Capitolo 15

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STEVE

Son passati giorni da quando io e Sam abbiamo iniziato le ricerche per trovare Bucky. Nonostante sapessimo quali fossero i suoi vari spostamenti ci veniva difficile trovarlo, sembrava quasi che lo sapesse.

Dopo averlo trovato e incastrato, l'abbiamo portato in una fabbrica abbandonata da occhi indiscreti.

Certo... Non è stato facile prenderlo, abbiamo preso qualche pugno e qualche calcio, ma alla fine ci siamo riusciti.

È rimasto svenuto per qualche oretta mentre io e Sam aspettavamo che si riprendesse.

«Steve...» mormora.

Io e Sam ci voltiamo verso il ragazzo e notiamo che è sveglio

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Io e Sam ci voltiamo verso il ragazzo e notiamo che è sveglio.

«Sai chi sono» gli dico incrociando le braccia al petto.
«Il tuo secondo nome è Grant e lo detesti» spiega.
Sam mi guarda inarcando un sopracciglio e io annuisco.
«Parlo con il vero Bucky o con l'assassino?» gli domando.
«Ho ucciso molte persone, ma non ero io...» spiega abbassando lo sguardo.
«Le carte e i filmati dicono il contrario» interviene Sam.
«Mi hanno fatto il lavaggio del cervello» inizia, «Un uomo, non so quale sia il suo nome... Mi diceva queste parole e attivava il Soldato D'inverno, ma adesso sono per davvero io» finisce.

Sembra sincero e gli voglio dare questa opportunità, ma ho bisogno di sapere più cose.

«Sai qualcosa su questo uomo?» chiedo.
«Solo che è tedesco... Nient'altro» mi risponde lui.

Vederlo conciato così mi fa male il cuore. Bucky è stato il mio migliore amico per parecchio tempo e non mi perdonerei mai se gli accadesse qualcos'altro, non ora che l'ho ritrovato.

«Se non sei più sotto il controllo di quest'uomo, perché scappavi?» gli domanda Sam.
«Non posso fidarmi di nessuno. I nemici possono essere ovunque, non ho avuto altra scelta che scappare...» ci racconta.
«Dobbiamo portarlo via dalla città» dico deciso.

Sam mi prende per un braccio portandomi in disparte.

«Non passerà inosservato, lo sai vero?» mi chiede.
«Se resta qui lo chiuderanno dentro una cella...» mormoro.
«Ci servirà una mano in più...» inizia lasciando il discorso aperto.
«A chi stai pensando?» gli chiedo.
«Ho qualche idea... Io mi occuperò di contattare loro, tu» dice puntandomi un dito contro, «Tu devi contattare lei, è fondamentale per il piano» mi avvisa.

 Io mi occuperò di contattare loro, tu» dice puntandomi un dito contro, «Tu devi contattare lei, è fondamentale per il piano» mi avvisa

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Guardo il mio amico scocciato. Durante i giorni passati gli ho raccontato ciò che è successo e mi ha esplicitamente dato dello stupido.

Per quanto detesti ammetterlo Sam ha ragione... Se voglio far sparire Bucky dalla città, mi serve l'aiuto di G.


TONY
Qualche giorno dopo

Come immaginavo.
Il Capitano deve aver trovato Barnes, altrimenti non si spiegherebbe il motivo per la quale la metà degli Avengers non mi risponde... Sta mettendo su una squadra.

Alla base ormai siamo rimasti solo io, mia figlia, Natasha, Rodhey e Visione.

Ovviamente non ho raccontato a mia figlia le ultime cose che abbiamo trovato su Barnes, ovvero omicidi su omicidi, compreso il re del Wakanda.

Ho avuto modo di mettermi in contatto con il nuovo e futuro re, T'Challa.
Gli ho spiegato la situazione e mi ha chiesto di avvisarlo non appena avremo individuato l'assassino di suo padre.

Ancora non capisco come faccia Rogers a proteggerlo nonostante tutto. Immagino che anche lui abbia fatto le sue ricerche e a quanto sembra, non gli pare dare fastidio sapere che ha ucciso molte persone.

Nat mi si avvicina, affacciandosi anche lei alla ringhiera del balcone guardando il giardino della base. Entrambi restiamo in silenzio, senza dire una parola.

«Sta costruendo un esercito tutto suo» le spiego.
«E tuoi vuoi fermarlo...» mormora lei.
«Cosa dovrei fare? Andare da lui e regalargli una casa?» domando sarcastico, «Ha ucciso delle persone, tra cui il padre di T'Challa... Barnes deve essere fermato e se Rogers non me lo consegna, arresterò sia lui sia chiunque faccia parte della sua squadra ridicola» spiego.

Nat mi guarda per qualche secondo per poi scuotere la testa.
«Tu vuoi coinvolgere anche tua figlia...» mormora piano.

Ecco. Se c'è una cosa che ho sempre odiato di Natasha è questo... Lei riesce sempre a leggerti dentro, letteralmente.

«È un Avengers anche lei, perciò si» dico.
«Non sarà d'accordo e lo sai anche tu...» dice Natasha.
«Le spiegherò ciò che abbiamo scoperto».

Natasha scuote di nuovo la testa e mi guarda male.
«Ti odierà, lo sai?» mi domanda.
Mi volto a guardarla senza dire nulla. Nat se ne va, lasciandomi da solo fra i miei pensieri.

Voglio fermare Rogers dal compiere una cavolata e se significa anche coinvolgere mia figlia, va bene

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Voglio fermare Rogers dal compiere una cavolata e se significa anche coinvolgere mia figlia, va bene.

Siamo gli Avengers e proteggiamo le persone, non gli assassini.


•SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI.

Diamo ufficialmente il via alla CIVIL WAR🎉

Ma prima... Giorgia da che parte starà?

Ci sentiamo lunedì con un nuovo capitolo!😘

UNA STARK COME STREGA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora