Then Billy Brown fell in love with another man

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È venerdì pomeriggio. Christian mi ha convinto ad andare a comprare le figurine per il suo album di calciatori, e ovviamente ho dovuto comprare anche un altro regalo a Nina.

Forse li vizio troppo, ma non mi interessa neanche un po'.

Stiamo camminando sulla strada, per tornare a casa. Nella mano sinistra stringo quella di Nina, a destra Christian, che cerca di aprire il suo pacchetto con la bocca.

"Smettila! Così le rompi"

Non mi aspettavo mi ascoltasse e mi fa ridere quando sembra che voglia infilarsi tutta la plastica in gola.

"Mettilo in tasca, forza!"

Questa volta mi ascolta, perché lo posso sgridare anche con gli occhi. Siamo fermi al semaforo e aspetto che diventi verde per i pedoni.
Quando attraversiamo sto ancora ridendo, l'ha messo davvero in tasca ma lo vedo impegnato a provare a strappare ancora la plastica.

Quando saliamo sul marciapiede, però, devo fermarmi, perché quello che vedo mi fa letteralmente saltare almeno dieci battiti del cuore.

Non è possibile che sia proprio lui.
Mi viene incontro, quando anche lui mi vede.

Ha un leggero sorriso sulla faccia, i capelli un po' più lunghi, ma la barba sempre velata, come piace a me.

"Andreas" riesco a dire, anche se le mie facoltà mentali al momento scarseggiano.

Sei bellissimo, come sempre.

Questo non lo dico, non davanti ai miei figli.

"Ciao" mi saluta lui, allarga un po' il suo sorriso e io penso che potrebbe esplodermi il cuore nel petto da un momento all'altro.

Cominciano a sudarmi le mani, sento quelle dei miei figli scivolare dalla mia presa.

Vorrei chiedergli come sta, cosa ci fa qui, se ha mangiato e dormito, se ha bisogno anche lui di darmi uno di quei baci lunghi ore intere.
Ma mi sento un completo idiota, perché non tiro fuori una sola parola.

"Ti aspettavo" parla ancora lui. "Ho citofonato, ma non ha risposto nessuno"

Mi dispiace che abbia dovuto aspettare.

"Volevano le figurine" mi giustifico.

Andreas sposta lo sguardo sui bambini, gli sorride.

"Papà! Papà!"

Nina mi tira il braccio.

"Dimmi"

La guardo dall'alto e il suo visino è curioso.

"Lui è quello che ti da i baci?"

I miei occhi diventano due autostrade per quanto li spalanco. Sento di nuovo quel rumore, quello che sento solo io, del sorriso di Andreas.

Come fa ad essere così tranquillo? Mia figlia ha appena detto di conoscere l'uomo con cui ho tradito sua madre.

"Come fai a sapere queste cose??"

Mi inginocchio davanti a lei, ma senza lasciarle la mano.

I suoi occhi sono sereni, quasi come stessimo parlando di cosa ha mangiato a pranzo.

"Me l'ha detto la mamma" risponde, con un'innocenza che invidio.

I miei occhi tornano su Andreas, che risponde allo sguardo: è divertito.

"E cos'altro ha detto la mamma?"

Ora sono curioso io. Cosa mi sono perso?
Pensavo niente, invece a quanto pare è tutto.

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