La proposta

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"Hawks che succede? Qual è l'emergenza?"

Eri entrò di fretta nell'ufficio del ragazzo con il piccolo Shou tra le braccia.
Il bambino era nato ormai da qualche mese ed Antarctica non aveva di certo perso tempo per tornare in servizio, stupendo tutti per la sua abilità nel gestire entrambe le cose contemporaneamente, tanto che Keigo le aveva chiesto più di una volta se ci fosse qualcosa che non sapesse fare, ricevendo sempre un "non lo dico di certo a te" come risposta.

Gli occhi di Takami si illuminarono alla vista dei due, era già così dannatamente orgoglioso di Shou, infatti era la sua copia sputata, capelli biondi, occhi dorati e due minuscole alette che, come la maggior parte dei quirk fisici, erano presenti già alla nascita. Queste però non erano rosse come le sue, ma di un bianco-azzurro simili a quelle di Yukiko.

Il sorriso ebete che gli si formò in faccia però innervosí parecchio Eri.

"Takami non dirmi che l'emergenza era vedere Shou perché potevi benissimo alzare il tuo bellissimo culo"

Keigo rise nonostante volesse dire rischiare le penne, sotto certi punti di vista Eri non era mai cambiata. Poteva ancora fare paura quanto Endeavor.

"In realtà era per chiederti di andare di pattuglia al posto mio e portare con te il nuovo ragazzino della UA, ho troppo da fare qui"

La castana alzò un sopracciglio, da quando l'eroe si preoccupava delle scartoffie? Forse le aveva rimandate fin troppo tempo ed ora era bloccato? Ma il problema principale era un altro.

"Manda uno dei tuoi sidekick, non ho nessuno a cui lasciare Shou oggi"

Ed ecco la prima cosa che Keigo non aveva calcolato, quello era il giorno libero della loro tata e, per quanto Antarctica non avrebbe mai rinunciato al suo lavoro, non avrebbe nemmeno mai lasciato suo figlio ad una persona qualunque.

"Lo tengo io"

Esclamò allegro e deciso senza neanche pensarci preoccupando ancora di più la ragazza che esitò decisamente a quell'offerta. Non che non si fidasse, ma a volte il bambino sembrava proprio lui. Come in quel preciso momento ad esempio in cui Hawks aveva già messo su un broncio da manuale.

"Eddai non ti fidi di me Fiocco di neve? Sono l'eroe numero due, che cosa vuoi che succeda?"

"E va bene eroe numero due, ma non credere di riuscire a lavorare con lui"

Rise al solo pensiero di come se la sarebbe potuta cavare il pennuto a fare tutto insieme come ormai era abituata lei e consegnò il piccolo nelle braccia del suo papà. Non sapeva quello che l'aspettava, quel bimbo quando voleva era un vero tornado proprio come lui.

"Esagerata, il mio pulcino è un angioletto. Sarai tu a chiedere consigli a me a fine giornata. Scommettiamo?"

Gli occhi da falco di lui si illuminarono furbi a quella proposta, quando scommetteva con la castana finiva sempre in modo più che interessante.

Eri sorrise teneramente alla vista del pollo e del suo pulcino. Gli piaceva prenderlo in giro, ma in realtà si fidava ciecamente di lui.
Si chinò a dare un bacio sulla fronte al piccolo Shou per poi doverne dare uno a Keigo che già si lamentava. Infine corse ad indossare il suo costume, era stata ferma diversi mesi ed essere di nuovo in servizio la faceva sentire forte come non mai.

In quattro e quattr'otto Antarctica fu pronta all'azione lanciandosi nel vuoto di quell'enorme palazzo per raggiungere lo stagista di Hawks che la aspettava davanti all'ingresso dell'agenzia ignaro delle modifiche.
La resistenza dell'aria fredda la fece sentire viva come non mai. Tante cose potevano essere cambiate, ma quelle sensazioni non avrebbe mai smesso di provarle.

Antarctica: Missing moments ~ Hawks x OCWhere stories live. Discover now