Sono a colazione dai miei genitori e ho lasciato Valentina da sola a casa mia, che da oggi sarà nostra, visto che tra qualche giorno saremo marito e moglie.
-"James hai fatto un gran casino. Io davvero non so come dovrò comportarmi con Mike e i loro figli da adesso in poi. Mi trovo in difficoltà e spero davvero che tutto questo non crei una divisione di soci" dice serio e teso mio padre.
Mike l'ha chiamato questa mattina tutto infuriato dopo aver appreso la notizia dalla figlia.
-"Spero di no papà. Lo so che ho fatto un casino enorme, ma come mi dovrei comportare? Dovrei abbandonare Valentina con la bambina? Ok, mi sono divertito, ma non sono stronzo fino a tal punto. Mi avete insegnato dei principi e io ho scelto di sposare Vale nonostante tutto, sapendo che avrei perso per sempre Megan e che mi avrei messo contro i suoi" dico serio bevendo il caffè. Mamma è già in azienda ed ha spostato i nostri appuntamenti, visto che Megan è sparita dalla circolazione.
-"E se Megan è incinta? Come ti comporterai?" chiede serio mio padre. Mi passo le mani in faccio frustrato.
-"Mi prenderei le mie responsabilità anche con lei, non la lascerei sola" dico serio.
-"Ma Megan ti vuole morto" mi ricorda sarcastico mio padre. Sbuffo e bevo un altro bel sorso di caffè.
-"Megan mi starà ad ascoltare, che le piaccia o no" dico duro ed alzandomi dall'isola dove stiamo mangiando. Mio padre scuote la testa e sorride alzandosi anche lui.
-"Mi auguro che tutto fili liscio. Quindi oggi prenoti per il matrimonio" dice mio padre dandomi una pacca sulla spalla.
-"Si. Oggi chiamo in tribunale per preparare tutte le carte e vado in hotel, dove abbiamo festeggiato l'azienda, per discutere dei preparativi" dico prendendo il cellulare in mano e vedo mia madre che mi sta chiamando.
-"Portati tua madre con te. Io mi arrangio da solo" dice serio prima di andare nel suo studio a prendere le sue cose.
-"Mamma?" rispondo al telefono.
-"A che punto siete? Avete finito brutti pigri? Questa mattina ve la state prendendo troppo comoda" dice mia madre prendendomi in giro.
-"Mamma, stiamo per uscire. Sto aspettando papà che sta prendendo le sue cose. Oggi vieni in giro con me per organizzare il matrimonio" la avverto.
-"Va bene James. Dì a tuo padre di muovere quel bel culo se non vuole che il suo cliente si incazzi" dice mia madre seria.
-"Mamma, per favore, potresti descrivere di meno le cose?" dico rabbrividendo e fissando il culo di mio padre per un attimo mentre si avvicina all'ingresso. Mi passo la mano in faccia mentre la sento ridere.
-"Quante storie fai. Muovetevi" dice ridacchiando.
-"Stiamo uscendo. Ciao" dico riattaccando. Entriamo in ascensore e papà mi fissa interrogativo.
-"La mamma" dico soltanto.
-"Dio mio, quella donna la amo da impazzire, ma quanto stressa certe volte" dice mio padre sorridendo con la faccia da pesce lesso.**********
Maledetto stronzo!
Che tu sia maledetto James John Cooper!
Ti odio con tutta me stessa!
Mi sono rifugiata dentro casa da ieri pomeriggio quando James mi ha pugnalata al cuore con la grande notizia del matrimonio e della figlia che sta per nascere. I miei mi hanno chiamata parecchie volte visto che mi aspettavano per cena e non ho mai risposto ad una loro chiamata perché non ho fatto altro che piangere per tutto il tempo.
Questa mattina purtroppo non ho potuto fare a meno di evitare mio padre alla porta e gli ho dovuto aprire per forza e alla fine e ho sputato tutto, raccontandogli delle ultime novità sul figlio del suo socio. Si è infuriato come un bufalo e ha chiamato subito John sputando veleno e dicendo tante altre cose che non ho ascoltato visto che ero persa nel mio mondo.
Io sono morta da ieri con la coltellata che mi ha tirato James. Non sento più niente. Sento solo un vuoto dentro ed un freddo all'anima. L'anima che mi è stata strappata via insieme al cuore che è stato ridotto in brandelli.
Ho detto a mio padre che starò via per un po' di tempo e andrò a fare un viaggio per staccare e per rimettermi in piedi. Non ho ancora scelto la meta e ho detto ai miei di lasciarmi in pace e che mi farò sentire io di tanto in tanto.**********
-"Mamma lascia stare per favore. Sarà una cerimonia sbrigativa qui in hotel e con pochi invitati. Una cosa riservatissima" dico a mia madre presa dai preparativi del matrimonio. Io mi guardo intorno dicendo al maitre come sistemare i tavoli e quanti invitati ci saranno seduti ad ognuno. Siamo a buon punto visto che in tarda mattinata io e mia madre siamo usciti dall'azienda per dirigerci prima in tribunale, poi dal fioraio, all'atelier per gli abiti e poi qui in hotel.
-"Anche se sarà un matrimonio sbrigativo e formale voglio organizzarlo bene, visto che il mio unico figlio si sposa" dice seria non ammettendo obiezioni. Rimango zitto con le mani in tasca e continuo ad ascoltare mia madre che parla con il maitre.
Prendo il cellulare in tasca e chiamo Valentina per vedere come sta.
-"James" risponde con voce roca.
-"Vale, stai bene?" chiedo preoccupato. Mi allontano per restare un po' in disparte.
-"Si James, stavo dormendo un pò" dice sbadigliando.
-"Perdonami, ti ho disturbata" dico dispiaciuto.
-"No, tranquillo. Ultimamente dormo sempre. Sono sempre stanca" dice tranquilla. Sorrido e penso alla bambina che sta aspettando.
-"Oggi siamo stati in atelier. Domani ce la fai ad uscire per un pò per vedere un abito da indossare?" le chiedo gentilmente.
-"Oh, ok. Si, si, va bene" risponde sorpresa. Sorrido e mi do dell'idiota per come mi sono comportato con questa ragazza meravigliosa e a modo, sempre molto gentile verso tutti. E penso alla bambina che porta in grembo. Mia figlia.
-"Bene. Allora continua a riposarti. Io e mamma torniamo in azienda" la avviso.
-"Va bene James, a dopo" dice salutandomi e riattaccando.
Penso a Megan che è sparita nel nulla e penso alla sfuriata che mi hanno fatto Mike e Samantha, al litigio che hanno avuto i nostri genitori, per fortuna senza conseguenze. Penso alla donna che amo e che ho ferito. L'ho pugnalata al cuore e la pugnalata che le ho dato ha fatto malissimo anche a me tanto da sentire un dolore atroce al petto da non farmi respirare. Ho passato la notte rigirandomi nel letto, rivivendo tutta la scena del pomeriggio e lei che piangeva infuriata e ferita. Sbuffo frustrato e torno da mia madre che ha finito e andiamo via dall'hotel.
-"Valentina come sta?" chiede mia madre contenta della bambina in arrivo mentre siamo in macchina e stiamo tornando in azienda.
-"Bene. Stava riposando" dico suonando ad un'idiota che davanti a me ha frenato di colpo. Impreco e mia madre mi tira uno schiaffo alla nuca.
-"Stai per diventare padre. Non parlare così" mi rimbecca mamma. Sorrido e la guardo per un attimo. Non è mai cambiata in tutti questi anni la mia cara mammina. È ancora una bellissima donna, sempre vestita con vestiti da urlo da far invidia alle ragazze.
-"Mamma, non picchiarmi come un ragazzino" le dico infastidito.
-"Ho sbagliato quando eri piccolo che non te ne ho date abbastanza" dice acida. Alzo gli occhi al cielo e rimango zitto mentre continuo a guidare nel traffico londinese.*******
-"Vale sono a casa!" dico ad alta voce entrando nel mio appartamento. Valentina sorride mentre mette in tavola una ciotola di cibo. Ha preparato anche da mangiare mentre ero a lavoro.
-"Ciao James" mi saluta fissandomi. Avanzo fino a lei e le bacio la tempia.
-"Hai preparato anche la cena. Vale, devi riposarti. Non ti devi stancare" le dico preoccupato visto lo stato in cui si trova.
-"Tranquillo. Sto bene" dice serena e tranquilla.
-"Dobbiamo andare anche dal dottore" le dico serio.
-"James sto bene" mi ripete sorridendo.
-"Voglio vedere mia figlia se permetti" dico serio. Valentina alza le mani e si siede a tavola.
-"Va bene" dice seria. Mi siedo a tavola accanto a lei e iniziamo a mangiare. Valentina mi fa domande sul lavoro e poi riprendiamo il discorso sulla trasformazione dell'hotel di San Francisco.
-"Megan?" chiede preoccupata. Alzo le spalle.
-"Non lo so. È sparita" dico triste afflosciando le spalle.
-"Più che comprensibile direi. Si è ritrovata fuori dalla tua vita all'improvviso per colpa mia" dice incolpandosi. La guardo e le prendo una mano.
-"Non dire mai più una cosa del genere Vale. Non è colpa tua. Direi che la colpa è più mia che non sono stato attento, ma ora siamo qua e stiamo per diventare genitori. Non possiamo cambiare le cose" le dico strizzandole l'occhio e sorridendo. Valentina mi guarda seria e poi fa un sorriso tirato.
-"Ohi" dice toccandosi la pancia. La guardo preoccupato.
-"Che succede?" chiedo teso.
-"Niente. Ogni tanto scalcia e quando inizia si fa sentire benissimo" dice massaggiandosi un lato di pancia. Sorrido e allungo una mano verso il suo ventre prominente appoggiandola sul lato dove scalcia. Sorrido e inizio a piangere quando la sento scalciare per la prima volta. È una sensazione indescrivibile. Guardo Valentina e sorrido come un bambino. Valentina sorride imbarazzata con le guance arrossate.
-"Mia figlia" dico emozionato.
-"Il piccolo terremoto" dice Valentina ridacchiando. Sposto la mano dalla sua pancia e torno a sedermi normale per finire di mangiare.**********
-"Dobbiamo attrezzate la culla, la cameretta e tutto" dico sospirando e strofinandomi gli occhi mentre sono seduto sul divano e Valentina è accanto a me mezza addormentata. Stavamo cercando di vedere un film ma siamo finiti per organizzare la cameretta e tutte le cose che servono alla bambina visto che abbiamo pochissimo tempo a disposizione.
-"Faremo tutto" dice sbadigliando. Sorrido e le arrufo i capelli.
-"Vai a letto. Sei stanca" le dico sorridendo.
-"Si, adesso vado" dice ad occhi chiusi con un filo di voce. Già so che non ci andrà e che rimarrà qui a dormire.
-"Vale. Adesso" le dico serio facendole aprire gli occhi. Si alza a fatica e la aiuto mettendola in piedi.
-"Buonanotte James" saluta.
-"Buonanotte" la saluto rimanendo a guardarla con le mani in tasca e fisso quel corpo perfetto anche se è parecchio incinta. Guardo il suo sedere sodo e mi gratto la nuca, infastidito dai pensieri sconci che passano nella mia testa.
-"Maledizione" borbotto andando verso la vetrata dove vedo gli altri palazzi intorno. Non scopo da quasi due settimane e Megan mi manca da morire. Forse con Valentina potrei farci qualcosa visto che sarà mia moglie e comunque sarà solo sesso tra amici, com'è già successo. Sospiro e mi avvio verso la camera di Valentina. Busso alla porta e mi dà il permesso per entrare. La trovo solo in completo intimo di pizzo color avorio e sta spostando le coperte per mettersi a letto. Mi avvicino mentre la fisso e fisso i suoi seni grossi e pieni. Vale mi guarda sorpresa e a bocca leggermente aperta. Ha capito tutto da come la sto guardando. Mi fermo di fronte a lei prendendole il viso con le mani e la bacio con irruenza facendo intrecciare le nostre lingue. Sono fin troppo vestito e mi inizio a spogliare fino a rimanere completamente nudo. Spoglio Valentina dell'intimo e la faccio allungare sul letto mettendomi tra le sue gambe. Fisso la sua vagina e passo le mie dita tra le sue grandi labbra notando che è abbastanza bagnata. Rimango in ginocchio e le alzo il bacino facendole aggrovigliare le gambe intorno ai miei fianchi per poi entrarle dentro lentamente e con massima cautela. Arrivo quasi fino in fondo ma non del tutto per paura di farle male. Chiudo gli occhi e rimango immobile dentro di lei mentre sento i suoi muscoli accogliermi tutto. Inizio a spingere piano e divertendomi anche un pò facendola irritare quando è vicina all'orgasmo e glielo nego. La scopo per parecchio tempo facendola venire parecchie volte prima di esplodere anch'io tutto dentro di lei. Sento i suoi muscoli contrarsi e spremermi mentre finisco di eiaculare e riempirla tutta.
-"James" dice a corto di fiato con le unghia ficcate nella pelle delle mie braccia.
-"Si Vale.... così" dico roco sulla sua bocca prima di uscire e spostarmi allungandomi di lato.
-"James, stai bene?" chiede seria e preoccupata. La guardo e sorrido.
-"Si, sto bene Vale. Tranquilla. Vieni qua" le dico invitandola a sdraiarsi accanto a me. La guardo, guardo il suo corpo e poggio la mano sul suo pancione che vedo muoversi. Sorrido divertito e poi fisso Valentina negli occhi.
-"Saremo felici insieme. Te lo prometto" le dico accarezzandole poi una guancia. Vale rimane in silenzio con una lacrima che le scende lungo il viso. Sa benissimo che non sarà così, che non saremo una vera famiglia perché io amo follemente Megan.

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FOLLEMENTE INNAMORATI
RomanceSequel di Inaspettatamente innamorato di mia moglie. Molti anni dopo James John Cooper,30 anni,figlio di Grace e John Cooper, lavora presso l'azienda del padre. È la copia esatta del padre.Stessi atteggiamenti,stessa fisionomia,corpo da urlo e gli o...