Capitolo 86

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L'anno non poteva decisamente iniziare con il botto, non metaforicamente parlando.

Appena scoppiati i primi fuochi d'artificio è scattata subito un allarme in centro città chiedendo il soccorso degli Avengers, ma essendo che la metà di loro era ubriachi siamo andati solo in tre: io, Yelena e Loki.

In realtà voleva andare Steve al posto mio, ma gli ho esplicitamente chiesto di restare alla base e tenermi aggiornata di quello che succedeva.

Perciò ora eccomi nel bel mezzo della notte in centro a New York, ad affrontare una minaccia invisibile.

Si, invisibile perché non c'è nessuno.

Sentendo dalle persone che erano nei dintorni e che hanno visto qualcosa, dicono che si è formata una specie di crepa viola sull'asfalto e che esso si sia diviso in due facendo fuoruscire quella che sembrava lava.

La polizia che era già sul posto ci ha raccontato la stessa identica cosa, anzi... Hanno fatto tutto il possibile per allontanare le persone da lì.

«Può essere stato anche un semplice terremoto, no?» chiede Loki fissando la crepa sull'asfalto.
«Secondo te un terremoto lascia una crepa così lunga e viola?» chiede sarcastica Yelena.

Ho notato che negli ultimi giorni Yelena è fredda un po' con tutti, non so cosa gli sia preso ed ho anche provato a chiedere a Nat, ma niente... Nemmeno lei sembra saperlo.

Mi abbasso sulle ginocchia esaminando bene la scena del crimine, chiamiamola così. Nel frattempo ho Steve attraverso l'auricolare che mi parla.

«Lo Shield ha detto che per fortuna non c'è stato nessun ferito, solo alcuni si sono spaventati ma niente di più...» mi spiega. Annuisco anche se non può vedermi.

Sfioro delicatamente le crepe viola sentendole in rilievo. Ho come una sensazione, ma non capisco cos'è...

Mi alzo immediatamente voltandomi di scatto mentre Yelena e Loki mi guardano preoccupati.

«Hai visto qualcosa?!» chiede la bionda allarmandosi subito e allungando il braccio verso la sua arma pronta a tirarla fuori.

Alzo lo sguardo verso il cielo e dopo due secondi mi ritrovo Peter davanti.

«Spiderman» dico, non potendolo chiamare per nome dato che ci sono troppe persone intorno a noi.
«Il mio sesto senso mi ha portato qui, ho avuto come una strana sensazione... Come se-» inizia a dire, ma lo interrompo.
«Come se qualcosa di pericoloso sta per arrivare» mormoro guardado Loki che sembra avermi capito.

Lui annuisce e si volta verso i due compagni che mi sono portata dietro.
«Son venuti solo loro?» domanda sorpreso.
«Sai com'è... È l'ultimo dell'anno, le persone si divertono e si ubriacano» dico.

Mi avvicino verso i poliziotti chiedendo loro di non far avvicinare nessuno in quella zona e di segnalarla e che l'indomani avrei fatto venire mio padre a esaminarla bene.

Sempre se non ha i postumi di una sbornia...

Facciamo ritorno alla base, dove ormai la festa è finita. In giro c'è solamente casino e nient'altro.

Raggiungo il laboratorio dove so di certo di poter trovare Steve seguita da Yelena, Peter e Loki.

«Allora?» domanda lui venendomi incontro, preoccupato.
«Tutto okay Steve...» lo rassicuro, lui tira un sospiro di sollievo.

UNA STARK COME STREGA.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt