finalmente arrivati⁓

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*strecatto pov's*

passò qualche ora fino a quando non venni svegliato da un uomo che si trovava davanti a me,era alto,con una lunga barba ed una divisa che mi chiese di mostrargli il biglietto del treno,ero ancora un pò interdetto sia per via del risveglio che avevo appena avuto,sia per via delle canzoni che avevo ancora sparate nelle orecchie,mi ripresi un momento e capì quindi che si trattava del controllore.misi in pausa la mia playlist,staccai le auricolari che erano attaccate e tolsi la cover al telefono per prendere il piccolo foglietto con sopra il mio nome e cognome, la destinazione,e il posto dove ero seduto. il controllore lo guardò attentamente come un bambino guarda i giocattoli dentro la vetrina,lo timbrò,me lo ridiede e con fare deciso se ne andò,io lo rimisi dentro la cover per essere sicuro di non perderlo e mi rimisi ad ascoltare la musica e magari provare a riaddormentarmi un pò. passarono 5 minuti,ma ormai non avevo più sonno,quindi mi misi a vedere un pò Instagram ed il tempo volò,tanto che sentì il controllore annunciare la prossima fermata:

c:PROSSIMA FERMATA IL COLLEGE COMO!

iniziai a riprendermi le valigie e a prepararmi,ma c'era un problema,mi stava salendo un attacco di panico e non sapevo che fare,solitamente mi aiutava mia madre in questi casi,ma adesso non sapevo che fare,stavo andando in iperventilazione,quando anna mi chiamò

A: ei Stre,noi siamo arrivati già da un pò,te dove sei?

S:...

A: Stre tutto bene?

A: oh cazzo non dirmi che stai avendo un attacco di panico

S: *iniziai a respirare a fatica e molto velocemente* s-si...

A: Stre,ascoltami,non preoccuparti,non sta succedendo nulla,fai dei respiri profondi,facciamoli insieme

S: grazie...sto meglio,comunque sono arrivato tra qualche minuto devo scend-   okay,come non detto,dai a dopo

A: a dopo...!

*Anna pov's*

Ettore ed io arrivammo circa verso le 14:05,eravamo tanto felici quanto preoccupati,comunque avremo rivisto strecatto dopo un bel pò,però eravamo preoccupati per lui,insomma,non era mai stato così lontano da casa sua e da sua madre,sia per una sua paura sia perchè lei era una delle uniche persone insieme a me e ad Ettore riuscivano a calmarlo quando aveva un attacco di panico o d'ansia,se stava venendo in college è solo perchè ero riuscita a convincerlo dicendogli che l'avrei aiutato io...avevo la testa e lo sguardo persi,Ettore se ne accorse e mi rassicurò:

E: ei,andrà bene,Stre ha già 17 anni,sa quello che fa e se è qui è solo perchè ha capito che riuscirà a superare questa sua paura,non preoccuparti

A:non è quello...è solo che ha già avuto un attacco di panico in treno,qui lo mangeranno vivo se non riesce a reagire,ed io ho paura che non ce la possa fare,forse farlo venire è stata una pessima idea...

E: non dirlo neanche per scherzo,invece secondo me starà benone e riuscira anche ad integrarsi,te lo prometto

A:ti amo...

E: anche io sbanunata...da impazzire

*strecatto pov's*

ero davanti l'entrata del college,era davvero enorme e pieno di ragazzi che andavano in tutte le direzioni,chi nel laboratorio di chimica,chi di biologia,chi andava nelle camerate,chi invece stava già preparando dei festini,fino a quando notai un ragazzo alto circa 1.74 con i capelli di un rosso davvero molto intenso,un fisico da fare invidia con dei muscoli tutti scolpiti,una maglietta di un rosso più acceso,dei jeans neri pieni di tasche,nei fori dove sarebbe dovuta esserci una cinta c'era attaccata una catena ed infine delle nike sportswear nere con il logo ed i lacci dello stesso colore della maglietta. Ad interrompere i miei pensieri fu una ragazza alta 1.60,con dei bellissimi capelli castani,degli occhi viola e con degli occhiali. Dietro di lei un ragazzo poco più alto della ragazza con un cappello della chicago bulls,una felpa della nike,dei jeans neri e delle vans,capì subito chi fossero e corsi ad abbracciarli

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