Capitolo 33

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10 Gennaio 2015

"Ali svegliati, devo andare." La voce di Niall mi sveglia per poi lasciarmi tanti piccoli baci dalla fronte al collo. Apro piano gli occhi girandomi verso di lui.

"Buongiorno, dove devi andare?" Sussurro vedendolo vestito al mio fianco.

Erano stati giorni meravigliosi, dal giorno di Natale al Capodanno. Lui è stato con me ogni singolo istante, è tutto così perfetto. Il nostro bacio a mezzanotte lo ricorderò per sempre, tutte le urla, il rumore dei fuochi d'artificio, le persone accanto, qualsiasi cosa in quel momento non esisteva più. Il Natale con la sua famiglia è stato divertentissimo, loro sono così spontanei e premurosi che ti fanno dimenticare del fatto che li conosco da solo qualche giorno. La mattina di Natale ero ancora su di giri per la notte precedente e quando mi sono svegliata Niall era seduto al mio fianco con un vassoio per la colazione sulle gambe stracolmo di cornetti di ogni tipo e due cioccolate calde con un po' di panna sopra, mi conosce così bene.

"Volevo aspettarti per la colazione." Mi disse sorridendo "ancora Buon Natale tesoro." Aggiunse subito dopo dandomi un pacchetto nero di velluto con un fiocco dorato sopra. La felicità mi stava mangiando viva, soprattutto quando aprii il piccolo contenitore. Presi delicatamente con una mano la collana che mi ha regalato che ormai tengo sempre con me, il ciondolo è ovale e abbastanza spesso, la parte superiore raffigura un albero dai fiori rosa che ho sempre adorato, sul bordo si trova un piccolo bottoncino che ho premuto all'istante facendo così aprire il due facciate il ciondolo facendone uscire un piccolo biglietto ripiegato più volte.

"Se c'è una cosa che posso asicurarti è che i miei occhi non smetteranno mai, e dico mai, di guardarti ogni volta come se fossi la cosa più bella di questo mondo. Se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso."

In quel momento ero convinta di scoppiare in lacrime, ma mi trattenni, almeno sin quando non mi resi conto della foto incorniciata nella facciata sinistra del ciondolo. La prima foto che abbiamo fatto la prima volta che ci siamo visti, quando ancora ricordava a stento il mio nome e per lui ero solo una fan un po' particolare. Quella foto è sempre stata la mia preferita, lui che scatta la foto sorridendo mentre io lo stringo a me appoggiando il viso sul suo petto mentre sorrido beatamente. Mi lanciai addosso a lui dando libero sfogo alle lacrime rischiando di distruggere la fantastica colazione che mi aveva preparato. Dopo averlo baciato con un'incredibile passione mescolata alla felicità mi ricomposi guardando di nuovo la nostra foto per poi prendere il foglietto con le parole che mi fecero venire le lacrime e lo riposi al suo posto all'interno del ciondolo, chiudendolo. Da quel momento non l'ho mai tolto se non per andare a dormire.

"Devo andare a Londra a registrare.." Dice riportandomi al presente.

"Di già?" Gli chiedo rattristandomi.

"Sì, mi piacerebbe rimanere di più.. Ma tra tre giorni torno, promesso!"

"Niall.." sbuffo abbracciandolo. Lo guardo negli occhi per rimanerne un secondo dopo ipotizzata. Ho sempre ancorato i suoi occhi, ho sempre adorato lui. Si sdraia sopra di me portando le mani sulle mie guance. "Non voglio andare." Sussurra tenendo le nostre labbra a millimetri di distanza, a posto di rispondere porto le mie labbra sulle sue facendo incontrare le nostre lingue. Dopo quelli che sembrano minuti mi guarda intensamente per poi esclamare: "Al diavolo! Ti porto con me, preparati!"

"C-cosa?"

"Hai sentito! Prepara le valige, tu vieni con me a Londra! Ci sei già stata?" Dice rivolgendomi un enorme sorriso.

"Sì ma.." cerco di dire qualcosa. Per lui è normale viaggiare da un posto all'altro nel giro di un giorno, ma a me sembra così assurdo!

"Niente ma! Vado a comprare delle cose al supermercato qui accanto, tu preparati, ti do tre quarti d'ora!" Ride dandomi un bacio sulla fronte. "Vado!"

Hug me, Horan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora