MARTEDI MATTINA

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Anche quel giorno non era tanto diverso dagli altri.

Tutti i ragazzi si trovarono a fare colazione insieme, intorno al grande tavolo di legno posto al centro della cucina. Ognuno con la propria colazione davanti, ognuno immerso nei propri pensieri.

Il più piccolo stava fissando con un interesse smisurato la sua ciotola piena di latte e cereali, ancora immerso nel mondo dei sogni, quando sentii la sedia accanto a lui spostarsi. D'istinto issò il capo e si trovò la testa scompigliata e il segno del cuscino inciso nella pelle nitida e perlacea di Taehyung.

Era sempre rimasto affacinato da quel ragazzo più grande. Era un alieno ai suoi occhi. A volte gli sembrava un piccolo bambino, sempre gioioso e tenero, a volte, invece, l'accecava quell'aurea di mistero che spesso lo circondava, come successe qualche giorno prima, nella loro cucina, a quell'ora della notte. La voce del maggiore ancora riecheggiava nella sua mente. Quella voce roca e sensuale.

Jungkook, lo aveva trovato molte volte sexy e intrigante ma non gli aveva mai dato peso, anche perchè quello era un suo hyung che rispettava e che gli era stato accanto nel periodo difficile del debutto. Più che altro, ammirava questo lato di Taehyung, mentre lui che solo sul palco e davanti alle Army, giocava a fare l'uomo vissuto, mentre la realtà era ben diversa. Jungkook non si trovava sensuale o sexy, anzi, rispetto a Jimin, Jin o Taehyung stesso, si sentiva ancora quel timido ragazzino che era immobile davanti la porta del loro primo dormitorio, con il cuore che gli batteva all'impazzata e gli occhi bassi dall'imbarazzo per la nuova vita che gli si prospettava davanti.

Si passò una mano fra i capelli neri, mentre era immerso ancora in quei pensieri che il tocco di un indice sotto il suo mento, lo riportò bruscamente fra i presenti.

"Juongkookie, lo so che sono bello, ma cosi mi consumi, eh" il sorriso rettangolare che caratterizzava Taehyung comparì facendo fare allo stomaco del giovane una veloce capriola e si ritrovò ad abbassare velocemente gli occhi sulla sua tazza mentre le guance si coloravano di un rosa acceso.

"Scusa hyung. Ero perso nei miei pensieri e non mi ero accorto che ti stavo fissando" i pensieri dove l'unico argomento era Taehyung, aggiunse silenziosamente.

"Ah si? E a cosa stavi pensando cosi tanto intensamente? Sentiamo"

Cosa poteva dire il Maknae, che stava pensando a lui e che lo trovava sfacciatamente sensuale come non lo era mai stato? Assolutamente no. Così menti spudoratamente sia al suo hyung che a se stesso.

"Stavo pensando alla coreografia di On che dobbiamo fare per i MMA" se avesse alzato anche solo di un centimetro la testa, avrebbe trovato il sorriso malizioso del maggiore mentre gli fissava le labbra piene e rosa.
Quell'imbarazzante conversazione, almeno imbarazzante per Jungkook che si voleva letteralmente fondere con il legno del tavolo, tanto che voleva scomparire, fu interrotta da Yoongi.

"Taehyung-ah, stasera guardiamo un film. Sei dei nostri o esci?"

I due spostarono i loro occhi sullo hyung seduto davanti a loro e Jungkook si voltò immediatamente verso l'altro, sperando che quella sera stesse con loro. Anzi, desiderava proprio che Taehyung rimanesse a casa con loro, con lui.

"Lo sai hyung, è Martedi. È la mia serata" parole veloci uscirono dalla sua bocca e il Maknae non potè non pensare a cosa si stesse riferendo.

Yoongi annuii e si portò alle labbra un pezzo di Kimchi, preparato con amore dalla madre di Namjoon.

Taehyung spostò furtivamente gli occhi in direzione di Jungkook, in modo da poter vedere la sua espressione e alla fine si rimise a sorseggiare dalla sua enorme tazza del thè nero, con quell'immagine dannatamente carina e interrogativa del piccolo.

La Villa (kth, jjk)Where stories live. Discover now