Capitolo 6 -Solo il mio capo

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-Sei bravo a cucinare- dico dopo aver finito il mio piatto.

-Grazie- dice mentre si alza e va al lavandino con i piatti per pulire.

-Lascia fare a me- dico mentre lo seguo. -Tu hai cucinato e poi sei l'ospite-

-E tu sei malata- dice mentre inizia a pulire.

-Ma sto bene- cerco di protestare. Lui si gira verso di me e poggia una mano sulla mia fronte. Rimango con il fiato sospeso quando mi accorgo che il suo viso si trova a mala pena a un palmo di distanza dal mio.

Lo guardo abbassare i suoi occhi nei miei, finisco per arrossire.

-Cosa stai facendo?- chiedo stupidamente perchè non mi vengono fuori altre parole.

-Sto sentendo la tua temperatura...- dice per poi togliere la mano e tornare ai piatti. -Sei leggermente calda-

Io mi schiarisco la voce e poi mi sposto da lui.

Dopo poco ci accomodiamo in salotto.

-So che sei Italiana, ma non so come sei arrivata qui- dice dopo che ci siamo seduti.

-Ho avuto problemi con i miei genitori, Chiara si è trasferita qui perchè suo padre stava male e quindi io l'ho seguita- dico tralasciando alcuni dettagli.

-Scusa sono cose personali- dice e mi accorgo di essere stata troppo schietta e fredda.

-No scusami, non volevo... scusami è che è stato un periodo difficile- gli dico cercando di scusarmi.

-Tranquilla mi dispiace-

-Ti va di raccontarmi di tuo figlio?- gli chiedo mentre mi copro con una coperta quando sento i brividi.

Si alza e si viene a sedere più vicino a me. -Chris ha 5 anni, quasi 6 in realtà... è un ragazzino adorabile- si gira verso di me e si appoggia allo schienale del divano.

-Sua madre? Se posso chiedere- dico appoggiando la testa al divano verso di lui.

-L'ho conosciuta tanto tempo fa, ma quando ha scoperto di aspettare Chris.. è scomparsa...- sospira. -l'ho cercata ovunque, è tornata da me con il bimbo appena nato e lo ha lasciato a me-

-La amavi?- chiedo e lui mi sorride.

-Si ero innamorato-

-E Vanessa?- un secondo dopo mi porto una mano alla bocca. -Scusami, vita privata... sei il mio capo-

-Si sono il tuo capo... non ti preoccupare- dice per mettermi una mano sulla fronte. -Sei molto calda ora-

Annuisco mentre stringo la coperta a me con i brividi.

-Hai freddo? Vuoi un'altra coperta? Dove la trovo?- mi chiede mentre si alza.

-Nell'armadio nel corridoio-

Dopo pochi minuti mi avvolge in una seconda coperta e poi mi abbraccia e scorre le mani sulle mie braccia per scaldarmi.

-Grazie- gli dico mentre mi appoggio a lui.

-Non ti preoccupare, tu pensa a stare meglio- dice e per un po' rimaniamo in silenzio. -Senza di te in ufficio non si riesce a lavorare- mi dice.

Okay... ci sono rimasta male... è il mio capo. Si Alice, è il tuo capo. La febbre ti sta facendo pensare ad altro. Però i suoi occhi azzurri già li avevo notati. Però è il capo e poi devo pensare a Mia. Non posso stare male ancora per un uomo, per Daniele sono stata veramente molto male. Non posso stare così ancora per un uomo la mia priorità è Mia.

-Alice..- mi chiama Zac.

-Dimmi-

-Hanno suonato alla porta- mi dice mentre si alza e mi aiuta ad alzarmi. Ero così presa dai miei pensieri per Zac che neanche mi ero accorta della porta. Questo non va bene.

Vado alla porta con Zac che mi segue.

Apro.

-Ciao Alice-

-Daniele- lo saluto. -Cosa ci fai qui?-

-Non hai una bella cera- mi dice poi vede Zac. -Ciao- lo saluta.

-Ciao- saluta Zac avvicinandosi a me da dietro.

-Ho chiamato Chiara visto che tu non rispondevi e lei mi ha detto che potevo venire direttamente qua subito- dice Daniele.

-Si scusa non ho sentito il cellulare, puoi passare domani mattina? Non sto bene e sono molto stanca- cerco di farlo andare via, non so di cosa vuole parlarmi ma mi immagino che sia di Mia. Non è il caso che ne parli davanti a Zac.

-Non volevo disturbarvi... mi sembra molto chiara la situazione- dice guardando il ragazzo dietro di me.

-No Daniele davvero non sto bene- dico

-Alice non è un problema davvero, ho capito. Parliamo domani di questa situazione- dice e il suo tono non mi piace, non capisco che cosa intenda ma la sua voce è cambiata.

Sto per parlare quando Zac mi interrompe. -Cosa vorresti intendere scusa? Non mi sembra il tono da usare con una donna-

-Tu stanne fuori- dice Daniele minaccioso. -Alice ne riparliamo- dice prima di andare via.

Quando chiudo la porta e mi giro vedo il mio bel capo dagli occhi chiari con un'espressione tra l'innervosito e l'agitato che mi guarda e mi sento in dovere di dare spiegazioni.

-Lui è il mio ex fidanzato- dico sospirando.

-E cosa voleva da te? Perchè dovete parlare di questa situazione?- dice tornando in salotto.

-Non lo so-

-Sarai libera di vedere e avere in casa chi vuoi- dice.

La risposta giusta sarebbe non proprio visto che in questa casa ci vive anche nostra figlia...

-Non è così semplice e poi non c'è neanche il dubbio tu sei il mio capo- dico ripensando a quello che mi ha detto prima. Dopo tutto anche lui ha sottointeso che è venuto ad aiutarmi a stare meglio perchè in ufficio senza di me è un casino. Non è venuto qui per me veramente.

-Si giusto sono solo il tuo capo- dice quasi con una punta amareggiata. Prende la sua giacca, se la infila e torna alla porta. Quasi mi dispiace di averglielo detto.

-Lunedì ti voglio in ufficio non ti do più giorni di ferie- mi dice prima di uscire.

Non mi dispiace più di avergli detto niente, è tornato ad essere un antipatico.

Domani ci sarai ancora?Where stories live. Discover now