"Non ho mai capito se fossi speciale o meno. Mia madre me lo diceva spesso, mio padre anche. Per lui io ero più che speciale, ero il raggio di sole nei suoi momenti bui. E lui di momenti bui ne ha avuti parecchi. Ora sto cercando un rifugio, anche...
Quando apro gli occhi mi accorgo di essere ancora davanti a quel camino ormai spento e di essere praticamente sdraiata su di lui, la coperta addosso e tepore. Un tepore che non provavo da molto tempo.
Il braccio di Logan circonda il mio corpo tenendomi stretta a se. Sollevo la testa per guardarlo, questo è l'uomo che mio padre ha detto di cercare affinché mi proteggesse, il suo nemico ma io non vedo questo. Vedo un uomo che ha vissuto troppo, ha visto troppe cose e ha sopportato troppo. E i dolori, non solo fisici, possono distruggere chiunque. Lo guardo dormire anche se sembra che faccia finta. Mi chiedo quanti anni possa avere anche se poi non mi interessa molto. Sento... qualcosa. Provo qualcosa.
Sono così confusa. Allungo un braccio e le mie dita sfiorano la linea della mascella andando verso la basetta per poi perdersi in quei capelli disordinati. La mia mano scene sul costato e trasalgo quando viene bloccata da una sua mano. Apre gli occhi per guardarmi e di nuovo mi perdo "Soffro il solletico..." sorrido arrossendo lievemente. Siamo in una strana situazione, nudi a terra e ridiamo per una sciocchezza.
"Davvero soffri il solletico?" "Eh si, anche i duri hanno delle debolezze..." questa volta sei tu che allunghi una mano verso il mio viso e le dita callose lo accarezzano. Deglutisco socchiudendo gli occhi.
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So perfettamente quello che sto facendo ma è sbagliato, tutto è maledettamente sbagliato. Però... però non mi pento di quello che abbiamo fatto. "E' meglio riprendere il cammino" si, forse era meglio, così anche da non pensare a quello che era successo in questo posto. Riprendiamo il viaggio.
Avevi preso due ghiande nel bosco mentre tornavamo al fuoristrada e adesso allena i suoi poteri telecinetici come ti avevo detto. Li fai roteare come se fosse un gioco. "Come ti senti?" "Bene. Mi sento più sicura con questi poteri ma con gli altri ho davvero paura di fare più male che bene..." poi calò il silenzio.
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Imbarazzo? Forse. Era la prima volta per me che facevo sesso di nuovo con qualcuno ed è stato davvero appagante, coinvolgente e... sentito. Ci volevi tu a tirarmi fuori dal mio eremitaggio? Tu e tuo padre che sarà sicuramente felice di vedermi una volta trovato. Figlia di Magneto.
