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Niccolò picchietta nervosamente il piede a terra mentre si morde l'unghia del dito indice, con l'altra mano tiene il trolley che tra poco dovrà mettere sul rullo per poi avviarsi alle partenze con il suo bagaglio a mano, è tanto tanto agitato, non sa se sta facendo la cosa giusta o la più grande stronzata della sua vita, che cazzo si crede? Di vivere in un film in cui Martino lo raggiungerà correndo e gli stamperà un bacio in bocca? Figurarsi, per quello che ne sa lui stanotte potrebbe tranquillamente non aver dormito a casa, essere tornato definitivamente da Davide, nella sua vera casa, quella in cui stava tranquillamente prima di inciampare in Niccolò e trasformare la sua vita in un casino totale, come fa sempre.

Sospira a fondo quando arriva il suo turno, mostra il suo biglietto e gli viene da piangere, ce ne dovrebbe essere un altro, con un numero attiguo al suo, vicino al finestrino come immagina che a Marti piaccia ma non c'è, quel biglietto e chiuso in una busta insieme ad una lettera, una lettera che Nicco ha scritto con il cuore in mano, piangendo, singhiozzando, ridendo, incazzandosi con sè stesso.

Sono le 14.34, c'è l'aereo fra un'ora.

Marti... Marti raggiungimi, ti prego.


Caro Marti,

Mi dispiace dirti tutto questo tramite una stupida lettera ma un messaggio non lo trovavo adeguato, ho giocato troppo con la tecnologia in questo periodo e ne ho abbastanza.

Ti scrivo per chiederti scusa, scusa perchè non ho capito quanto io ti abbia ferito, scusa per non essere riuscito a vedere il sentimento che provavi e ti scrivo anche per dirti che sei ricambiato, tanto, immensamente, senza alcun tipo di remore.

Non te l'ho dimostrato, non ti ho dato modo di vedere le mie emozioni perchè con te ho costruito una corazza, sei stato l'unico a cui non ho mostrato i miei sentimenti e al contempo l'unico che avrei voluto li comprendesse, l'ho fatto perchè non volevo perderti, perchè non volevo spaventarti come faccio con tutti facendoti vedere subito la parte più oscura di me.

Ti volevo vicino, vicinissimo perchè ti vedevo irraggiungibile, perchè pensavo che non mi avresti degnato neanche di uno sguardo, perchè pensavo che stessi facendo tutto per il nostro piano, la nostra vendetta sulla quale io ho investito molto perchè era l'unico modo che avevo per stare con te, per toccarti, baciarti e avere l'illusione di essere ricambiato.

Pensavo di non valere niente per te anche quando mi hai baciato, ho detto a me stesso che lo avevi fatto perchè ubriaco perchè era impossibile che tu volessi baciare me, era una cosa che io non riuscivo a concepire.

E' per questo che ti ho detto di uscire da casa mia, perchè non volevo andare troppo oltre per poi finire con un pugno di mosche, con te che mi dicevi che mi vedevi solo come un amico e io che, inevitabilmente, crollavo perchè già ti amavo, so che sembra una stronzata e non mi crederai nel modo più assoluto ma è da quando siamo andati a Villa Borghese che ti amo, ti ho amato tutto questo tempo in silenzio perchè sapevo di non essere ricambiato.

Sono andato a letto con quel tizio insignificante solo per cercare di toglierti dalla mia testa, te l'ho detto perchè pensavo non ti importasse, perchè volevo solo parlare con un amico, non volevo ferirti, solo quando mi hai inviato quel messaggio ho capito che nessuno, in alcun modo possibile potrà mai sostituirti, sei un tarlo Martino, un tarlo nella mia testa che non mi fa dormire, respirare, vivere, sei il più dolce dei pensieri e nessuno può spazzarti via.

Quando mi hai detto che eri innamorato di me mi sono sentito spezzare, mi sono odiato per non aver visto, per non essere riuscito a capire, pensarti insieme a Davide solo per farti del male mi spezza il cuore Marti, non ti meriti tutto questo, non ti meriti Davide e, soprattutto, non ti meriti me che incasinerò la tua vita come non potresti neanche immaginare.

L'altroWhere stories live. Discover now