Laughing Jack × Reader (parte 2)

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Allora, in questo capitolo la storia non si conclude ancora quindi credo che la terminerò nel prossimo (questo "libro" fa prima a diventare una L.j. × reader che una raccolta, dovete davvero scusarmi però sto cercando di pubblicare il prima possibile)

(n/s) pov's
Entrai in un tendone, che sembrava essere l'unico illuminato.
Ad un certo punto vidi qualcosa di colorato per terra, mi avvicinai a quella che sembrava essere la carta di una caramella, la raccolsi senza pensarci due volte e la scartati, sembrava davvero squisita..
"non si raccolgono le cose da terra, i tuoi genitori non te lo hanno insegnato?" disse una voce con tono scherzoso.
Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo alto con un naso a cono e un abbigliamento monocromatico, sembrava essere proprio..
"un clown!" esclamai allegramente, come se tutta la mia paura fosse sparita dall'arrivo di quello strano pagliaccio.
Lui rise e si avvicinò a me, poi mi porse la sua mano e disse:
"guarda"
Adesso aveva tra le mani una caramella dalla carta del mio colore preferito.
"ma prima quella non c'era! Come hai fatto?!" il clown mi fece l'occhiolino
"segreto"
Presi la caramella e me la ficcai in bocca, scoprì che aveva anche il mio gusto preferito
"buonissima" risi, e anche quel clown si mise a ridere.

L. J. Pov's
Ci mettemmo a ridere "vediamo se riuscirai a ridere tra poco" pensai, dovevo solo aspettare qualche minuto..il tempo che lei si fidi completamente di me, e non credo sarà un problema, questa bambina è davvero ingenua.
"posso averne un'altra? Per favore"
Tsk sta già cominciando a darmi sui nervi, ma posso resistere, devo mostrarmi gentile nei suoi confronti o il mio piano non funzionerà mai
"certo!"
Creai un'altra caramella che lei mi rubò immediatamente dalle mani, che maleducata, non mi ha neanche ringraziato.
Ma dovevo avere pazienza e di certo sarei riuscito presto ad ucciderla, Ridacchiai osservandola gustarsi quella dolce caramella che le ho gentilmente offerto, aspettando il momento giusto per..

"ehm.. Come ti chiami?" mi chiese quella mocciosa,
"Laughing jack, molto onorato" feci un buffo inchino facendola ridere.
"io mi chiamo (n/s)" la sua bocca formò un largo sorriso, poi vidi che la sua espressione diventò cupa e preoccupata, come se si fosse ricordata solo ora di un particolare che aveva dimenticato
"sai per caso dov'è mia sorella? "
Ah giusto.. (t/n), come avevo fatto a dimenticarla? Eppure era da giorni che non facevo altro che pensare a lei, forse perché non vedevo l'ora di ucciderla.. Sì probabilmente per quello.
"hai una sorella? Ed è anche lei qui? " chiesi, anche se sapevo perfettamente che era così.
Lei annuì tristemente
"si ma poi mi sono persa, sono entrata qui e ho raccolto quella caramella per terra e poi sei arrivato tu"
"capisco.."
Non potevo andarla a cercare, avrei rovinato il mio stesso piano, ma non potevo neanche farla sfuggire... La bambina mi guardò con occhi tristi
"dove sarà ora?"
... Idea!
Le sorrisi cercando di nascondere tutto quell'istinto omicida che si trovava dentro di me e le dissi
"forse so dove si trova" mentii.
"davvero?!"
Annuì e le feci segno di seguirmi, mi diressi fino al mio tendone delle torture quello che usavo per.. Bhe.. Il nome dice tutto, c'erano attrezzi e sangue ovunque e ovviamente la bambina se ne accorse, ma era ormai troppo tardi.

Prima che potesse correre via urlando la presi e le tappai la bocca, lei iniziò a piangere ed io a ridere come un matto.
La poggiai su una sedia senza lasciare la presa e la legai lì senza smettere di ridere al solo pensiero delle sue urla disperate; però c'era un problema: (t/n), lei stava andando in giro per il carnevale e non potevo permettere che sentisse le urla o che mi vedesse torturare sua sorella, sarebbe corsa via e non mi potevo permettere di lasciare il lavoro a metà, dovevo trovare un modo.. Intanto con una mano tappavo la bocca a (n/s) che non smetteva di dimenarsi e provare ad urlare, mentre con l'altra schioccai le dita e feci comparire dei bambini, erano delle specie di zombie, in pratica dei bambini orribilmente uccisi dal sottoscritto che ubbidiscono ad ogni mio ordine.
"Trovate (T/n), ma non uccidetela, non so perché ma non voglio che lei muoia, non ancora.."
I bambini-zombie partirono alla ricerca, mentre (n/s) continuava a piangere e a farsi mille domande, sorrisi ma nei miei occhi c'erano evidenti segni di pazzia e malata voglia di uccidere, presi dal tavolo con gli attrezzi quello che mi ispirava di più e guardai la bambina che mi supplicava con lo sguardo,
"oh mi dispiace (n/s), hai fatto la bambina cattiva, meriti una punizione" tolsi la mano che le tappava la bocca, in modo da sentire le sue urla e cominciare a ridere sempre di più.
"addio mocciosa"

(t/n) pov's
Era passato già un bel po' da quando persi di vista (n/s) ormai il mio viso era solcato dalle mie stesse lacrime, quando avrei potuto rivedere la mia adorata sorellina?
Arrivai ad un tendone, fortunatamente era illuminato, entrai
"(n/s).. S-sei qui?" chiesi singhiozzando, lei non era lì.
Sentii un rumore dietro di me, sembravano dei passi provocati da dei piedi molto piccoli, forse era (n/s),
"s-sorellina?"
Mi voltai velocemente, ma quello che vidi non era (n/s), non era neanche qualcosa di umano, aveva l'aspetto di un bambino, ma gli mancava un occhio ed era pieno di graffi, il suo unico occhio sembrava spento era come se quel bambino fosse.. Morto.. In decomposizione.. Infatti la sua pelle era di un colore grigiastro.
Urlai e cercai di scappare in preda al panico ma altri due di quei.. Cosi.. Mi si avvicinarono da dietro e mi bloccarono.

"Cosa volete da me?!" non risposero e mi costrinsero ad avanzare, cavolo erano forti per avere l'aspetto di bambini, mi portarono in un tendone che pareva essere appena uscito da un film horror o qualcosa del genere, c'era sangue ovunque e avrei giurato di vedere qualche pezzo di carne in giro, lì c'era anche un odore nauseante, come quello di un corpo in decomposizione, ma non apparteneva a quei cosi che mi trascinarono lì, mi venne quasi da vomitare e urlai chiedendo aiuto.
Davanti a me c'era una sedia girata dall'altro lato con qualcuno seduto sopra, ma non si muoveva e sembrava essere legato lì, poi sentii una voce alle mie spalle:
"bene guarda un po' chi si è unito alla festa" cercai di girarmi per vedere chi stesse parlando ma i 'bambini-zombie' me lo impedirono.
Sentii quella voce ridacchiare e poi percepii che si stesse avvicinando verso di me,
"V-vi prego.. Non fatemi del male, voglio solo andarmene con mia sorella" dissi con la poca voce che mi rimaneva
"oh davvero? Bhe sarà un po' un problema" la figura dietro di me mi superò e io potei finalmente vederlo, mi stupì.. Non mi aspettavo certo di trovare un pagliaccio.. Perché ecco cosa era: un clown bianco e nero dal naso a punta.
Ero scioccata, non capivo più niente, volevo solo trovare mia sorella e andarmene.
"pensi alla tua sorellina giusto?" disse quel dannato clown
"eccola qua" si avvicinò alla sedia e la voltò, rivelando chi c'era lì seduto..
"(n-n/s)..."
"credo abbia smesso di respirare da un pezzo.. Non ti risponderà sai?"
Quella non era mia sorella.. Non per intero intendo.. Le mancava qualche arto ed era piena di graffi, un po' come quei bambini.. Piansi più forte che potevo, non potevo crederci... Mia sorella era..m-morta..
Quel mostro rise di gusto, c'era davvero da divertirsi tanto?!

Vi prometto che nel prossimo capitolo ci sarà la conclusione così io potrò iniziare a scrivere altre storie, alla prossima! ❤️

Creepypasta×reader❤️Where stories live. Discover now