the Fox in the snow-Extra 4

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Se aveste domandato a Derek Hale quale fosse il particolare che più amava della sua dimora, certamente vi avrebbe risposta descrivendo il suo angolo lettura: tre pareti di cartongesso ne delineavano il perimetro, fuoriuscendo dalle mura portati dell'abitazione, nelle quali era stato incassato un divanetto scarlatto. L'uomo si era premurato di addobbare quei spogli muri con delle massicce librerie in mogano, sufficientemente robuste da sostenere di peso della sua cultura.

Certo un angolo del tutto invidiabile da qualsiasi lettore accanito, adatto ad estraniarsi dal caos quotidiano e dalle chiacchiere superficiali, ma a rendere unico quel luogo era ovviamente la compagnia di Stiles. Primo ed uno cadetto investito, dallo scrittore di casa, del ruolo di consulente alla sua scrittura.

Stiles aveva l'arduo compito, nonché immenso piacere, di visionare le bozze stese dal marito e di rintracciarne eventuali errori grammaticali, refusi o sconnessioni a dir poco sgraziate. I battibecchi erano parte integranti di quei momenti di condivisione, piccoli diverbi che non facevano altro che rendere perfetta la loro intesa.

Stavano stretti seduti su quel misero divanetto ma comodi come non lo erano su nessun'altra imbottitura della loro villetta. Una tale intimità che superava quella che avevano costruito tra le lenzuola, che andava al di là di un rapporto temporaneo. La reciproca vicinanza era vissuta come una questione vitale da parte di entrambi e Derek, in cuor suo lo sapeva, non avrebbe mai raccolto una penna tra le sue mani senza i frequenti incoraggiamenti da parte del marito.

D'inverno la coltre di neve, visibile dall'ampia finestra posta tra le librerie, gareggiava con il cumulo di lenzuola che avvolgeva i loro corpi. Solitamente Stiles sorprendeva il compagno con una calda cioccolata di metà pomeriggio, invitando la figlia ed evitare di spargere i propri mattoncini sugli scritti del padre.

Con tanto che Derek nutriva il buon proposito di mantenere la propria posizione il più rassettata possibile, era costretto a scendere a patti con la propria famiglia. Sarah domandava costantemente al padre dei fogli dove sfogare la propria creatività, mentre più di una volta Stiles finì con lo sbattere il naso contro qualche parete perché immerso nella lettura del nuovo manoscritto di turno.

"Sarà un successo" lo rassicurava il castano: nemmeno l'avvento dell'età adulta aveva represso in lui la volontà di combattere contro le insicurezze del marito.

"Dici così ogni volta" sorrise Derek, le cui labbra erano (assieme allo sguardo) uno dei più potenti mezzi a sua disposizione per esternare l'amore che nutriva verso l'altro.

"Perché sei un vero portento a scrivere, Der! Più leggo i capitoli e più penso che appena verrà pubblicato farà un enorme successo. Sei dotato di una scrittura così fluida, sei in grado di ideare paragoni fantastici e di alternare momenti esilaranti a quelli più dolci!" esclamò con convinzione, sollevandosi sulle punte come fosse nel bel mezzo di un dibattito pubblico e la sua voce dovesse essere raggiunta anche dagli spettatori seduti nelle ultime file.

Peccato, o per fortuna, in quella sala c'era solamente Derek. Un uomo poteva bastare a colmare una platea? Nel caso si tratti della vostra anima gemella, quell'enorme ambiente risulterà certamente affollato quel tanto che serve a farvi considerare i retori più capaci di questo mondo.

"Papà è bravo!" volle dare il proprio contributo alla causa anche Sarah, battendo le manine come a volersi congratulare con il genitore. Una mentre brillante come la sua, oltre a condividerne la tinta della chioma, era certamente in sintonia con il padre più anziano: nulla di cui stupirvi se considerate che la piccola apprese a leggere proprio sugli scritti di Derek.

Fu leggermente complesso quanto divertente osservare una bimbetta apprendere un alfabeto poco consono ad una pargoletta della sua età.

"Fai sentire a papà come sei diventata brava. A come...?" Derek se la sistemava sulle gambe, mentre Stiles raggiungeva il duo con una videocamera stretta tra le mani.

CherofobiaWhere stories live. Discover now