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Dopo poco che Lily scese, Harry Potter bussò alla porta entrando con la moglie -Possiamo ragazzi?- chiese l'uomo guardandoli, i due annuirono e i due Potter si sedettero sul letto di fronte a quello dove erano seduti loro.
-Devi scusare mio fratello Scorpius...lui è- iniziò Ginny.
-Non deve scusarsi, è normale che abbia avuto quella reazione in realtà- disse il biondo interrompendola.
-Al, andiamo a vedere se la cioccolata è pronta?- chiese Harry e il figlio annuì felice.
-Torno subito Scorpius- disse guardando l'amico per poi uscire con il padre.
Ginny guardò felice il marito, poi spostò lo sguardo sul ragazzo -Devo ringraziarti.
-Per cosa? Io non ho fatto niente.
-Scorpius, da quando ci sei tu qui, Albus e Harry hanno ripreso a parlare, ed è una cosa molto strana perché prima Albus era convito che Harry non gli volesse bene e Harry pensava che il figlio lo odiasse. Ma adesso...sembra che il loro rapporto si stia ricucendo e questo è tutto merito tuo- disse la donna guardando sorridente il ragazzo.
-Io davvero non ho fatto niente però, gli ho semplicemente chiesto di provare a dargli una seconda possibilità e mi ha ascoltato, niente di più- il biondo sorrise in imbarazzo.
-Sei modesto, hai fatto più di quel che dici- rispose prendendogli una mano -Mi spiace per lo schiantesimo, anche se nessuno ha capito come tu abbia fatto a farlo rimbalzare senza bacchetta- continuò notando che i suoi palmi delle mani non avevano segni.

-Mamma, puoi non importunarlo?- chiese Albus entrando nella stanza con due tazze -Tieni, questa è per te- disse porgendone una all'amico.
-Cioccolata calda?
-Un mio grande amico, nonché professore per un anno, diceva sempre che la cioccolata aiutava in qualsiasi occasione- disse il Prescelto sedendosi vicino la moglie.
-Remus Lupin- disse a bassa voce -Questo lo diceva sempre lo zio- Scorpius guardò Harry che gli sorrise malinconico -Scusi, ho letto molto su di voi e su quello che è successo, mi capitava anche di parlare con lui se passavo per il corridoio ad Hogwarts- disse Scorpius guardando la tazza.
-Quando tornerete, me lo salutate?- i due annuirono.
-Noi vi lasciamo parlare, Harry, andiamo di sotto, Lily si stava addormentando addosso a Lucy- disse Ginny uscendo dalla stanza seguita dal marito.

Albus guardò Scorpius sorridente -Ti piacerebbe venire anche per le vacanze di pasqua qui alla tana?- chiese sperando in una risposta positiva.
Il biondo lo guardò, davvero lo voleva lì dopo tutto quello che era successo?
-Se non do fastidio...beh si Al certo- gli sorrise sorseggiando la cioccolata.
I due risero, Albus perché si sentiva a suo agio con lui, era strano che potesse essere così se stesso con qualcuno che conosceva da relativamente poco, Scorpius perché il ragazzo aveva i baffi di cioccolato e non se n'era accorto -Al, hai i baffi- disse indicandogli il viso, il moro però non riuscì a pulirsi bene -Aspetta, ti do una mano- così facendo portò una mano sul suo viso pulendogli la faccia, scoprì che aveva la pelle davvero morbida.
Quando si accorse di starlo fissando ritrasse la mano come scottato arrossendo -Scusami- sussurrò a viso basso.
-Tranquillo- rispose l'altro sorridendo, anche Albus era tutto rosso, ma non l'avrebbe mai ammesso. Posò la tazza ormai vuota e si stese con la testa sulle gambe del biondo -Allora, che ne dici se prima della fine delle vacanze andassimo a trovare tua madre?- chiese a bassa voce non sapendo se fosse o meno una buona idea.
Scorpius sorrise, un po' per la posizione, un po' per la domanda -Verresti davvero con me nel passato Al?- chiese accarezzandogli con una mano i capelli.
-Certo che verrei con te. Partiamo subito dopo capodanno, tanto non dovrebbero esserci problemi con l'assenza giusto?
-Giustissimo- sorrise l'altro.
-Tu la sai usare quella giratempo vero?
-Si Albus, la so usare tranquillo, adesso però è meglio se ci cambiamo per andare a dormire- disse e il moro si alzò.

Scorpius prese un pantalone e una maglia dai suoi vestiti e si tolse il maglione della signora Weasley ripiegandolo ordinatamente assieme alla camicia. Albus lo guardò arrossendo di nuovo, doveva farci l'abitudine, anche se non si sarebbe mai abituato a quel corpo e non avrebbe mai ammesso di provare quelle sensazioni guardandolo.
Il biondo si tolse anche i pantaloni mettendosi poi quelli del pigiama -Posso girarmi Al?- chiese.
-Si si, sono pronto- rispose il moro anche se lui l'aveva visto cambiarsi.

Una Fine Inaspettata || ScorbusWo Geschichten leben. Entdecke jetzt