Capitolo 5 (revisionato)

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"La sveglia" penso mentre sto passando lentamente dal mondo dei sogni alla crudele realtà del lunedì mattina. Suono straziante. "Ma devo alzarmi per forza" realizzo. Con uno sforzo pazzesco mi alzo dal letto e inizio a tremare dal freddo. "Si stava troppo bene sotto le coperte calde". Mi avvio con la mia solita andatura mattutina da zombie verso il bagno, dove faccio una doccia e mi vesto, per poi scendere a fare colazione. Mio padre mi sorride e mi porge una tazza di tè. Ricambio e mi siedo al tavolo della cucina. -Com'è andata ieri?- chiede papà.

-Benissimo- rispondo -Non pensavo di trovare tanti amici così in fretta- e sorrido raggiante. In effetti è così: ero molto preoccupata prima di partire, ma ora sto bene e gli amici che ho non sono falsi come quelli che avevo a San Francisco. Spero.

Prendo lo zaino, do un bacio a mio padre ed esco. Fuori fa un freddo cane. Mi stringo ancora di più nella giacca, nel vano tentativo di scaldarmi. Sento una voce da dietro che mi chiama. -Annabeth! Aspetta!- Mi giro con i riflessi di un bradipo appena svegliato e mi ritrovo davanti un ragazzo biondo, ricciolo, con le lentiggini e gli occhi azzurri. -Will!- esclamo con qualche secondo di ritardo. -Sono così difficile da riconoscere?- mi chiede cercando di fare l'offeso. -Ma piantala, si vede lontano un miglio che stai cercando di non ridere. E poi mi sono appena svegliata, dammi qualche minuto per tornare alla realtà.- Dico per poi scoppiare a ridere. -Allora, fai questa strada per andare a scuola?- domanda lui dopo un po' di silenzio. -Già! Vorrà dire che ti dovrò sopportare tutte le mattine.- rispondo scoppiando a ridere di nuovo. È bello parlare con Will, mi rilassa e mi diverte allo stesso tempo. Penso che diventeremo molto amici.

La scuola passa velocemente: grazie alla mia solita fortuna, non ho avuto neanche una lezione insieme a Piper, ma andrà meglio domani. Spero. Mi sono già fatta nemica una prof, la Dodds, quella di matematica. Ma tutti i professori di questa materia ce l'hanno con me? Spiegatemi. Comunque si è arrabbiata solo perché l'ho corretta perché aveva sbagliato il mio nome e mi ha interrogato per tutta l'ora facendomi domande difficilissime.

Dopo pranzo decido di andare a leggere nel parco nonostante il freddo, tanto ormai sono già congelata. Dopo qualche minuto, qualcuno si siede vicino a me. -Ciao- saluto senza alzare gli occhi dal libro. -Beh, ciao- risponde. -Sai che è buona educazione guardare negli occhi la persona con cui stai parlando?- continua. -Si lo so, ma da quanto mi risulta io stavo leggendo in pace, non parlando, e tu sei arrivato- rispondo mentre mi giro a guardare. Ah, è Percy. -Okay scusa è solo che non mi piace quando qualcuno interrompe la mia lettura- mi scuso vedendo che sta zitto. -E va bene. Senti, mi chiedevo se ti va di uscire oggi con me, Luke, Thalia e qualcun altro. Luke ha mandato me a chiedertelo.- Risponde sbuffando -E cosa vorresti dire con questo?- Non capisco perché l'abbia detto. Se non gli va di parlarmi, che non lo faccia. -Oh, no niente, vedi... no niente, scusa- borbotta abbassando lo sguardo. Vedendo che lo fulmino con lo sguardo e non rispondo mi chiede scusa ancora. -Okay, dai, mi dispiace, scusami. È solo che stavo dormendo e lui mi ha svegliato.- E sbuffa ancora. -Ah beh allora sei scusato. Ti capisco benissimo- e mi metto a ridere insieme a lui. -Io farei di peggio che sbuffare se mi svegliassero senza motivo.- Sorridiamo entrambi e poi ci salutiamo mentre mi incammino verso casa.

***

Al pomeriggio l'aria si è riscaldata un po', quindi per uscire non metto la giacca, ma un maglione pesante a collo alto (foto copertina). Percy ha detto che passerà a prendermi con Luke verso le quattro. Manca ancora un quarto d'ora, così mi metto fuori dalla porta di casa mia a guardare un po' il telefono mentre aspetto. Mi arriva un messaggio.

Percy🤪: Ehi, sono un po' in ritardo, tu sei già pronta?

Si, ma ti aspetto qui fuori tranquillo

Percy🤪: Va bene, grazie

Di niente, figurati :)

Percy🤪: Bene, io arrivo tra venti minuti

𝚄𝚗𝚊 𝚟𝚒𝚝𝚊 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚕𝚒𝚌𝚊𝚝𝚊 - 𝙿𝚎𝚛𝚌𝚊𝚋𝚎𝚝𝚑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora