9- Cacciata da scuola

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Crollai dentro le coperte. Chiusi gli occhi e rimuginai quello che era successo.

<<Cavolo, per poco il preside non lo scopriva>>

<<Cosa?>> sentii sussurrare una voce. Mi girai, ma non vidi nessuno.

Pensai fosse la mia testa.

<<Che ero andata a letto con Ryo. Quella puttana>> mugugnai impastata dal sonno.

<<Capisco, ma chi lo ha detto al vecchietto?>> sentii dietro le mie spalle un tocco leggero sulla guancia.

<<Non ti preoccupare, domani si risolverà>> continuò la voce. Questa volta era più chiara.

Mi girai ma non vidi nessuno. Pensando fosse il sonno a farmi brutti scherzi, mi addormentai.

La mattina dopo mi alzai non ricordando bene della sera prima.

Uscii dalla mia camera spensierata, anche se durò per poco.

Vidi Cho corrermi in contro in lacrime.

<<Per fortuna stai bene, siano lodati i kami>> disse stringendomi fortissimo che a momenti mi strozzava.

<<Così mi uccidi>> dissi. Lei si staccò.

<<Che succede?>> chiesi preoccupata.

<<Non lo sai? Pensano sia entrato qualcuno sta notte che ha ucciso Azula e un altro paio di ragazze. Loro si trovano esattamente sopra di te, pensavo ti fosse successo qualcosa>>

Mi pietrificai ricordandomi della voce della sera prima.

Cercai di tranquillizzare Cho e continuammo la giornata, dimenticandomi della voce che avevo sentito il giorno prima.

Quella sera entrai in camera e decisi di farmi una doccia. Era troppo tardi per un bagno quindi decisi di fare una cosa rapida.

Mi mancavano le serate con Haru, volevo rivederlo il più presto possibile.

Mi asciugai e andai a dormire.

Il giorno dopo fui riconvocata nell'ufficio del preside.

Entrai nella stanza ma quando posai gli occhi dentro, vidi due samurai senza elmo con il preside.

<<Ti stavamo aspettando>>

mi avvicinai sotto gli occhi dei tre, i due samurai in divisa mi spaventavano.

<<Cosa mi voleva dire?>> formulai guardando il preside ed evitando lo sguardo dei due.

<<Ieri è mancata una studentessa che, come te, era indagata per la scomparsa di Ryomen. Dato che lei aveva incolpato te e tu hai dato un'altra versione dei fatti, e dopo la sua morta sospetta, sei sospettata e momentaneamente cacciata da questo istituto. Loro due ti porteranno in un luogo più sicuro>> disse il preside senza tralasciare niente.

Ero stata cacciata, per qualcosa che non avevo fatto.

<<Ma io non ho fatto niente>> risposi preoccupata in difesa.

<<Se è così, non devi temere niente. Quando sarà trovato il responsabile, potrai tornare>> continuò lui facendo cenno ai due soldati.

Loro mi accompagnarono in camera e a salutare le mie amiche.

<<Ci invierai delle lettere?>> chiese in lacrime Cho. C'era anche in suo scoiattolo con noi.

<<Farò del mio meglio>> risposi.

Diedi un'ultima occhiata all'istituto già con nostalgia.

Ci avviammo verso un tempio. Fu deciso che dovevo rimanere lì insieme a delle sacerdotesse. Entrai nel dormitorio comune che comprendeva circa 10 letti.

Il giorno dopo la padrona del tempio mi iniziò a insegnare tutto quello che dovevo imparare per stare lì. Si chiamava Hana. Mi prese sotto la sua ala e mi fece fare anche un giro così non mi sarei persa.

Era una persona sui 30 anni molto gentile e serena. Mi aveva raccontato che veniva da una famiglia nobile e aveva deciso di venire qui per non sposarsi, voleva essere indipendente.

Aveva dei capelli finissimi e lunghissimi neri, spesso legati in una cipolla e occhi neri.

<<Questa è la stanza delle preghiere>> disse indicandola.

<<E quella lì?>> chiesi indicando una stanza in fondo al corridoio.

<<Quella è la stanza contenenti tutti gli oggetti maledetti. Li custodiamo qui perché il nostro compito è quello di evitare che gente comune ne entri in contatto>> spiegò lei.

Finimmo il giro e mangiammo tutte insieme. Nessuna parlava, nessuna proferiva parola. Il silenzio.

Mentre giravo per le stanze, durante la giornata, le uniche cose che si sentivano erano i passi e gli oggetti che venivano toccati. A volte giocavamo a Shogi o a Go.

Non bisogna neanche dire che stavo tutto il giorno sul letto a dormire e la sera gironzolare per i corridoi o fuori nel boschetto lì vicino.

Uscii dalla stanza come di mio solito e mi addentrai nel bosco.

Saltellai da un ramo all'altro.

Mi fermai su uno e mi sedetti stravaccandomi sulla corteccia.

Ripensai alla scuola, alle mie amiche... e a Ryo. Cho mi aveva scritto ma in tutte dicevano che continuavano a non avere traccia di lui.

Mi mancavano tutti.

Mi addormentai sul ramo facendo un errore, non mi assicurarai di essere sola.

Un amore maledetto  [SukunaXReader]Where stories live. Discover now