9 - Segreti tra stendardi volanti

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Antheo stava percorrendo il lungo corridoio del castello per raggiungere l'aula dove si tenevano le lezioni di storia della magia quando venne raggiunto da Adreo che si stava dirigendo verso quella di Babbanologia: "Ehi! Hai visto quei tre di Tassorosso? Sono davvero dei perdenti: sai che sono stato il più bravo nella Cura delle Creature Magiche? Non ci credeva nessuno; ehi perché non rispondi?" Chiese petulante Adreo tirando lievemente la manica destra del cugino che non lo stava minimamente considerando "Antheo dai ascoltami! C'erano questi tre di Tassorosso no? Loro sostenevano che non sarei mai riuscito a catturare neanche un Pixie no? Lo dicevano davvero sai? Erano convinti che io non potessi prendere nemmeno uno stupido Pixie! Ma io ho lanciato l'Immobulus alla perfezione, e non l'ho ancora fatto come lezione sai? Eh Antheo lo sai?"

"Bravo" disse alla fine Antheo, con un tono del tutto disinteressato e freddo "Vedo... che ti sei calato proprio nella parte"

Adreo lo guardò perplesso: "Dici? Be' comunque: dopo siamo entrati nella foresta e sai cosa ho visto? Un Ippo..."

"Scusa Adreo ma devo andare, mi racconti dopo ok?" Disse frettolosamente Antheo precipitandosi, cercando di non dare nell'occhio, in bagno.

Lì ritrovò ancora la crepa dell'anno precedente sullo specchio, e nello stesso punto l'incisione con suo nome, ma questa volta aveva una scritta diversa: Dietro la biblioteca, Antheo diceva.

Cosa c'era dietro la biblioteca? Ed era il suo oscuro signore a parlargli? Iniziò di nuovo a sentire i rumori ovattati, un forte mal di testa e un ronzio e sembrava far vibrare ogni osso del suo corpo. E poi la sua voce che ripeteva la frase incisa: "Dietro la biblioteca, caro allievo..."

La voce del signore oscuro gli stava smantellando i timpani, cosa doveva mai esserci nella biblioteca per essere un punto così desiderato dal suo signore?

"Dietro la dodicesima corsia... nella biblioteca..." la voce si stava facendo più fioca fino a scomparire e a ridare la lucidità al Mangiamorte.

Dietro di sé si sentì la porta dei bagni aprirsi facendo entrare Bill Weasley: "Cosa c'è? Ti senti male? Sei qui da oltre metà lezione"

Ma come metà lezione? Per Antheo parevano passati sì e no 5 o 6 minuti.

"Anche se siamo nemici, ti ho difeso dicendo che ti sei sentito male e che stavi andando in infermeria, e mi sono offerto di accompagnarti; ma voglio che tu mi chieda scusa per quello che hai detto" ringhiò alla fine Weasley.

Antheo scosse la testa per riprendersi del tutto: "Certo, grazie dell'aiuto povero piccolo mago offeso, ma non è colpa mia se è la verità" ridacchiò con quel suo ghigno da diavolo e scappò schivando i ripetuti flipendo di Bill.

Quella sera, Antheo aspettò che si addormentassero tutti per sgattaiolare fuori dal dormitorio e dirigersi verso la biblioteca; stava nel mentre escogitando un piano per distrarre custode e gatta affinché non lo seguissero.

Appesi ai muri dei lunghi corridoi vi erano gli stendardi delle case, e ogni tanto i poltergeist si divertivano a nascondersi dietro per fare scherzi a studenti ignari; gli venne dunque una fantastica idea: avrebbe animato gli stendardi per poter intrattenere Filch così da avere campo libero per correre via.

"Quindi? Cosa facciamo di fantastico?" La voce petulante di Adreo quasi lo fece urlare dalla sorpresa. Ma porca miseria! Ma proprio adesso doveva avere voglia di combinare qualcosa?! E in un orario come questo?!

L'erede Lestrange COMPLETATANơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ