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Era passato un mese all'incirca.
Innie non era ancora tornato e la sua assenza si sentiva molto, mancava a tutti.
Inutile dire che a Chan mancasse più che a tutti.
Stava poco con noi e quando ci stava era pensieroso, si sforzava di sorridere ogni tanto, ma era visibilmente turbato.
Lo eravamo un po' tutti.
E se a Jeongin il mondo degli angeli fosse piaciuto così tanto da non voler tornare indietro?
Questo pensiero ero sicuro che ci fosse passato per la testa a tutti.
Io però non ci credevo, non era da Innie non avvisarci nemmeno per una questione così importante.

Seungmin e Changbin stavano sempre insieme, ma nessuno dei due ci dicevano nulla. Riservati odiosi.

Per il resto a dava tutto bene.
La strega aveva sistemato le erbe.
Hyunjin aveva un anello, Jisung un bracciale, Minho un orecchino e Chan una collana, tutti con il liquido delle erbe al loro interno.

Quel giorno c'era il sole ed eravamo nel bosco a prendere il sole.
Mi sistemai bene sul petto di Hyunjin.
"Sai non è stato così male prendere le erbe" rise.
"Lo so" mi alzai su di lui baciandolo.
"Ma avete comunque rischiato di morire" borbottò lui.

"Smettete di fare i piccioncini" si lamentò Jisung, stringendo Minho e facendomi ridere "piuttosto non dovevi chiedere una cosa a Chan?" Mi ricordò.
"Ah giusto" mi alzai e guardai il viola che era seduto strappando l'erba dalla terra.
"Si Lix?" Chiese lui.
"Ehm potresti fare in modo di colpirmi con una piccola scossa?" Chiesi.
Hyunjin si alzò di scatto.
"Ma cosa diamine..."
"Non dovrebbe avere effetto su di me" spiegai.
"È quel dovrebbe che mi lascia molto dubbioso" disse il moro accigliandosi
"Dai Chan per favore" lo guardai.
Lui sospirò alzandosi.
"Ne creerò una con bassa energia, così in ogni caso non ti farà molto male" disse distaccato.
"Grazie" gli sorrisi.
"Dammi il braccio"
Hyunjin mi guardava completamente in disaccordo, mentre Minho si sedette per terra con Jisung sulle sue gambe e Seungmin e Changbin si spostarono più verso di noi per vedere meglio.

Chan prese il braccio che gli porgevo e alzò la manica fino al gomito.
Mi guardò per chiede il permesso ed io annuii.
Mise una mano sul braccio. Iniziarono a partire delle piccole scintille dalla sua mano verso di me, sull'azzurro erano veramente bellissime.
"Non senti nulla?" Chiese Hyunjin avvicinandosi.
Scossi la testa.
"Sto aumentando l'intensità" mi avvisò Chan.
Le scintille diventarono più veloci e più grandi.
"Wow è incredibile" sorrise.
"Non avevo mai visto un mezzo demone prima" disse Minho "o almeno non sapevo lo fossero" pensò.
"Sei fantastico Felix" sorrise Jisung alzandosi e prendendomi le spalle.
"Aia" si retrasse subito.
"Ehi Jisungie stai bene?" Si affrettò Minho. Lui annuii "stupido il suo corpo ora è un insieme di ioni, non puoi toccarlo" gli diede una piccola botta un testa.
"Scusa" mise il broncio e il castano lo baciò.

Chan guardò per terra.
"Tornerà Chan, ne sono sicuro" dissi sorridendogli.
"Lo spero tanto" disse lui semplicemente, poi controllò l'ora "abbiamo lezione tra poco" disse lasciando i suoi compagni indietro.
-
-

//Jeongin//

Fantastico.
Ecco come avrei descritto il paradiso.
Era tutto luminoso, sui colori del bianco e dell'azzurro.
"Salve sorella" sorrisi ad un'angelo mentre andavo dal arcangelo Gabriele.
"Ciao fratellino sperduto" sorrise lei soffiando e circondandomi di piccole stelline luminose.
Sembrava il luogo perfetto per me. Erano tutto gentili e dolci e nessuno trattava male nessuno.
Wow.
"Allora fratellino sperduto" arcangelo Gabriele incrociò le dita sorridendo "sai ripetermi quello che hai imparato fino ad ora su di te?"
"Sono diventato immortale dalla mia prima trasformazione. Le cose che possono uccidere un angelo sono meno rispetto a quelle che possono farlo con le creature demoniache, posso creare dei piccoli varchi nello spazio. Ho imparato s gestire l'energia che avevo dentro" ci pensò su cercando altre informazioni "uh e posso trasformare l'erba in fiori e farli sbocciare anche da chiusi" ricordai.
"Bene fratellino, oggi vedremo di che categoria angelica appartieni"
"Non sono un arcangelo" notò "non sono in grado di vedere quello che succede un un altro punto in quel momento e non posso fare un sacco di cose che fai tu" incrociare.
"Ti ricordi che tipi di angeli esistono?"
Chiese.
"Angeli delle stelle, della notte" iniziai a contare con le dita "arcangeli, angeli bianchi e..." ci pensai su.
"Angeli della natura" disse lui.
"Io sono..."
"Si sei un angelo della natura"
Pensai a quante volte mi era capitato di vedere dei fiori sbocciare, quindi forse ero veramente io a farli sbocciare. Sorrisi.
"Gli angeli della natura sono molto meteoropatici e prendono la propria forza dalle piante, anche dagli animali a volte, poi gestire ogni cosa con delle radici"
"E come?" Chiesi accigliandomi.
Lui sorrise e vicino a lui comparve un enorme varco.
Mi invitò ad e trarci e io sorrisi alzandomi.
Ormai ci avevo fatto l'abitudine e viaggiare dentro ai varchi non mi faceva più effetto, anzi era piacevole.

Una volta usciti, mi guardai intorno eravamo sulla terra di nuovo, lo sentivo dall'aria che era più inquinata rispetto a quella del paradiso.
Pensai ai miei amici, chissà se anche a loro mancavo così tanto.
Chan.
Stava bene o pensava a me ogni istante come facevo io?
Sospirai. Prima avrei finito e prima avrei potuto raggiungerlo.
"Ecco qui" disse l'angelo, vedi quella pianta rampicante?" Chiese indicando un rampicante sulla corteccia di un albero.
Annuii.
"Chiudi gli occhi e concentrati sulla sua essenza, tutta la sua superficie, le sue foglie" lo feci "immagina le sue radici, immagine di poterle muovere" mi focalizzai sul mio obbiettivo e aprii gli occhi "ora fallo veramente"

Il rampicante iniziò a girare intorno al tronco verso l'alto, senza sradicarlo, era come se si allungassero e dilatassero esattamente come volevo nella mia testa.
"Wow" sorrisi facendo tornare normale la pianta.
"Esattamente così" sorrise anche lui.
Notai una cosa strana.
La temperatura era abbastanza diversa dall'ultima volta che ero stato sulla terra e data la vegetazione e i boschi non dovevo essere in un altro continente rispetto al college.
"Fratello Gabriele?"chiesi di colpo.
"Si?"
"Da quanto tempo sono in paradiso?"
"57 giorni umani fratello" rispose.
"Sono con voi da quasi due mesi?" Quasi urlai.
"Il tempo filtra la nostra mente in modo diverso in paradiso, perché è il luogo dove le nostre menti si rilassano completamente e tendono a non realizzare il passare del tempo"
Non vedevo Chan da due mesi? E lui? Aveva trovato qualcun'altro?
"Fratello io devo tornare dai miei amici"
Dissi serio.
"Dovresti salutare tutti i nostri fratelli e sorelle che si sono affezionati a te nel frattempo"
Aprii nuovamente le n varco.
"Oh certo si" sorrisi "ah fratello..." non sapevo bene come chiedere senza farlo sembrare strano "gli angeli possono marchiare?"
Probabilmente arrossii fino alla punta delle orecchie.
Lui mi guardava senza espressione, facendomi sentite ancora di più in imbarazzo.

"Certo che possono, ma di solito non è necessario, gli angeli sono di natura monogami e fedeli" mi guardò negli occhi "ed è estremamente raro che si leghino a altre creature"
Mi leccai le labbra.
"Però... come..."
"Basta un bacio, nella parte del collo dove i vampiri mordono"
Spalancai gli occhi.
"Solo un bacio?" Chiesi stupito.
"Si, è semplice per noi" sorrise.

Entrammo nel varco, ritrovandoci di nuovo tra quelle nuvole celesti e bianche.
Mi sentii tirare dalla maglia.
"Innie devi proprio andare via?" Mi girai trovando in basso un piccolo angelo che ultimamente si era legato molto a me.
"Si Michele, devo andare, ma ti prometto che tornerò presto" lo presi in braccio e le sue piccole ali si aprirono e si chiusero più volte.
"Lo prometti? Davvero?" Chiese piangendo.
"Si, ti presenterò anche i miei amici e giocheremo tutti insieme" gli sorrisi sollevandolo "però tu devi ascoltare fratello Gabriele e imparare a volare da solo, così ci divertiremo ancora di più" gli scompigliai i capelli.
"Va bene fratello Innie" sorrise abbracciandomi "non vedo l'ora si rivederti"
"Anche a me mancherà molto questo posto" guardai le case sopra le nuvole che mi circondavano e tutti gli angeli ci raggiunsero per salutarmi.
"Lo sai, questo posto sarà sempre casa tua" mi sorrise fratello Gabriele.
"Voi siete la mia famiglia" gli sorrisi "ma casa mia è dove posso vedere i miei amici, spero che un giorno riusciremmo a stare tutti insieme, sarebbe perfetto"
Lui fece un sorriso malinconico.
"Gli angeli sono molto ingenui per vivere sulla terra, molti sono stati ingannati o perseguitati, raggirati e torturati, da umani o creature demoniache per avere i loro poteri o per provare a passare il varco, una nuova convivenza è poco probabile Fratellino"
Ecco perché gli angeli sulla terra si erano estinti...
Mi vennero le lacrime agli occhi. Che schifo.
"Sono felice tu abbia trovato delle brave persone fratellino" continuò.
"Sono stato fortunato" ammisi asciugandomi gli occhi "bhe" feci un respiro profondo sollevandomi in volo.
"Ciao fratelli. Ci vediamo presto" sorrisi.
Mi salutarono con le mani e io passai il varco che fratello Gabriele aveva creato per me.
Feci una capriola nel cielo.
Avevo imparato a gestirmi e ora ero pronto a tornare da Chan e gli altri senza avere il rischio di fargli del male.
Sorrisi e continuai a volare.


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Hiiiii
Come stateee???
Io bene finalmente.
Ho anche molto più tempo, quindi spero di tornare più attiva e scrivere muahahah.
Voi che ditee???
🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

||Hell's Peace|| Hyunlix Where stories live. Discover now