Un Halloween da paura

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"Ta-daaaan, lo so, sono il papà migliore del mondo"

"Ma che?"

Eri iniziò a ridere di gusto non appena il pennuto si girò rivelando in braccio a lui il piccolo Shou con un costumino uguale a quello dell'eroe.

"Lo so, è halloween e avrebbe dovuto essere spaventoso, ma il mio pulcino è troppo bello per spaventare. Proprio come me"

"Oh fidati, è spaventoso da morire"

Keigo la guardò interrogativo non capendo a cosa potesse riferirsi, così la castana continuò.

"Due Hawks in casa, più spaventoso di così si muore"

"Ehy, le altre ragazze pagherebbero per averci"

Rispose subito con quel suo tono da mezzo offeso mezzo egocentrico che tanto divertiva la ragazza.

"Va bene, vai pure dalle altre ragazze"

Il tono che usò Eri sembrò quasi leggero, come se non le importasse, ma all'improvviso il pennuto si ritrovò di fronte allo spettacolo più spaventoso di tutti, Antarctica con uno strano sorriso sulle labbra che si preparava ad usare il suo quirk.

"No signora, sto benissimo qui!... Ma ora andiamo? Ho fame"

Yukiko riportò il suo corpo ad una temperatura normale soddisfatta e divertita dalla reazione dell'eroe.

"Takami sei peggio di lui"

Si avvicinò al biondo per prendere il piccolo dalle sue braccia.
Il pollo gigante prima di fare il cannibale doveva almeno aspettare che mangiasse Shou, poi sarebbero usciti per la ronda e si sarebbe potuto imbottire di yakitori.

"Uhm avevo voglia di pollo, ma posso avere lo stesso?"

Commentò furbo l'eroe non appena la ragazza si accomodò sul divanetto con il bimbo in braccio.

"HAWKS"

Dopo almeno altre mille battutine dell'eroe i due furono finalmente per le strade della città.
Quel giorno sembrava tutto tranquillo, camminavano per le vie affollate, Keigo finiva l'ennesimo spiedino, ragazzini mascherati giravano eccitati, i soliti fan lì osservavano, uomini eleganti si spostavano da un ufficio all'altro. La normalità assoluta.
Ben presto infatti, quasi annoiati, i due finirono a parlare di tutt'altro rispetto al lavoro. In particolare delle idee geniali di Keigo.

"Hawks ha sei mesi, non li mangia neanche i dolcetti"

"Ma sarebbe il suo primo dolcetto o scherzetto"

"Ti sembra normale l'eroe numero due che va in giro a chiedere caramelle praticamente per se stesso?"

"Tsk guastafeste"

La ammonì lui con il suo broncio annoiato dipinto sul volto, anche se effettivamente Eri aveva ragione non le avrebbe dato la soddisfazione di ammetterlo.
Tutto d'un tratto però il volto dell'eroe si fece serio.

"Hai sentito?"

La ragazza cercó di concentrarsi, ma non notò nulla di strano così scosse la testa negando. Ma il biondo continuò a insistere.

"Sembrava un urlo"

"Non lo so Hawks, sembra tutto tranquillo, sei tu quello con i sensi sviluppati"

"Qualcosa non va"

E a quella dichiarazione la prese per il polso trascinandola verso i suoni che solo lui era in grado di sentire.

Attraversate un paio di vie si fermò. I due eroi si guardarono in giro per studiare la situazione, ma l'unica cosa che potè sembrare diversa dal solito fu un ragazzo a terra svenuto.

Antarctica: Missing moments ~ Hawks x OCWhere stories live. Discover now