Prologo: A proposito degli... Aku

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Dal diario di Raoya, "l'erratica".


Nell'antico tempo, i draghi che abitavano le invalicabili Giogaie della Bruma scelsero alcuni uomini e donne di Iriba e li cambiarono, così da renderli ponte tra loro e le genti. I draghi, misteriosi e potenti esseri del cui aspetto oggi nessuno ha più memoria, svilupparono i sensi e la forza di quegli uomini e di quelle donne ben oltre i loro limiti e li resero capaci di mutare e farsi crescere ali fatte di piume e scaglie. Essi chiamarono le loro creature, Aku.

Un'ultima volta un drago è comparso tra gli uomini. Durante la Guerra dei Fratelli, il sanguinoso conflitto da cui hanno avuto origine i Podestati.

I draghi affidarono agli Aku un compito: vegliare sugli uomini ed essere loro consiglieri.

Per cicli gli Aku camminarono tra le genti, ma queste ben presto cominciarono a guardare con sospetto la loro saggezza, sino a considerarli, per la loro capacita di mutare, dei mostri.

Respinti dalle genti, si ritirarono tra le montagne nella regione conosciuta con il nome di Mirŭjin. Ma non dimenticarono la ragione per cui erano stati creati.

Come gli abitanti di Iriba, gli Aku hanno gli occhi a mandorla; ma, unici tra le genti, hanno i capelli rossi

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Come gli abitanti di Iriba, gli Aku hanno gli occhi a mandorla; ma, unici tra le genti, hanno i capelli rossi.

Nei loro discorsi ricorrono spesso a parole poco comuni. Desuete, direbbero loro. Inoltre, al contrario delle genti che si rivolgono le une alle altre dandosi del "tu", gli Aku usano quasi esclusivamente il "lei". Solo quando si trovano con persone con cui sono in confidenza, utilizzano il "tu", considerato, in ogni altro caso, inappropriato.

E assolutamente inappropriato è, per un Aku, mostrare le proprie emozioni. Mai riderà, piangerà o si arrabbierà in pubblico. Nemmeno davanti alla più grande tragedia o alla più travolgente gioia. 

Capelli rossi, occhi a mandorla, linguaggio arcaico e viso inespressivo: ecco come riconoscere un Aku quando non è nella forma mutata.

La mutazione ne cambia in gran parte l'aspetto. Il corpo si ricopre di scaglie color del sangue e braccia si trasformano in ali che si sviluppano lungo la schiena e scendono fino ai lombi.

Ma è anche il loro modo d'essere a cambiare radicalmente. Infatti, tanto appaiono freddi e distaccati nella forma umana, tanto sono istintivi e impulsivi in quella mutata.

La mutazione è un processo molto doloroso e gli Aku non la compiono con leggerezza.

Sembra che siano in grado di mutare solo quando entrambe le lune in cielo sono piene. Di questo però non sono certa.

Sono molto riservati, non amano né la curiosità né gli estranei.

Oggi come in passato le abilità degli Aku sono malviste da molti delle genti. C'è chi li accusa di leggere nel pensiero e di voler manipolare e dominare gli uomini; altri sostengono che durante le notti in cui le lune sono piene vadano volando per i territori a rapire e divorare le persone.

Storpiando la pronuncia del loro nome c'è chi li chiama mostri. Ma il vero significato di Aku è: puro, eletto.

A capo della comunità Aku c'è un uomo o una donna chiamato "Guida"

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A capo della comunità Aku c'è un uomo o una donna chiamato "Guida". Il modo in cui avviene la scelta e la nomina della Guida è un segreto. A protezione di questo segreto, della Guida, della sua identità e della comunità intera c'è un gruppo di Aku altrettanto misterioso e assai temibile: La Gilda.

Esiste poi un luogo, chiamato l'Accademia, in cui i giovani Aku completano la loro formazione e diventano adulti. In quel luogo ogni allievo impara a dominare le emozioni e a nasconderle, a sviluppare pienamente i sensi e la forza fisica, ad avere il controllo cosciente della sua mutazione, a essere pronto ad assumere il proprio ruolo nella comunità.

Questo è quanto ho appreso a oggi.

Questo è quanto ho appreso a oggi

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La Cricca - I giorni dell'AccademiaWhere stories live. Discover now