Capitolo 35

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Mi sveglio appena suona la sveglia e mi sbrigo per spegnerla dato che non voglio che Niall si svegli. Dopo la giornata che mi ha regalato ieri volevo che al suo risveglio trovasse una buona colazione. Scendo silenziosamente dal letto indossando la prima maglia che trovo e i leggins che la sera precedente avevo lanciato sul pavimento e esco dalla stanza dirigendomi verso il ristorante dell'hotel. Prendo dei pancake e della nutella e li posiziono su un piatto accanto una tazza di cappuccino fumante e salgo in camera portando con me il vassoio. Entro in camera e sistemo tutto sul tavolo.

"Cos'è questo profumo?" Niall spunta alle mie spalle stringendomi i fanchi con le mani in modo che mi avvicini a lui.

"Ho pensato ti avrebbe fatto piacere trovare una colazione del genere." Rispondo girandomi dandogli un bacio sulle labbra.

"Hai pensato bene." Dice con la voce ancora roca avvicinandosi al tavolo. "Vieni qui." Mi allunga una mano che afferro e mi siedo sulle sue gambe.

"Ne vuoi un po'?" Mi chiede mentre porta un pancake alla bocca.

"No, ho già mangiato."

"Okay." Mi da un bacio sul collo e da un morso. "Buono!" Esclama sorridendo.

"Oggi devo andare in studio il pomeriggio, cosa vuoi fare adesso? Possiamo fare una passeggiata e poi pranzare con i ragazzi, accanto la London eye c'è un parco, possiamo farci un salto!"

"Perfetto." sorrido baciandolo di nuovo.

"Bene, mi lavo e usciamo."

"Okay, io nel frattempo vado a posare queste cose." Dico indicando il vassoio. "Ti aspetto sotto!"

Scendo raggiungendo nuovamente il ristorante lasciando li le tazze e piatti che avevo portato in camera e subito dopo mi siedo su una poltrona nella hall mentre aspetto Niall. Stanno passando minuti e ancora lui non è sceso, decido di andare a vedere cosa fa, ma sento dei passi pesanti affrettarsi per le scale. Mi alzo girandomi verso le scale, Niall ha il giubbotto addosso ed è completamente vestito, stringe il cellulare in una mano e ha lo sguardo cupo, sembra un misto di tristezza e rabbia. Corre verso la porta senza preoccuparsi di me.

"Dove stai andan-" chiedo con una brutta sensazione ma vengo interrotta.

"Vaffanculo Alison! Vai via!" Dice uscendo velocemente dall'hotel. Provo a seguirlo ma sono immobilizzata. Le gambe e le mani tremano, il cuore si frantuma in mille pezzi ogni secondo che passa e sento gli occhi bruciare. Cosa è appenna successo? Sino ad un minuto fa era tutto così perfetto. Indietreggio lentamente per poi girarmi e correre velocemente in camera. Quando arrivo chiudo la porta dietro di me e mi ci appoggio sopra accasciandomi subito dopo a terra scoppiando in un pianto disperato.

ASHTON's POV

Quando ieri ho detto ad Ali che oggi sarei andata a trovarla ero serio. Mi sono fatto dire da Harry l'hotel in cui alloggiano, non vedo l'ora di vedere che faccia farà alla mia vista. Dopo ore e ore interminabili di volo arrivo a Londra, sono andato subito in hotel, lo stesso di Alison e Niall, mi sono fatto dare la chiave e ho posato i bagagli. In questo momento sto girando per le stanze cercando quella loro, ma penso che così sarà impossibile, quindi è meglio se me lo faccia dire alla reception.

"Buongiorno, scusi mi può dire che numero è la stanza a nome Horan? Sono un suo amico." Sorrido alla ragazza dietro il bancone.

"Oh ma io la conosco! Lei è Ashton Irwin dei 5 seconds of summer! La stanza di Nia- voglio dire del signor Horan è la 286, ecco a lei la chiave." Mi dice raggiante la ragazza porgendomi la chiave, non gliel'avevo chiesta e penso che sia vietato dare le chiavi delle altre camere, ma va bene.

Hug me, Horan.Where stories live. Discover now