Capitolo 36

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Sembrano essere passate settimane da quando ho proposto a Steve di ospitare Bucky alla base... In realtà sono passate solo quarantotto ore.

Come procede il nostro rapporto? Male.
Steve è esausto di vederci litigare in continuazione, così come gli altri... Io sto facendo tutto ciò che mi è possibile per essere più cordiale, ma da parte sua non vedo neanche un piccolo risultato.

Per farci fare amicizia, diciamo così, ci hanno proposto anche di allenarci insieme... Inutile dire che Steve e Sam son dovuti intervenire.

Non fa altro che stuzzicarmi dalla mattina alla sera, cerca sempre una scusa per litigare e mi ruba anche l'ultima fetta di torta al cioccolato.

Nessuno può rubarmi la torta al cioccolato!

Mi sto trattenendo troppo, sia con i miei poteri sia con le parole... Non l'ho ancora mandato del tutto a quel paese, ma la mia pazienza pian piano sta sparendo.

Sam mi ha assicurato che è il suo modo di fare amicizia, di legarsi ad una persona... Ma io non credo proprio.

Bucky mi detesta, lo capisco da come mi guarda ogni qualvolta che siamo nella stessa stanza. Quando sto attaccata a Steve, sbuffa e alza gli occhi al cielo, come se gli desse fastidio che stia con il suo migliore amico.

E se mi odia proprio per questo?

Insomma... In un certo senso gli ho portato via il suo migliore amico.

Non riuscirò mai a capirlo...

Steve entra nel mio appartamento con un mazzo di rose rosse. Quando lo vedo gli sorrido, andandogli incontro.

Sto per prendere i fiori, quando lui li allontana.
«Prima un bacio» mormora abbassandosi. Faccio come mi dice, facendo scontrare le nostre labbra.
Finalmente mi porge i fiori e li annuso. Steve sa che le rose rosse sono i miei fiori preferiti, anche se un po' banali.
«A cosa devo questo gesto?» gli chiedo posando il mazzo sul tavolo e avvolgendo le braccia intorno al suo collo.
«Voglio un appuntamento, stasera» mi sussurra a fior di labbra.
Gli sorrido mordendomi un labbro, per poi annuire.

Da quando io e Steve stiamo insieme non siamo mai usciti per un vero e proprio appuntamento.

«Perfetto!» esclama, «Ti aspetto all'ingresso principale per le otto» mi informa prima di andare via.

Quanto posso amare quest'uomo?

Notando che mancano solo due ore alle otto, decido di prepararmi indossando un completo formato da un top e una gonna rossi, con aggiunta di tacchi neri. Lascio i miei capelli sciolti e indosso solo un po' di mascara, e del rossetto rosso.

Quando sono pronta mi dirigo al punto di incontro, notando il mio ragazzo tutto messo in tiro che parla con mio padre.

Quando mi avvicino a loro smettono di parlare, per poi restare a fissarmi.
«Sei... » inizia Steve.
«Bellissima, bambina mia... Sei bellissima!» esclama mio padre.
Ringrazio entrambi e dopo gli ultimi avvertimenti di mio padre a Steve, insieme ci dirigiamo verso la macchina, dove lui si mette al volante.

Dopo quasi mezz'ora di viaggio arriviamo in un ristorante davvero elegante. Steve è vestito in smoking e i suoi pantaloni contornano alla perfezione le sue chiappe.

UNA STARK COME STREGA.Onde histórias criam vida. Descubra agora