3. Infanzia

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Sento la testa pesante. Un dito freddo mi picchietta assillante la guancia, così apro lentamente gli occhi alla luce fioca.

 Un dito freddo mi picchietta assillante la guancia, così apro lentamente gli occhi alla luce fioca

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???: "Finalmente sei tornata."

Una sagoma sfocata torreggia sopra di me, da cui deriva questa voce familiare. Sbatto quindi diverse volte le palpebre per riuscire a mettere a fuoco.

T/n: "Eren?"
Eren: "Ti sei ricordata, vedo. Siete spariti all'improvviso e non vi ho più visti."

Mi metto seduta e vedo Jean, Marco e Levi distesi sul pavimento. Dopo un po', le loro voci cominciano a riecheggiare nella stanza mentre riprendono i sensi.

Marco: "Beh, l'Adderall non ha funzionato."
Jean: "Questo mondo si impone con forza nei nostri sogni."
Eren: "State bene? Vi stavo aspettando."

(Ma come, ci stava aspettando qui...? Da solo? Ma allora, significa che--)

T/n: "Non ti sei risvegliato nel mondo reale?"
Eren: "Mondo reale?"

La sua espressione non lo dà a vedere, ma è chiaramente confuso.

Marco: "Già, stamattina ti stavamo aspettando. Ricordi cos'ha detto Jean, sì? Dovevamo incontrarci alla fontana."
Eren: "Sì, l'ho sentito. È per questo che sono andato alla piazza, ma voi non c'eravate."
T/n: "Aspetta. Che vuoi dire?"
Eren: "Non conosco bene i nomi delle zone qui vicino, dato che esco a malapena. Ma sono andato alla fontana in fondo alla strada e non ho trovato nulla."
Marco: "Non è che sei arrivato tardi? Ahh! Te l'avevo detto, Jean. Avremmo dovuto aspettarlo."

Il leader incrocia le braccia, accigliato.

Jean: "C'è qualcosa che non quadra." 
T/n: "Ecco, Eren...a che ora sei arrivato alla piazza? Sarai arrivato molto tardi, vero?"
Eren: "A che...ora? Hmm..."

I suoi occhi di smeraldo guardano il pavimento e sembra ancora più perplesso. Segue un breve silenzio.

Jean: "Ehi, Eren."
Eren: "Che c'è?"
Jean: "Com'è per te il mondo reale?"

Pare che la domanda l'abbia messo ulteriormente in difficoltà, perché riabbassa lo sguardo e ci pensa su. Poi, alza lievemente la testa.

Eren: "Non capisco dove vuoi arrivare. Cosa intendi con 'mondo reale'? Non è questo il mondo reale?"

La sua risposta ci spiazza e sento un brivido insinuarmisi sulla schiena.

(Come scusa? Sembra che Eren non provenga dal nostro mondo...ma è possibile?)

Marco: "Ehi, ma sei serio?"
Eren: "Perché dovrei scherzare?"
T/n: "Non ti sei addormentato insieme a noi? Non ti sei risvegliato in una stanza differente da questa? In un posto diverso, sotto il cielo azzurro mattutino?"
Eren: "Ahah."

(Cosa c'è di così divertente?)

Eren: "Sei davvero buffa, T/n. Allora, questo non è forse un sogno? Il cielo non è sempre buio? Non capisco cosa vogliate che vi dica, ma l'unico mondo che conosco...è questo. Con la sua luna scarlatta."

Amnesia【Jean x Reader ITA】Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt