Giorno 13

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Era la seconda volta che andavano a casa di Blaze, e quel giorno Luke era particolarmente nervoso perché oggi i genitori di Blaze avrebbero potuto essere lì. 

L'avrebbero incontrato e poteva esserci possibilità che l'avrebbero odiato. E lui era nervoso. 

"Luke, calmati. I miei genitori non sono molto premurosi, sono come tutti gli altri. Loro ti ameranno" lo rassicurò e lui annuì. 

Camminarono superando la porta della cucina nella quale erano seduti i genitori. 

Sua madre, con i capelli lunghi e castani, oltrepassa sua figlia, sorridendo al ragazzo alto. 

"Ciao! Sono Leanne, la mamma di Blaze. Lui è Michael, mio marito" indicò l'uomo stempiato con i baffi. 

Il vecchio signore gli sorrise e sventolò la mano per salutarlo, prendendo un sorso dal suo caffè. 

Sembrò come un uomo d'affari, mentre Leanne sembrava come una persona normale che incontreresti a Glastonbury. 

"E siamo così felici di averti qui, nella nostra casa. Fa' come se fossi a casa tua" disse e lui sorrise. 

"Ciao, sono Luke. Piacere di conoscervi" Blaze afferrò il suo braccio con la mano sinistra, avvolgendo una busta nella quale c'erano patatine e delle lattine di soda in un'altra. 

Egli prese la soda e sorrise a Blaze che gli ricambiò il sorriso. 

"Noi andiamo in camera mia!" gridò ai suoi genitori prima di strattonare Luke su per le scale. "Guarda? Non era poi così male."

Quella era la prima volta che Luke Hemmings incontrò i genitori della ragazza. 


55 days with Luke Hemmings (italian translation)Where stories live. Discover now