1-Incontro impacciato

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Ciao, mi chiamo t/n.

Ho 18 anni e sono una ragazzina molto tranquilla e serena, ma anche un po' sbadata. Mi considerano in tutta la scuola come una ragazza molto altruista e gentile. La mia scuola, anche se sembra più un college, è divisa in due parti: maschile e femminile.

Sono nata e cresciuta qui, in Giappone, anche se il mio nome ha origini n/s. A i miei genitori piaceva tanto quando dovevano scegliere come chiamarmi, così mi hanno detto.

Ognuno ha il suo dormitorio dato che la scuola è abbastanza grande e le parti maschile e femminile si incontrano solo in mensa o fuori orario, quindi fuori da scuola. Persino i dormitori sono il due zone staccate. Per evitare... avete inteso.

Qui non studiamo matematica o disegno, qui si studia la stregoneria. Come esorcizzare le maledizioni, non volare sulla scopa anche se, alcuni posso data la loro tecnica.

In questa scuola si fanno tre anni e un esame che consiste nell'esorcismo di un grado speciale di fronte ai piani alti e un test teorico, che si fanno comunque ogni anno ma più semplici.

Fui riportata alla realtà dalla mia amica Cho e e il suo compagno di avventura, uno scoiattolino.

<<Che fai tutta pensierosa?>> disse lei mentre il suo scoiattolino rosicchiava una nocciolina.

<<E tu smettila di mangiare sempre>> sgridò Mr. Rosicchio, lo chiamavamo così dato che stava sempre a rosicchiarsi le noccioline o altro.

Io risi mentre lei cercava inutilmente di levargli la nocciola.

<<Ci rinuncio>> disse lei guardandomi.

<<Allora, l'hai trovato?>>

<<Chi?>> chiesi io.

<<Ma come chi? Il tuo futuro marito>>

Le diedi una gomitata in testa, facendo ridere le nostre compagne al tavolo.

Qui tutte le ragazze sono fissate all'idea di avere un marito stregone, soprattutto di quelli dell'ultimo anno.

Finita la pausa andammo tutte in classe per la lezione teorica ma mi scordai in mensa il libro.

<<Io vi raggiungo subito>> dissi tornando in dietro per recuperarlo.

Per fortuna era ancora lì, sul tavolo. Lo presi e corsi senza guardare dove stavo andando, errore. Sbattei contro qualcuno.

Raccolsi il lbro da terra e mi chinai.

<<Scusa, non era mia intenzione urtarti. Gamennasai>>

<<Non importa ma la prossima stai più attenta>> disse una voce maschile.

Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi nocciola del ragazzo. Aveva i capelli molto corti e un po' sparati neri.

Era la zona della mensa quindi non mi stupì più di tanto nel averlo incrociato.

Corsi in classe e iniziai la mia lezione.


Finita la giornata uscì da scuola con Cho per fare un po' di compere.

Nel parlare non guardai avanti e fui bloccata da un ragazzo sui 20 anni.

<<Senti, e la seconda in una sola giornata. Vuoi controllare dove vai per favore>> quella. Voce.

Era lo stesso ragazzo di quella mattina.

<<Scusala Ryomen-senpai>> si inchinò leggermente Cho trascinandomi dietro un vicolo.

<<Ma ti sembra il modo? Poi con lui>> mi rimproverò l'amica.

<<In che senso?>>

<<Come in che senso? Quel ragazzo è Ryomen, il ragazzo più bravo tra le classi maschili>>

Mi tappai la bocca dallo stupore.

<<Potevi dirmelo prima?>> la sgridai io.

<<E quando? Dovevo prevedere la cosa? Io mela cavo nella previsione ma con l'energia maledetta, non nelle cose di tutti i giorni>>

<<Potevi provarci>>

<<Avrei bisogno della mia sfera>>

<<E non ce l'hai sempre dietro?>>

<<No>>

<<Male>>

<<Parla quella che deve ancora saper usare la sua tecnica>>

<<Sta zitta>>

Ci girammo, notando le lui ci stava guardando divertito. Probabilmente ci aveva sentite. Diventai rossissima dall'imbarazzo e scappammo entrambe via.

Ryomen POV

Le due primine si spostarono da lì e le sentì litigare da lontano.

<<Come in che senso? Quel ragazzo è Ryomen, il ragazzo più bravo tra le classi maschili>>

<<Potevi dirmelo prima?>>

<<E quando?>>

Saranno delle primine ma sanno essere divertenti.

<<Avrei bisogno della mia sfera>>

<<E non ce l'hai sempre dietro?>>

<<No>>

<<Male>>

<<Parla quella che deve ancora saper usare la sua tecnica>>

<<Sta zitta>>

Mi girai incrociando lo sguardo di quella che mi era quasi saltata in braccio per la seconda volta.

Era diventata rossa come un peperone prima di andarsene con la sua amica. Risi. Donne, tutte così.

<<Oi, Ryo>> ri attirò la mia attenzione un mio compagno. <<Torniamo ai dormitori? Ho fatto quello che dovevo fare>>

<<Bene, la prossima ci vieni da solo. Così posso andare a fare anche le mie faccende>>

<<Certo papà>> scherzò Juzo, questo mio compagno.

Roteai gli occhi sorridendo.

t/n POV

Entrai sotto le mie coperte ripensando a quel che era successo oggi.

<<allora: ho sbattuto la mia faccia corto il più bravo e amato delle ragazze dalla scuola, facendo una figura di merda davanti a lui, e ho comprato il necessario per domani>>

fantastica direi come giornata. Come minimo non mi vorrà più guardare lui.

Un amore maledetto  [SukunaXReader]Onde histórias criam vida. Descubra agora