Giorno 40

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"Luke?" il dottore entrò nella sala attesa e Luke e Blaze si alzarono immediatamente.

"Hey Jack" disse e il dottore gli sorrise.

"Hey ragazzino. Come sei stato?" domandò non appena entrarono nella stanza in cui avrebbe tenuto il controllo.

"Sono stato molto bene ultimamente. Non mi sento più depresso da circa un mese ormai, va tutto bene."

"Bene, ne sono contento. La depressione è la parte peggiore." Luke ridacchiò.

"E me lo dici pure!" disse e il dottore rise.

"Ho visto che c'è un ospite oggi?" disse e Luke annuì.

"Jack, lei è la mia ragazza Blaze; Blaze, lui è il mio dottore Jack" li presentò e Blaze gli afferrò la mano.

"Ciao, è un piacere conoscerti" disse e il dottore scosse la sua mano.

"Sono Jack, è un piacere conoscerti anche per me. Luke, sai cosa devi fare" disse e Luke annuì, camminando nella stanza e afferrando una toga.

Salutò Blaze attraverso la finestra ed ella ricambiò il saluto con un sorrisetto prima che lui chiudesse le persiane. L'espressione di Jack si fece seria e si rivolse a Blaze. "Sai che non c'è modo che possa ricoverarsi. E' terminabile" disse e Blaze annuì.

"Lo so, l'ho scoperto ieri e abbiamo parlato di questo tutta la notte e questa mattina, ho capito. Luke rimarrà al mio fianco per un tempo limitato, ma ci sarò sempre per lui. Non mi interessa se morirà, voglio passare ogni momento con lui" divagò e il dottore annuì lentamente prima che la porta si spalancò e Luke si affacciò.

"Sono pronto" disse e il dottore e il ragazzo entrarono nella stanza.

Era il primo giorno che andò in ospedale con Luke Hemmings.

55 days with Luke Hemmings (italian translation)Where stories live. Discover now