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Nel loro mini-appartamento newyorkese, Alice, Ellen ed Elizabeth si sentivano un po' come in un romanzo chick lit, tra una tazza di caffè alle prime luci del mattino e un digestivo post-cena.

I loro orari le permettevano di dedicarsi del tempo soprattutto a pranzo, che per loro era diventato sacro: Alice, cuoca per professione e passione, cercava sempre di preparare qualcosa che piacesse a tutte. Il piatto di quel giorno era riso venere, con zucchine e gamberetti. Sedute a tavola, prendevano a raccontarsi la giornata e i loro programmi. Spesso, si perdevano in gossip da quattro soldi e articoli di Cosmo.

Da giorni, El parlava di un seminario che si sarebbe tenuto all'università, ad esclusiva per il suo corso di Marketing & Digital Communication, e fremeva nel raccontarne tutti i dettagli a pranzo, tanto da scrivere un avviso in Caps Lock sulla chat di Whatsapp che recitava "Non permettetevi di interrompermi a pranzo che vi sgozzo".

"Allora, ragazze, allora. Prego la massima attenzione." E prese a schiarirsi la gola.
"Prima che parti in quarta, vi avviso che i gamberetti sono di quelli congelati. Che dio mi perdoni. Grazie per l'attenzione, passo la parola ad Ellen Lou." Dichiarò Alice con tono solenne, mentre sedeva di fianco ad Elizabeth. Le due si guardarono ridendo e iniziarono a mangiare.

Ellen prese un cucchiaio del suo riso, lo masticò per bene ed ingoiò con estrema lentezza sotto lo sguardo annoiato delle coinquiline. Le piaceva creare suspence.

"Non vi affollate, vi prego. Una domanda alla volta. Adesso vi racconto tutto." Disse muovendo in aria le mani, come per placare una massa di gente.

"Siamo stati in Aula Magna, perché ne eravamo fin troppi ad assistere. Ho dovuto quasi alzare le mani con una matricola sfigata che credeva di poter sedersi in prima fila, illus-"
"El stai divagando."

"Devo o no creare un po' di contesto?" Alice sospirò in risposta e affondò di nuovo il cucchiaio nel piatto.

"Come stavo dicendo, ne eravamo i tanti, nessuno realmente sapeva chi avrebbe preso la parola. Ce l'hanno tenuto segreto fino a che non si è presentato."
"E chi era, Lady Gaga?"
"Quasi, ma con meno capelli. È la Lady Gaga degli Business Studies alla NYU. Si è laureato qualche anno fa e già è milionario."

"Quindi è un lui." Sottolineò Elizabeth con la bocca piena, beccandosi un'occhiataccia da Alice.
"Un lui con i controcazzi. Ha una storia alle spalle con dell'incredibile e poi è scapolo." Concluse con un occhiolino.

"Insomma, Elle, ci vuoi dire cosa vi ha detto di così illuminante o devo chiedere a un tuo collega?" Più di un piatto insipido, ciò che spazientiva Alice era il temporeggiare. In quello Ellen era una campionessa.

"Si chiama Jaylin Perez, classe 94 e businessman a capo della Advanced Corporation, che deve la sua ricchezza a investimenti diversificati in miriadi di compagnie che spaziano dal venture capital al real estate, principalmente nelle regioni dell'Iberoamerica ed Europa. Il quartier generale si trova a a Hudson Yards." Le facce stralunate di Elizabeth e Alice la dicevano lunga su quanto poco avessero capito di quel riassunto, ma era la reazione che Ellen sperava.

"Ma non è tutto!"
"Ah, c'è dell'altro?"

"È giovane, capace e brillante, molto più di alcuni professori che ho avuto alla triennale. Si è fatto da solo, letteralmente, nessuna famiglia alle spalle, nessun capitale, nessun miracolo dal cielo. Pure capacità e mente fredda."

"Insomma, ti sei innamorata."
"Beh, vorrei vedere voi dopo" e iniziò a trafficare nello zaino appoggiato al muro "dopo aver trascorso due ore in presenza di questa divinità greca degli affari." E ficcò lo schermo del cellulare sotto i nasi delle coinquiline: per tutti i cinque pollici, dominava un'immagine di un ragazzo in completo blu, seduto in poltrona su un palco e con un microfono in mano.

ultra-HNWIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora