12 - Scorpius

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Il venticinque dicembre quando entrarono nel salone i ragazzi videro tutto preparato per il pomeriggio e sorrisero, era tradizione alla tana aprire i regali il pomeriggio del giorno di natale, tutti, sia grandi che piccoli, da sempre aspettavano il pomeriggio dopo il pranzo di natale per vedere cosa avevano ricevuto per quell'indimenticabile festa.

Il natale non era solo un giorno rosso segnato sul calendario, era un giorno di unione, un giorno in cui tutti tornavano a casa e si riunivano per celebrare quel breve periodo in famiglia.
O almeno così era per i Weasley.

Scorpius non era abituato a vedere la casa così addobbata, né riusciva ad immaginare casa sua con un albero e dei regali, era cresciuto con l'idea che il regalo venisse dato senza carta colorata o altro, ma la madre di nascosto gli portava sempre quel piccolo pensierino segreto. Sapeva che da lui era tutto diverso e poter vivere, anche solo per quella volta, il vero spirito di natale lo rese felice, talmente tanto che dovette allontanarsi dal salone perché iniziò a piangere.
Andò in cucina dove si sciugò il viso, si sentiva osservato, infatti un uomo lo guardava, era George Weasley che, stupito, stava entrando in cucina -Tutto ok biondo?- chiese prendendo un bicchiere d'acqua, Scorpius annuì -E allora perché piangevi?
-Non sono abituato a...a tutto questo, a casa, il mannor, non è proprio così colorato e, beh, il natale è un giorno come un altro semplicemente ci si da questo regalo che può servire, tipo una piuma per scrivere oppure una giacca per qualche ricevimento-disse cercando di non sembrare troppo triste.
-Fortuna che sei qui allora, quest'anno festeggerai il tuo primo vero natale- disse George dandogli una pacca sulla spalla -Su con il morale, diamo una mano a preparare la tavola su- disse uscendo dalla cucina seguito dal ragazzo.

Scorpius pensava che avrebbero mangiato come la sera prima nella cucina, ma si sbagliava, gli adulti montarono un tendone fuori, come quello per il matrimonio di Bill e Fleur, e lo addobbarono portandoci anche l'albero con i regali.
La tavola lunga e imbandita era bellissima, ogni posto era contrassegnato da un piccolo pupazzo di neve o un orsetto o un angelo o un babbo natale con il proprio nome.
Scoprì di star seduto tra Albus e Teddy, di fronte a Lily, ringraziò mentalmente di averlo messo tra quei ragazzi, così avrebbe potuto parlare normalmente con loro senza sentirsi osservato o altro.

Una volta che anche il dolce fu servito tutti quanti diedero una mano per sparecchiare, il tavolo fu fatto evanescere e le sedie vennero messe a cerchio per far sì che tutti potessero mettersi di fronte l'albero e guardare gli altri che aprivano i regali.
Come di consuetudine si partì dai più piccoli della famiglia: Louis, Lucy, Hugo e Lily. I quattro, felicissimi, dopo aver aperto tutti i loro regali andarono a ringraziare i parenti.
Lily strinse per un po' più di tempo il biondo -Ti sei ricordato di quello che ti avevo detto- sussurrò baciandogli una guancia.
Lui sorrise baciandole la fronte -Scommetto che ti starà benissimo quel vestito- disse facendole un occhiolino. Il loro scambio di parole non passò inosservato agli occhi di Ron Weasley, che però non disse niente, visto che la moglie lo tratteneva.

Dopo di loro tocco ai diciassettenni prendere i loro regali. Rose, Albus, Roxanne, Dominique e Molly si alzarono e scartarono i loro regali sorridenti e felici.
-Scorpius, guarda che ci sono dei regali anche per te- disse Andromeda.
-Per me? Siete sicura zia?- lei annuì e lui si alzò incerto notando un piccolo mucchietto di...regali, li portò vicino la sua sedia guardandoli, non era abituato a riceverne così tanti, non era abituato a riceverne e basta in realtà.
Aprì il primo regalo, un libro di Rune intitolato "Non tutti i geroglifici sono indecifrabili" gliel'aveva preso Lily ne era sicuro, poi passò a un pacchetto più piccolo, una clessidra, Lucy doveva aver capito che stava molto sui libri, una carta verde attirò la sua attenzione, Teddy gli aveva preso una piuma con dell'inchiostro idrorepellente, Albus invece gli aveva preso un braccialetto con la sua iniziale, se lo mise subito guardandolo, sembrava felice, aveva appena aperto il suo pacco e, il calderone da viaggio, tascabile ma che poteva tornare alla sua vera dimensione, con tutti gli accessori e un libro rilegato sembrava essergli piaciuto parecchio.
Prese un altro pacchetto, da parte della zia, dei Potter e di Hermione Granger, gli avevano regalato una collana di cinque libri rilegati con cura di "L'artimazia e l'astronomia nei secoli" era felicissimo. Passò all'ultimo pacchetto, più morbido rispetto agli altri, lo apri e un sorriso gli catturò le labbra, il tanto acclamato maglione alla Weasley era tra le sue mani, bianco con la sua iniziale, se lo mise guardando i signori Weasley riconoscenti che ricambiarono il sorriso.
Si alzò per andare a ringraziare tutti, prima Teddy e la zia, poi le due ragazze che prese alla sprovvista stringendole in un caloroso abbraccio, poi passò ai signori Potter e Hermione Granger e infine andò da Albus -Grazie Al, grazie davvero tantissimo- disse per poi abbracciarlo.
Il moro quasi non se l'aspettava ma ricambiò la stretta -Il tuo regalo è...è bellissimo Scorp, grazie- sussurrò staccandosi leggermente da lui per poterlo guardare, si sorrisero e tornarono a sedersi ai propri posti, vicini.

Una Fine Inaspettata || ScorbusWhere stories live. Discover now