Capitolo 16

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"Bisogna andare, dai." Mormorai, ma lui continuò a guardarmi negli occhi senza dire niente.
"ci sei?"
Mi allontanai e gli sventolai una mano davanti agli occhi.
"Si e..Bhe scusami, dicevi?"
"Ti devo raccontare una cosa."
"Vabbene, andiamo al Parco?"
"Si."

***
Ci sedemmo su una panchina e guardai i bambini giocare, e intanto pensai alle parole giuste da dire.
"Allora cosa dovevi dirmi?"
"Non è facile.."
"Ti ascolto."
Mi prese la mano e la incastrò con la sua, combaciavano perfettamente.
Gli sorrisi e iniziai a parlare.
"Ricordi quando sono venuta in camera tua?"
"certo."
"Ecco..hai ragione, il motivo non era il film."
"Lo sapevo." Sorrise ed io ricambiai.
"Insomma..mentre mi stavo sistemando sul divano, mi sono accorta che mancava la coperta.
Pensavi fossi tu quello che stava arrivando con la mia cara e amata coperta, ma invece è spuntato Thomas."
Annuì ed io continuai.
"Ecco..dopo avermi rimboccata le coperte, mi ha baciato."
"COSA?!" Urlò, la maggior parte dei bambini ci guardarono male, ma dopo poco ritornarono a giocare.
Mi accorsi che le nostre mani non erano più incrociate, adesso i suoi occhi continuavano a guardare dietro di me,nel vuoto più totale.
"Dimmi qualcosa."
"Io-o..de-vo andare."
"Dylan!"
Quando vidi il ragazzo allinearsi sempre di più, appoggia la testa fra i ginocchi, e riuscii a sentire qualcuno sedersi accanto a me.
"Stai bene?"
Non conoscevo quella voce, non mi era per niente famigliare, quando alzai lo sguardo vidi la stessa bambina che prima stava giocava nel parco.
"Stai bene?" Ripeté.
"Sisi." Dissi con voce bassa
"Perché sembri triste allora?"
"Cose da grandi, non preoccuparti."
"È il tuo ragazzo quello che è andato via?
"No.."
"Ti piace allora?"
"Ehm..non lo so, credo di si.
Ma come hai visto se ne è andato."
"Perché.?"
"Suo cugino mi ha baciata, ma non capisco la sua reazione."
Non so nemmeno io perché sto raccontando queste cose ad una bambina, ma almeno avevo qualcuno con cui parlare.
"Io lo capisco."
"Cosa?"
"Se ne è andato perché ti ama.
Come mia mamma ama mio babbo."
"Non è vero, lui non mi ama."
"ALICE vieni subito qui!" urlò sua mamma, la bambina mi salutò con un dolce sorriso e se ne Andò.

***
Arrivata a casa, non trovai nessuno.
Mi misi a letto, questa volta in camera Di Dylan, sperando che sarebbe tornato.
Mi svegliai ed erano le 20;00, era ora di cena, al piano di sotto non si muoveva neanche una mosca.
Scesi le scale e come mi aspettavo non trovai nessuno, preparai una piadina e andai a sistemarmi sul divano.

***
Finalmente tornò qualcuno, quando aprii la porta mi trovai un Dylan ubriaco davanti a me.
"Tutto apposto??"
Lo presi per mano e lo feci sdraiare lentamente sul divano.
"Sei bellissima."
Sapevo che non era vero, l'alcool fa dire cose che non pensiamo.
"Si certo, adesso cerca di riposare."
"Hai degli occhi bellissimi."
"Okey, adesso dormi."
Mi prese per il braccio e mi avvicinò a lui, non volevo baciarlo in quelle condizioni.
"Lasciami"
"No..perché dovrei lasciare una bellezza come te..?"
"Perché sei ubriaco."
"Non è vero, vieni qui."
Mi obbligò a distendermi sopra di lui, sentivo il bottone dei suoi jeans a contatto con la mia pancia.
Mi avvicinò alle sue labbra, non potevo baciarlo in quello stato e per fortuna si addormentò subito poco dopo.

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