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stiles pov
È da due settimane che giro per tutta Beacon alla ricerca di lei, la prima settimana le zone vicine erano piene di pattuglie, alla ricerca di Giulia, ora maggior parte sono tornate a lavorare alla centrale, e io sono rimasto qui. A volte mi ubriaco in mezzo al bosco, urlo il suo nome e aspetto risuonare l'ego del suo nome mentre una lacrima mi solca il viso.

Era mio compito proteggerla e me la sono fatta sfuggire come niente, mi sento uno schifo e mi manca, mi manca il suo tocco, la sua voce, il suo modo di guardarmi. Mi sento a pezzi e non smetterò di cercare finché non la troverò.

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<lascia perdere stiles, vieni a casa> mi dice Scott al telefono mentre sono seduto,con la schiena appoggiata ad un albero, in mezzo al bosco.
<Giuro, ci sono quasi...manca poco> Scott sospira sentendo la voce tremolante dovuta dall'alcol.
<Smettila di bere>
<Non dirmi cosa devo o non devo fare, capito?> riattacco, poso il telefono a terra e riprendo la bottiglia a fianco a me, la porto alla bocca e bevo un altro sorso. Fisso un punto nel vuoto e poi lancio un urlo, lanciando la bottiglia davanti a me, che sbatte contro un albero rompendosi in mille pezzi <merda>. Mi guardo in torno e mi alzo in piedi ma subito mi assale un gran giramento di testa e ci vuole poco prima che mi risieda. Mi appoggio alla corteccia dell'albero e guardo in alto: il cielo azzurro che sovrasta la mia testa, il suono del vento risuona nelle mie orecchie, il corpo si rilassa e per un istante la mia mente è vuota, non ho pensieri e chiudo gli occhi per pochi secondi, quei pochi secondi in cui il vento smette di soffiare e il silenzio improvviso si mescola alla mia disperazione.

Apro gli occhi e l'atmosfera è cambiata: è buio, non tira vento e la luna illumina quel che basta per riuscire a vedere, mi alzo in piedi guardandomi in torno ma sembra tutto cosi strano. Cammino lentamente facendomi strada nel silenzio e mi ritrovo in una grande area dove gli albero non ci sono ma ne coprono il bordo, mi accorgo che  una donna è raggomitolata a terra, immobile, aggrotto le sopracciglia scrutandola, ha una t-shirt lunga e i capelli a caschetto arruffati e sporchi. Mi avvicino per guardarla meglio e all'improvviso si alza e mostra le braccia e le gambe marchiati da lividi e cicatrici, mentre sto per aprire bocca per dire qualcosa lei si volta e mostra il viso livido e stanco, il suo corpo ricoperto solo da quella t-shirt sporca la rende fragile e trascurata, mentre si toglie i capelli dal viso capisco che è lei anche se non avrei mai pensato di vederla così. Gli occhi diventano lucidi e non riesco a muovermi mentre Giulia si avvicina e allunga un braccio per appoggiarmi la mano sulla guancia. Mi guarda negli occhi, io la guardo a bocca aperta, ogni suo livido, le sue cicatrici, il suo tocco è cosi leggero e mi scende un lacrima. Mi accenna un sorriso, si avvicina e mi cede un bacio sella guancia leggero, con le sue labra screpolate e fredde. Gli attorciglio le braccia alla vita portandola verso di me e ci guardiamo viso contro viso, i nostri occhi lucidi e il mio battuto aumentava, sempre di più e il fiato si accorcia, mi manca l'aria. Giulia mi guarda,mi prende il viso tra le mani e mi bacia, un bacio lungo, bello e nostalgico, chiudo gli occhi.

<Stiles, Stiels> apro di di scatto gli occhi, ho il fiato corto, cerco di prendere più aria possibile mentre mio padre si siede vicino a me mi aiuta a calmarmi.
<dov'è giulia?> dico all'uomo vicino a me che mi guarda storto e poi gira gli occhi al cielo.
"Stiles quante volte ti ho detto che non devi bere" mi aiuta ad alzarmi ma mi sembra tutto cosi surreale, sembrava sembrava veramente, tra le mie braccia. Mi guardo in torno cercandola, ma non ce nessuno a parte io e mio padre.
"Devi bere dimeno e stasera vieni a dormire a casa, è da tanto che non fai una bella dormita"
"era cosi reale" dico con un filo di vice mentre mi faccio trascinare sulla macchina.

My Teen Wolf ||Stiles StilinskiWhere stories live. Discover now