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Da quella volta al castello, Hyunjin si impegnò veramente.
Ogni giorno dopo le lezioni andava con Minho nel bosco, spesso mi chiedevano una mia felpa o comunque qualcosa che potesse avere il mio odore, per fare in modo di potersi allenare con dei risultati concreti.
Effettivamente i miglioramenti si vedevano, nel senso che riusciva molto più facilmente a starmi vicino, anche se ancora toccarmi gli era difficile, almeno però non scappava via se eravamo a meno di due metri.

Ogni tanto scrivevo ai miei genitori, e loro mi rispondevano. Non eravamo mai stati troppo legati, ma era piacevole sentirli ogni tanto.

"Avete fatto la ricerca di letteratura americana?" Chiese Seungmin mentre ci dirigevamo verso la nostra classe.
"È stato difficile" ammise Jisung.
"È vero, non trovavo molto materiare, ma me la sono cavata, spero non si lamenti" concordai.
"Oh non è che possiamo inventarcele le cose, se non si trovano non si trovano e che cazzo" si lamento Jisung
Risi scuotendo la testa.
"Min Min!" Disse andando incontro al proprio ragazzo "che ci fai qui?" Chiese al castano.
"Oggi il professore non c'è quindi sto raggiungendo Hyunjin e..."
Fu interrotto da un urlo da parte di Jeongin che si portò le mani al petto dopo che Chan era arrivato dietro di lui di soppiatto.
"Sei cattivo Channy" fece il broncio incrociando le braccia.
Il viola sorrise scompigliandogli i capelli.
Quei due erano strani ultimamente...
Io mi girai trovando Hyunjin vicino a me.
E quindi mi venne un idea fantastica, lui sentiva le sensazioni degli altri.
"Giorno Hyunjin" gli sorrisi.
"Ehi" mi sorrise a sua volta.
"Mi sai dire se quei due si piacciono?" Dissi guardando Chan e Jeongin.
Lui rise.
"Mi stai sfruttando?"
"Si all'incirca"
Lui li guardò per qualche momento "Chan prova dei sentimenti molto forti, Jeongin... ha un modo strano di provare emozioni, sono così luminose, non so di cosa si tratti"
"Luminose?" Chiesi stranito.
"Non sei l'unico ad essere un eccezione, le emozioni vengono provate in modi diversi. Un vampiro prova cose diverse rispetto ad un umano e così via"
Quindi Innie potrebbe... no ma che vado a pensare?
Scossi la testa "e io? Perché non riesci a vedere le mie?"
"Se provo a focalizzarmi su di te è tutto nero, non so perché, non mi è mai successo così. Vedi il celestino prova sensazioni che io non capisco, ma sono sempre sensazioni, le tue... è come se non le provassi" disse riflettendo.
"Ehi! Mi stai dicendo che sono insensibile?" Lo presi in giro.
"Pensala come vuoi" rise "ora vado ad allenarmi"
Annuii e i vampiri ci salutarono prima di andare via e noi ci dirigemmo verso la classe.

Hyunjin non mi aveva detto bene in cosa consistessero i suoi allenamenti, era come se volesse in qualche modo proteggermi dal suo mondo e nonostante da una parte apprezzassi che si preoccupava per me, mi sentivo un po' messo da parte.
Sospirai sentendomi accanto a Jisung.
Sembrava sempre così spensierato lui, anche se qualcosa mi diceva che anche lui aveva molti pensieri per la testa, solo che non lo dava a vedere.

Mi concentrai sulla lezione, in cui il professore ci introduceva Francis Scott Fitzgerald.

Dopodiché salutai gli altri che andavano a mensa, mentre io decisi di andare a farmi una doccia calda.
Praticamente era da quando mi ero trasferito in America che non vedevo il sole, faceva un freddo cane e il bosco non faceva altro che rendere tutta la zona ancora più umida.
Capivo perché Hyunjin e gli altri fossero veniti a stare in questo posto e poi sicuramente loro non avrebbero avuto problemi di cervicale.

Uscii dalla doccia con l'asciugamano in vita e mi tesi conto di essermi dimenticato i vestiti in camera, quindi uscii dal bagno, trovandomi di fronte Hyunjin, seduto sul mio letto.
Notai subito che i suoi occhi diventarono rosso fuoco.
"Cazzo Hyunjin" mi coprii con le mani.
Lui si leccò le labbra e lo sentii inspirare.
"Tu esci dal bagno sempre così?" Chiese serio.
"No Hyunjin" borbottai roteando gli occhi e avvicinandomi al mio armadio con il suo sguardo bollente su di me"mi ero dimenticato i vestiti"
"Come sei entrato?" Chiesi
"La finestra era aperta"
Mi appuntai mentalmente di lasciarla aperta più spesso.
"Hai un odore paradisiaco" me lo ritrovai dietro e sussultai.
"H-Hyunjin..." la voce mi uscì più acuta di quanto volessi.
Non mi toccava, semplicemente mi annusava il collo, eppure mi sentivo completamente scombussolato.
Sapevo che si stava contenendo e lo stava facendo molto bene, gli allenamenti stavano dando dei frutti incredibili, ma così questo ragazzo attentava alla mia vita.
"C-cosa ci fai qui?" Chiesi provando a non pensare al fatto che fosse così vicino.
Si avvicinò ancora di più e i pipistrelli nel mio stomaco si diedero alla pazza gioia.
"Volevo farti vedere una cosa" mi sussurrò sul collo, facendomi venire la pelle d'oca.
Notandolo lui sorrise "ti piace che io sia così vicino vero?" Disse con voce roca.
Deglutii. Voleva veramente uccidermi.
Avevo voglia di toccarlo, ma sapevo di non potere.
"Sono domande da fare queste?" Chiesi prendendo una felpa.
"Di solito sono abituato a capire le persone, non sono abituato a non comprendere i loro sentimenti, quindi voglio capirti" disse tranquillo.
"Girati e fammi vestire" borbottai.
Sorrise e si allontanò.

||Hell's Peace|| Hyunlix Where stories live. Discover now