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I capi delle furie alloggiavano in un posto che dall'esterno sembrava tutto tranne che ospitale.
Era un castello stile medioevale di pietra grigio scura e dei rovi, quasi neri e privi di foglie che lo rivestivano quasi completamente e dei corvi ci si poggiavano nelle parti più alte per poi tornare a volare.

Deglutii guardando il castello nella sua maestosa inquietudine.
"Lix, tutto bene?" Hyunjin mi porse la mano e io annuii afferrandola "devi solo stare dietro di me e stringermi la mano, andrà tutto bene" mi diede un bacio sulla fronte e poi uno sulle labbra.
Annuii e mi lasciai guidare da lui fino al cancello altissimo.
Hyunjin bussò il modo quasi impercettibile su una ringhiera e dopo qualche istante, il cancello iniziò a cigolare e si aprì.
"Solo le creature demoniache possono entrare qui" mi spiegò.
Una volta superato il cancello, il dentro era ancora più cupo.
Tutto era circondato da un'aura blu scuro, quasi nero, le pareti erano ancora circondate da rovi, ma sta volta vi erano delle rose nere che vi crescevano.
Anche qui vi era un via vai di corvi, che con i loro occhi rossissimi sembravano osservare ogni nostro movimento.
Sentii la mano di Hyunjin accarezzare la mia per confortarmi, gli sorrisi per fargli capire che stavo bene.
All'entrata trovammo due furie che fluttuavano.
Scesero e si posizionarono davanti a Hyunjin.
"Chi siete?" Disse uno dal manto arancione
"Cosa volete?" Aggiunse l'altro che invece era sul biondo.
Mi sembrava di essere finito in un film.
Hyunjin mostrò i canini, penso per fargli capire di essere un vampiro.
"È una questione importante, dobbiamo parlare con i capi"
"Importante per chi?" Rise il primo.
Sentii il nervosismo di Hyunjin nonostante non lo stessi guardando.
"Riguarda uno di voi e la figura che potreste fare con tutto il mondo demoniaco" disse il moro a denti stretti.
L'espressione dei due cambiò di colpo.
Accomodatevi in fondo a destra, vi verremo a chiamare appena potrete parlare con i capi.

Hyunjin non aggiunse nulla e mi portò dentro il castello.
"Uccelli del cazzo" borbottò.
L'interno era completamente rosso scuro, con mille dipinti, probabilmente ritratti di furie per il corridoio.
Dentro la luce era generata solo dalle candele, quindi l'ambiente continuava ad essere molto cupo.

Mentre camminavamo, sentii delle risate e dei pianti provenire da una porta.
Hyunjin capendo la mia confusione mi disse.
"Le furie vengono separate dai loro genitori e fino a quando non sono addestrate per bene non escono da questo posto"
Quindi i bambini delle furie crescevano in quel posto tetro? Non c'era da stupirsi che Teayoung fosse così aggressivo e vendicativo.
"Chi diventa una furia invece può saltare questa parte, ma sinceramente non ho mai capito come funziona, se sopravvivremo probabilmente interesserà al tuo amico dalle emozioni assenti"
Si riferiva Seungmin.
Effettivamente lui era rimasto l'unico umano tra di noi.
"Che farà Seung mentre noi lottiamo"
Lui si girò verso di me.
"Noi lottiamo, tu e Seungmin state in disparte"
Non aveva senso litigare in quel posto, anche perché era così freddo da mettermi i brividi.

Ci sedemmo su delle poltrone marroncine fatte ti un materiale morbidoso che erano così impolverate da farmi starnutire almeno una decina di volte prima che ci chiamassero per entrare.
Ero un po' agitato, ma speravo di dover fare solo la bella statuina e non dover dire ne fare nulla.

Le due furie dell'entrata ci fecero strada verso un corridoio, ancora più buio di quello precedente, senza neanche le luci delle candele, mi strinsi forte a Hyunjin e lui si girò verso di me per sorridermi, in modo da provare a tranquillizzarmi.

La porta era enorme, pensai che probabilmente, le furie entravano lì direttamente volando.
Una volta dentro, la prima cosa che saltava agli occhi erano le ali.
Tre furie con le ale spiegate, così ampie da riempire quasi tutta la mia sfera visiva.
Le due ai lati, sedevano in una poltrona nera che galleggiava sul nulla e avevano il manto nero, simile a quello di Teayoung, mentre la furia centrale era ancora più appariscente delle altre, la sua poltrona era più in alto e le piume erano di un rosso sangue acceso.
I suoi occhi, completamente rossi si posizionarono subito su di me.
"Cosa ci fa un mezzo demone qui?" Disse a mo di accusa.
"Veniamo in pace" si affrettò a dire Hyunjin, facendoli da scudo con il proprio corpo, poi mi sussurrò.
"Lui è Alecks, è il capo supremo, non che una delle leggende nel nostro mondo"
Non ci capii molto, ma ero sicuro non fosse come le altre furie, ne come i vertici, quella creatura aveva un qualcosa di affascinante, ma rivoltante allo stesso tempo.
"E cosa volete?" Chiese una delle furie nere.
Alecks lo fulminò con lo sguardo, come per zittirlo, ed ebbe subito effetto.
"Da chi provieni ragazzo?"
Chiese a Hyunjin.
"Lee Minho, primo e unico Figlioccio di Victor" spiegò.
"Hp sentito parlare di te" disse ridacchiando e incrociando le gambe "i tuoi guai sono arrivati fino a qui, ma a quanto sapevo io, il tuo legame era con un umano, non con un demone"
"Anche noi pensavamo fosse umano, perché non era mai stato rivelato, ma è quasi come se lo fosse visto che non sa trasformarsi"
Non capivo, provava a sminuirmi o cosa?
Poi notai lo sguardo di Alecks che mi analizzava come una preda e capii che Hyunjin stava provando a rendermi meno interessante ai suoi occhi.
"Non ho mai visto un mezzo demone così umano" si avvicinò di colpo e io arretrai d'istinto.
Vidi Hyunjin stringere i pugni.
"Come ti chiami ragazzo?" Chiese.
Il suo viso era a qualche centimetro dal mio, ed il mio sguardo passava dai suoi occhi fuoco ai suoi denti aguzzi, ancora sporchi di sangue.
"F-Felix"
"Fammi assaggiare il tuo sangue, ha un odore fantastico" rise.
Hyunjin mi allontanò di scatto, quasi facendomi cadere.
"Lui non si tocca" disse nervoso, ma senza un minimo di esitazione nella voce.
"Come sei egoista, hai un qualcosa di così bello" so leccò le labbra "condividi"
"Non rispondo a te, ma ai vertici, se non voglio eseguire un tuo ordine non sono obbligato a farlo"
Lui fece un versetto di disappunto.
"Ma qui siamo a casa mia" si lamentò come un bambino "uffa ditemi cosa diamine volete e andate via" disse offeso.
"Teayoung è uno dei vostri" iniziò il moro.
" È il nipote di Finik" indicò la firia nera di destra.
"Vuole attaccarci per vendicare il suo legame, ha formato un esercito e questo va contro le leggi della pace suprema tra creature demoniache"
Alecks ascoltava con le dita sotto al mento.
"Non abbiamo prove certe di ciò no?" Chiese dandomi un'altra occhiata per poi tornare al suo posto con le gambe incrociate.
"La parola di una strega veggente, direi che basta" Hyunjin stava iniziando ad innervosirsi veramente.
Gli presi la mano per provare a tranquillizzarlo.
"No, può sbagliare sai? Mi è capitato qualche volta nei miei secoli di vita" si guardò gli artigli "non è un mio problema, Teayoung non ha ancora fatto nulla, siete vivi e vegeti ed inoltre avete ucciso il suo vicolo, non c'è da stupirsi sia pronto a morire"
"E la cazzo di legge?" Ringhiò Hyunjin.
Gli tirai il braccio.
"Quando farà qualcosa, potremo arrestarlo e probabilmente verrà decapitato, ma fino ad allora, non è" mi guardò sibilando "un problema mio"
"Fanculo" borbottò Hyunjin prendendomi il braccio e trascinandomi fuori con sottofondo le risate di Alecks.

"Jinnie ora che facciamo?" Chiesi mentre mi trascinava fuori.
"Non lo so, ma troveremo un modo, nessuno segue le regole? Lo faremo anche noi"
Deglutii e sperai non stesse pensando a qualcosa di troppo pericoloso.
"Reggiti" disse prima di mettermi sulla schiena ed iniziare a volare.
"Non dovevamo andare a piedi?" Gli ricordai.
"Non abbiamo tempo, se attireremo qualcuno lo dissanguerò"
Era furioso.
Mi strinsi alla sua schiena, poggiando la guancia e sperando fosse tutto un incubo.

-
Hiiiii
Come va?

Vi piace il capitolo?
Manca poco alla fine muahahah

||Hell's Peace|| Hyunlix Where stories live. Discover now