7. Fratelli

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Jean: "Fratellone?"

I due ragazzi si scambiano occhiate, scioccati, quando la scena cambia.

Adesso i bambini stanno guardando allegramente un album da disegno sopra il tavolino, seduti sul tappeto del salotto

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Adesso i bambini stanno guardando allegramente un album da disegno sopra il tavolino, seduti sul tappeto del salotto.

Giovane Jean: "È bellissimo, fratellone!"
Giovane Marco: "Lo pensi davvero? Quindi secondo te alla mamma piacerà?"
Giovane Jean: "Certo che sì-- ah!"

Appare una donna, alta e bella, da un'altra stanza. Sta stringendo con forza un foglio di carta stropicciato.

Giovane Marco: "Mamma!"

Il piccolo corre felice verso la signora che chiamano madre, agitando l'album da disegno.

Giovane Marco: "Mamma, oggi durante l'ora di arte ti ho disegnata! La maestra mi ha dato un premio. Guarda!"

Mostra orgoglioso il disegno alla madre, ma lei lo ignora e va dritta verso il fratellino.

Giovane Marco: "M-mamma?"

Il bambino la segue con lo sguardo e stringe forte l'album, con il sorriso che sparisce man mano.

Madre: "Jean."

Di colpo, il volto del bimbo più piccolo si sbianca, diventando pallido come un cadavere.

(È così terrorizzato...)

Volto la testa per guardare Jean e Marco. Sono entrambi cerei, nel vedere il loro passato.

Madre: "Vieni qui, Jean."
Giovane Jean: "M-mi dispiace!"

Il piccolo si rannicchia in un angolino, in posizione di difesa, come se stesse per capitargli qualcosa di brutto.

(Ha così tanta paura...perché?)

Ripenso a quando era rinchiuso nello stanzino sotto le scale, che piangeva, e inizio ad elaborare il tutto.

Madre: "Che cosa ti ho detto riguardo all'essere dispiaciuto?"

Furiosa, lancia il foglio che aveva in mano. Questo cade a terra senza emettere alcun suono, ma agli occhi terrorizzati del bambino, dev'essere risuonato come un fardello molto pesante. Sulla pagina ci sono diversi segni rossi. Sembra una pagella, piena di voti bassi.

(È per questo che è arrabbiata? Per i brutti voti del figlio?)

Madre: "Se hai tempo per chiedere scusa, allora hai anche tempo per studiare di più!"

La madre afferra il piccolo Jean, che si agita nella sua presa.

Giovane Jean: "No, mamma, ti prego! Non farmi la bua! Per favore! Studierò! Studierò tanto! Te lo prometto!"

Mi si spezza il cuore a vedere il bambino scoppiare in lacrime, in preda alla paura. La voce del piccolo riecheggia nella stanza, angosciando chi la ascolta, finché non arriva l'istante in cui si interrompe duramente quando la mano nervosa della donna raggiunge violentemente la guancia del figlio.

Amnesia【Jean x Reader ITA】Where stories live. Discover now