Capitolo 11

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Guardo le foto delle nozze di James e Valentina mentre sono chiusa dentro la mia camera e piango disperata. Non riesco più a smettere da quando mi sono apparse le prime foto su internet.
Che male che fa vedere quei due felici e sereni, una bella famigliola.
Mi asciugo le lacrime con rabbia e rispondo al telefono.
-"Mamma" dico disperata.
-"Piccola mia, lo so. So che stai soffrendo tantissimo. Vorrei poter essere lì da te e abbracciarti forte come quando eri bambina" dice mia madre con voce sofferente e piango ancora di più.
Sono da una settimana ad Dubai e mi mancano da morire i miei genitori e mio fratello, che è ancora in vacanza con Marine.
-"Mamma...fa malissimo" dico singhiozzando.
-"Shhhh piccola mia. Presto starai meglio.  Vedrai le cose in modo diverso. Tutto passerà" dice dolcemente mia madre.
-"Lo spero mamma, non voglio stare così male per uno stronzo" dico con rabbia.
-"Lo so amore mio, lo so. Dai che tra due settimane ci vediamo" dice allegra facendomi sorridere per un attimo tra le lacrime.
-"Non vedo l'ora di vedervi e abbracciarvi" dico triste per la loro mancanza.
-"Anche noi non vediamo l'ora di riabbracciarti piccola mia" dice mia madre con dolcezza.
-"Dai, basta lacrime e vai a lavorare" mi riprende mia madre poi seriamente.
-"Hai ragione mamma. Basta sprecare tempo e lacrime per un coglione. Ci sentiamo. Saluta papà" dico seria.
-"A presto tesoro" mi saluta e riaggancio.
Fisso fuori dalla grande vetrata e vedo tutte piccole luci intorno, altri palazzi in vetro. Sospiro e vado in bagno per farmi una bella doccia rinfrescante visto che a Dubai fa caldissimo e io non sono abituata a certe temperature.

**********

A lavoro sono rimasto solo, senza la mia assistente e compagna di lavoro. Senza il mio bellissimo amore a farmi compagnia ogni giorno. È scomparsa nel nulla e non sappiamo dove sia finita. Non ho nemmeno chiesto a Mike per paura di ricevere un pugno da parte sua e a malapena ci parliamo per motivi di lavoro. Anche i miei genitori si trovano in difficoltà per colpa mia e non li avrei mai voluti mettere in queste condizioni.
Guardo Valentina seduta accanto a me mentre facciamo colazione. Siamo sposati da due giorni e ancora non mi faccio mente capace. Siamo buoni amici e lo siamo sempre stati visto che ci conosciamo da ragazzini, per questo mi fido di lei e mi sono sempre fidato. So che sta aspettando mia figlia da me, ne sono sicuro perché lei è una ragazza molto riservata e non ama divertirsi in giro e poi con me l'ha fatto per la prima volta. Poverina, è rimasta traumatizzata quando mi ha visto tutto nudo e ha visto le dimensioni del mio uccello. Ho cercato di essere il più delicato possibile per non farle malissimo. Sorrido e mi mordo il labbro inferiore.
-"A cosa stai pensando che sorridi come uno scemo?" chiede Valentina curiosa. Le accarezzo la guancia.
-"Alla nostra prima volta" dico ridacchiando. Vale si mette le mani in faccia mentre il suo viso si colora per l'imbarazzo.
-"Che trauma" dice soltanto ridendo a disagio. Le sposto le mani e le bacio il dorso di una mano.
-"Dai, solo l'inizio è stato traumatico. Poi ci siamo divertiti" dico facendole l'occhiolino.
-"Dai James..." dice imbarazzata sventolandosi il viso. Ridacchio e la tiro a me baciandole la tempia.
-"Sei mia moglie ora. Ci siamo visti nudi e aspetti una figlia da me, di cosa ti vergogni ancora?" dico scherzando. Lei arrossisce ancora di più.
-"Sai che certi argomenti mi mettono in imbarazzo James" dice mettendo le mani in faccia e coprendosi di nuovo il viso e gli occhi pur di non guardarmi. Scoppio a ridere e la abbraccio baciandole la testa.
-"Tesoro mio, dovrai abituarti. Vivremo insieme una vita intera" dico ridacchiando e non tanto sicuro della cosa.
-"Ne sei proprio sicuro?" dice scettica.
-"Ci proveremo. Insieme sapremo andare avanti" dico serio fissandola negli occhi. Valentina mi fissa con i suoi occhi color cioccolato e poi le stampo un bacio sulla bocca che approfondiamo lentamente.
La sera delle nozze siamo tornati a casa stanchi morti e ognuno ha dormito nella propria stanza da letto.
Mi stacco dalla sua bocca e fisso il suo seno grosso messo in evidenza dalla scollatura della camicia da notte bianca di raso. Passo le mie dita sui suoi capezzoli duri che premono contro la stoffa sottile e glieli strizzo facendola gridare. Sorrido soddisfatto e poi squilla il telefono ad interrompere quello che stavo facendo. È mia madre che mi sta chiamando. Sbuffo irritato e le rispondo prendendo Valentina tra le braccia e avvolgendole un braccio intorno al corpo.
-"James John Cooper dove sei finito?" dice mia madre severa. Alzo gli occhi al cielo.
-"Sono a casa a fare colazione con mia moglie. Cosa c'è che non va che sei irritata di prima mattina mammina cara?" dico sarcastico tanto da farla incazzare ancora di più.
-"Porta il tuo culo qui. Sei in ritardo e tra mezz'ora hai la riunione con tuo padre. Sai che diventa una belva se arrivi in ritardo" mi minaccia furiosa.
-"Ok. Arrivo subito" dico riattaccando la chiamata e staccandomi da Valentina che mi guarda incuriosita.
-"Devo andare Vale, perdonami" dico stampandole un bacio sulla bocca ed alzandomi con l'uccello duro e una gran voglia di scopare, ma il dovere mi chiama.
-"Tranquillo, vai. Non fare arrabbiare i tuoi ancora di più" dice seria. Accarezzo il pancione e saluto mia figlia prima di correre nella mia camera e nel mio bagno per farmi una doccia al volo e prepararmi.

FOLLEMENTE INNAMORATIWhere stories live. Discover now