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"Quindi ieri sera tu e Regulus" iniziò Penny "in una nicchia" continuò lei.

"Dio Penny" fece Cassie "quante volte devo dirtelo si é andata così, raccontalo a qualcuno e la nostra amicizia finisce" continuò scoccando un'occhiata di fuoco all'amica.

"Bene ora poniamo il quesito fondamentale" iniziò Penny "ti é piaciuto?".

"Penelope quanto puoi essere stupida" urlò Cassie lanciando un cuscino addosso all'amica.

"Eri solamente appiccicata alle persona che ti ha rovinato la vita" disse Penny con la voce un po' vaga.

"Sai che non mi piace parlare di quell'argomento" fece Cassie rabbuiandosi.

L'amica si sentì terribilmente in colpa per quello che aveva appena detto "scusa Cassie, so che a te non piace parlare di questa cosa".

"É passato tanto tempo, é acqua passata, siamo grandi ed ora sappiamo affrontare i problemi" disse Cassie con la voce un po' roca.

"Non hai la tua prima punizione da andare a riscuotere" cercò di sviare Penny facendo un largo sorriso.

"Attenta che il tuo futuro accademico da auror o da ministra della magia sarà compromessa da questo verdetto" la canzonó Penny.

Qualche minuto più tardi Cassie stava bussando alla porta dello studio della professoressa McGranitt la quale la invitò ad entrare.

Regulus era già seduto su una poltroncina davanti alla cattedra, con le gambe accavallate mantenendo sempre il viso serio e impassibile.

"Spero che questa sia la prima e ultima volta nel mio ufficio in queste circostanze, la punizione non sarà esemplare d'altronde stavate solo gironzolando nel cuore della notte per i corridoi" disse la professoressa con una punta di sarcasmo.

Aveva un'espressione severa, ma con tutti gli scherzi e i disastri che i malandrini combinavano due ragazzi che andavano a zonzo di notte era il minor male che potesse accadere ad una professoressa che sembrava alquanto esaurita.

"Dovrete, questo pomeriggio, riordinare la libreria, Madama Pierce vi sorveglierà, ed é vietato usare la magia ovviamente, questo é tutto, ora andate a lezione" e senza che i due ragazzi potessero dire la minima cosa si alzarono ed andarono a lezione.

Avevano entrambi lezione di pozioni, a dire la verità seguivano gli stessi corsi, Cassie si accorse di essere in ritardo poiché i corridoi erano deserti quindi affrettò il passo ed il serpeverde fece lo stesso.

Entrando nell'aula di Lumacorno e notarono che la lezione era già iniziata da qualche minuto, fortunatamente Cassie stava particolarmente simpatica al professore che le diede egualmente una calorosa accoglienza senza togliere punti alla casa.

"Potter e Black é rimasta solo quella postazione quindi penso che per oggi dobbiate lavorare in coppia, stavo spiegando alla classe come preparare l'essenza di Dittamo, immagino che voi siate abbastanza capaci da svilupparla senza la mia spiegazione inoltre avete anche il libro di testo" disse Lumacorno con un sorriso a trentadue denti.

Cassie amava pozioni ma definiva, per quanto geniale, Lumacorno un po' viscido, la sua mania di fare preferenze, di scegliere i suoi studenti preferiti e metterli nelle sue grazie non era mai andata a genio alla corvonero però pensò che la cosa fondamentale era essere all'interno di questa cerchia ristretta poiché il professore aveva conoscenze ai piani alti e agli incontri del lumaclub si vantava di tutte le sue referenze all'interno del ministero e secondo Cassie persone con la sfera di influenza come Lumacorno era meglio tenersele il più vicino possibile a dispetto della loro ambiguità.

"No Black stai sbagliando tutto" sbuffò Cassie vedendo come stava girando il composto sul calderone il serpeverde.

"Fallo tu allora" sbuffò lui.

Regulus Comes DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora