una visita di controllo: ascoltò il cuore, controllò la gola e anche il modo in cui respirava.
Poi si guardò un attimo in giro pensierosa, tornò a posare lo sguardo su Liam ed esclamò: "Hai visto tutti quei fiori? Sono per te, caro."

Caro?!? Non lo poteva chiamare caro, lui era mio e quella vecchia non doveva prendere troppa confidenza.

Invece di ascoltare ciò che diceva io pensai solo a quello e non sentii ciò che rese il ragazzo contentissimo.

"Principessa, hai sentito? Dopodomani ce ne andiamo!" rideva mentre parlava, era dolcissimo, non lo vedevo così da tanto tempo ormai.
"Davvero?" passai lo sguardo alla dottoressa.
"Certo, lui sta bene, ha bisogno solo di qualche altro giorno di cure e poi tornerà a casa. Beh, dovrà stare tranquillo per un po' di giorni e non potrà fare troppo movimento, ma è apposto! A che pensavi per non averlo sentito?"
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Quando aprii la porta a vetri tenendo a braccetto Liam rimasi quasi accecata dalla luce del sole e mi affrettai a portare una mano davanti agli occhi.

Lui era così sorridente, felice e contentissimo che non si accorse nemmeno della bella giornata che si trovava davanti, se ci fosse stato un temporale non se ne sarebbe accorto.

Quando entrammo in casa i ragazzi saltarono addosso a Liam e lo abbracciarono tutti insieme, tutti sorridenti.
Niall, Louis, Zayn e lui, Harry.

Nicole era a casa e io l'avrei raggiunta entro poco, salutai tutti e me ne andai.
Prima di chiudere la porta ricordai a Liam ciò che avevano detto i dottori, ci tenevo alla sua salute.

Ero quasi al cancellino quando una mano mi strinse il polso forte.
Mi girai, era lui. Cosa voleva ancora?

"Che cosa vuoi?" dissi irritata.
"Ti volevo far sapere che glielo dirò." mi disse con lo sguardo basso.
"Cosa?! Non lo puoi fare."

After The Dream ||Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora