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-"Jungkook, ehi Jungkook"- una voce fastidiosamente alta mi rimbomba nelle orecchie -"e svegliati cazzo"-

-"ma cosa urli"- sbuffo infastidito aprendo gli occhi.

-"c'è il pranzo di prova tra quindici minuti, vedi di non tardare finto testimone"- mi avvisa il mio amico Jimin.

-"va bene quasi testimone, grazie dell'avviso"- sorrido e il mio amico, prima di uscire dalla mia stanza, alza il dito medio verso la mia direzione.

Jimin è un mio grande amico ma ancora non gli è andata giù il fatto che Taehyung abbia scelto me come testimone e non lui.

Mi alzo goffamente dal comodo letto dell'hotel, mi sono appisolato per qualche ora sperando di saltare il pranzo. Per celebrare al meglio la cerimonia, Taehyung ha invitato tutti in un hotel lussuoso, con tanto di piscina e campo da golf, per due notti.

Il programma prevede oggi il pranzo di prova, domani il matrimonio e il giorno dopo lo utilizzerò per riprendermi dalla sbronza micidiale che tutta questa situazione mi causerà, sperando mi faccia dimenticare il profondo dolore che provo.

Taehyung l'ha capito che c'è qualcosa che non va, lui capisce sempre tutto e poi mi conosce troppo bene, sa come sono fatto. Non riesco neanche a guardarlo più negli occhi, gli stessi occhi che anni fa cercavo più di ogni altra cosa al mondo.

Ma non è colpa sua, non lo incolpo di nulla, sono io il vigliacco di questa storia, sono io il fifone che si è fatto scappare la sua persona per paura di rovinare tutto. Involontariamente sto provocando dolore anche a Taehyung perché lui mi sa leggere dentro, è sempre stato bravo a farlo, quando da bambini vedeva il mio viso più accigliato del solito subito partiva in quarta per trovare una soluzione al mio problema.

Ma questa volta, per questo problema, soluzione non c'è. 

Comunque non sono quel tipo di persona che rovinerà il giorno più speciale della vita del suo migliore amico del quale è innamorato praticamente da una vita, nossignore, fingerò che tutto vada bene, che mi stia divertendo e, appena porteranno gli alcolici a tavola, ne berrò così tanti da non ricordarmi nemmeno che Taehyung si sposerà con una persone che non sono io.

Guardando di sfuggita l'orologio noto con orrore che è il momento di scendere per il pranzo di prova, uff il pranzo di prova, che gran cazzata. Sfoggio il sorriso più grande e finto che riesco a fare ed esco dalla mia stanza pronto per vedere Taehyung limonare una persona che non sono io. Ottimo direi.

...

Con la mia solita fortuna appena metto piede all'interno del ristorante noto che tutti i presenti sono già seduti, imbarazzato perciò mi avvicino al tavolo e, salutando educatamente gli altri ospiti, prendo posto. 

-"sei fortunato, Tae non è ancora arrivato"- mi sussurra Jimin nell'orecchio.

Ancor prima di rispondere però tutti si alzano per accogliere i quasi signori Kim, faccio altrettanto ovviamente e, quando i miei occhi incontrano quelli magnetici di Taehyung, le mie labbra automaticamente si curavano in un sorriso, è meraviglioso. 

Il pranzo prosegue lento, sono lontano da dove è  seduto Taehyung, perciò mi ritrovo a chiacchierare con Jimin e alcuni cugini dello sposo.

-"io sono venuto solo per il cibo gratis"- ammette un ragazzo dai capelli neri, Jin, mentre addenta una coscia di pollo.

-"io per l'alcol"- dice un altro soggetto dai capelli violacei, Namjoon -"senza un po' di rum fidati che queste feste non passano"-

Non mi interessano particolarmente questi discorsi, per tutto il pranzo infatti ho cercato con lo sguardo Taehyung, sguardi non ricambiati con quel tipo di  lussuria che sprigionavano i miei ma con qualche sorriso innocente dal parte sua, ovviamente.

-"come sei ovvio"- dice Jimin alle mie spalle mentre si versa del vino rosso nel bicchiere -"quattro anni e ci sei ancora sotto come un treno"- ridacchia.

Jimin sa tutto di me e, dopo Taehyung ovviamente, è la mia roccia sulla quale posso sempre contare ma, per questo fine settimana, sarà indispensabile perché di certe cose con Taehyung non posso di certo sfogarmi.

-"fanculo"- sbotto bevendo dal mio calice -"ricordami perché sono venuto"-

-"perché sei un masochista"- dice Jimin -"e il suo testimone"-

-"potevo darmi malato"- sussurro.

-"non te l'avrebbe mai perdonata"- sorride Jimin in direzione del nostro amico.

-"che giornata di merda"- sbuffo riempiendo di nuovo il bicchiere -"non vedo l'ora che finisca"-

-"e domani sarà ancora peggio"-

-"certo Jimin che tu sai proprio come tirarmi su il morale"- dico ironico avvicinando il bicchiere alla mia bocca per l'ennesima volta -"non vedo l'ora finisca questo fine settimana"-

...

Un po' barcollante e con la testa che mi pesa terribilmente riesco a trovare la porta della mia stanza. E' notte inoltrata e sono rimasto tutto questo tempo a bere come una spugna insieme ai cugini di Taehyung e a Jimin, che ha ascoltato tutti i miei piagnistei della serata.

Entrando in stanza lancio le scarpe e mi sbattono frettolosamente la camicia, mi insinuo sotto le coperte con ancora i calzoni addosso e prima di cadere nel regno dei sogni esprimo un ultimo desiderio.

-"speriamo che la giornata di domani passi in fretta"- dico prima di cadere in un sonno profondo.

-"Jungkook, ehi Jungkook"-

Anche questa mattina la voce fastidiosa di Jimin mi invade le orecchie.

-"e svegliati cazzo"- 

-"ma cosa urli"- biascico massaggiandosi la testa dolorante a causa dell'alcol bevuto ieri sera. 

-"c'è il pranzo di prova tra quindici minuti, vedi di non tardare finto testimone"- dice il mio amico.

-"come?"- domando stranito uscendo dal letto -"ti sbagli, oggi c'è la cerimonia"-

-"Kook so che non vedi l'ora di andare via da qui ma siamo appena arrivati"- ride.

-"tutto questo è già successo"- dico spaventato guardandomi attorno.

-"Jungkook dovresti smetterla di bere prima di dormire"- mi sorride Jimin -"quindici minuti e scendi"- dice uscendo poi dalla porta.

-"ma che cazzo"- sussurro tra me e me -"deve essere un sogno"- dico pizzicandomi forte il braccio cercando di svegliarmi -"ti prego, non voglio rivivere questa giornata di merda"-

loop |taekook|Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz