21 - Albus

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Albus non era più felice del biondo, certo, nessuno lo torturava o lo lasciava senza mangiare, ma era quasi sempre solo, si era avvicinato notevolmente al padre e parlava spesso anche con la madre, ma quando erano a lavoro si rinchiudeva nella sua stanza stringendo il cuscino del letto sperando che Scorpius suonasse da un momento all'altro il campanello della porta, cosa che non succedeva mai.
Durante quel mese aveva capito a cos'era dovuto il senso di vuoto che provava da quando aveva lasciato solo il biondo nel passato, era arrivato alla conclusione che, dopo tutto quel tempo passato assieme, a lui piacesse Scorpius.
Solo dopo che riuscì ad accettarlo capì il perché della mancanza di fiato quando gli sorrideva o quello strano palpitare nel petto ogni volta che avevano dormito assieme.

Da quando l'aveva guardato l'ultima volta Albus si era sentito solo, non perché lo fosse realmente, ma perché gli mancava qualcuno che si era impossessato di una parte molto importante del suo corpo, oltre al cuore, la mente.
Lo pensava sempre, si chiedeva come stesse, come potesse star passando quel tempo da solo, se lo stessero trattando bene o peggio, se gli stessero facendo del male, ci aveva pensato spesso, ma non voleva pensare negativamente, quindi scacciava sempre quell'idea dalla mente.

Gli mancava tutto di lui, a partire dai suoi occhi fino ai suoi modi di fare più bizzarri, come annusare i libri nuovi o le pergamene usate perché "sapevano di buono" secondo l'amico.
Sorrise nel ricordare tutte le stupidaggini fatte ad Hogwarts e una lacrima gli solcò il viso, gli mancava troppo.

Era il 12 febbraio quando Albus era tornato a casa ma adesso, 3 aprile, sentiva ancora che gli mancava qualcosa, o meglio, qualcuno, sapeva che Scorpius avrebbe trovato un modo per tornare da lui, cioè, nel futuro, ma era passato quasi un mese e le speranze si affievolivano sempre di più.
Si chiese cosa potesse star facendo da farlo ritardare tanto e pensare che potesse essersi trovato una ragazza gli fece stringere lo stomaco, non sapeva se potessero piacergli i ragazzi ma lo sperava, perché dopotutto a lui Scorpius piaceva da impazzire, con quei capelli biondi sempre in ordine e quegli occhi chiari come il ghiaccio ma caldi come il fuoco, quella pelle bianca, cristallina, le mani sempre fredde e quelle labbra, quelle bellissime ed irraggiungibili labbra, rosee e piene, pensò che probabilmente erano davvero morbide ma non ne aveva la sicurezza, non potendo né provarle né vederle.
Gli mancava quello strano odore di fresco, quando dormivano assieme gli sembra sempre di essere in mezzo ad un prato con una brezza leggera che solleticava il viso. Dormire con lui, stringerlo e poterlo ammirare di nascosto, con tutto le bende riusciva a distinguere il petto asciutto del ragazzo, ma non gli interessava, lui lo trovava stupendo così, ed era proprio questo a fargli paura, lui credeva di amare Scorpius, ma il biondo avrebbe mai ricambiato il suo sentimento?

Si rigirò la bacchetta fra le mani guardandola, a scuola stavano ripetendo i vecchi incantesimi, uno tra i tanti, l'Expecto Patronum, quando l'avevano studiato, ne a lui, ne a Scorpius venne, lui riuscì a far formare una leggera nube, ma Scorpius neanche quella.
Sospirò cercando di pensare a qualche ricordo felice, la prima volta che aveva dormito con Scorpius era stata di una felicità immensa, anche il primo bacio sulla fronte era particolarmente bello come ricordo, ma mancava ancora qualcosa, provò ad immaginare un bacio, un piccolo e dolce bacio dato a Scorpius sulle labbra, si sentì arrossire ma dopo aver pronunciato l'incantesimo vide la nuvoletta correre per la stanza fino a trasformarsi in una fenice, sorrise guardandola, ci era riuscito, aveva evocato il suo primo patronus pensando, però, a un bacio inesistente.

La giornata trascorse abbastanza tranquilla, la mattina l'aveva passata girando per la città con il padre che cercava di tirargli su il morale anche se non sempre era possibile, dopo pranzo tornò nella sua stanza e finì i compiti che gli avevano mandato da Hogwarts.
-Ciao Albus che fai?- aveva quasi urlato ad un certo punto Teddy entrando nella stanza.
Il moro dal canto suo, saltò in aria -Oh ciao Teddy, stavo studiando ma ho finito- rispose chiudendo i libri.
-Come stai oggi Albus? Mi hanno detto che sei quasi sempre triste ultimamente.
-Teddy...mi manca, non posso farci niente- rispose triste.
-Non sarà che ti manca un po' troppo?- chiese il ragazzo sedendosi di fronte a lui.
-Che vuoi dire con questo Ted?
-Quello che hai capito Al, non è che ti piace un pochino Scorpius?- Albus arrossì abbassando il viso -L'ho sempre detto che sareste stati bene assieme, anche se devo dare a Lily cinque falci adesso, accidenti.
-Non lo dire a nessuno Teddy, ti prego, mamma e papà non so come potrebbero prenderla e...aspetta hai scommesso con Lily su me e Scorpius?
-Beh si, quanto ci mettevate a capire i sentimenti dell'uno verso l'altro e non è ancora il 15 aprile quindi devo mandare a Lily le quindici falci- rispose Teddy un po' troppo eccitato dalla notizia.
-Quindi mi stai dicendo che ho una qualche possibilità di mettermi con Scorpius?- chiese Albus guardandolo.
-A te non l'ha detto che è gay?- chiese Teddy e il moro scosse il capo -Cazzo, non dovevo dirtelo io allora, dimentica tutto Albus.
-Come potrei dimenticare una cosa del genere scusa? Mi hai appena detto che ho molte possibilità con il ragazzo che mi piace e dovrei dimenticare tutto? Ma non ci penso proprio.
-Però voleva dirtelo lui Al...se è qualcosa fai finta di niente- l'altro annuì.
-Lo sapeva anche Lily vero? Per questo non se l'è presa quando le ha detto che non le piaceva...da quanto sa di essere gay Ted?
-Non ricordo, se non sbaglio da tre o quattro anni- ad Albus si illuminò il viso -Wela moro stammi bene a sentire, se dovesse mai ricambiare, tu me lo tratterai per bene ok? Anche perché penso che Draco e Lucius non accetteranno tanto facilmente una relazione non maschio-femmina.
-Se dovessero cacciarlo di casa verrà qui, tanto un cugino di mamma è gay e sta simpatico a tutti.
-Meglio così Albus, quel ragazzo ha bisogno di essere amato e penso che tu sia la persona giusta per lui- Albus arrossì di nuovo.
-Abbiamo la tua benedizione in poche parole- disse Albus facendo ridere entrambi -A lui interessa davvero molto la tua opinione...anche quando eravamo nel passato...pensava spesso se stesse facendo la cosa giusta o cosa avresti fatto tu- continuò guardando verso il basso.
-Vedrai che tornerà presto Al, te l'ha promesso- rispose il ragazzo con i capelli blu poggiandogli una mano sulla spalla, Albus annuì -Io adesso vado, ho un appuntamento con Victoire.
-Quando le chiederai di sposarla Teddy? State insieme ormai da anni.
-Voglio prima chiedere a Scorpius se vuole fare da testimone poi, ovviamente, farò a Victoire la proposta- rispose Ted sorridendogli in imbarazzo.
-Alla prossima Ted- disse Albus una volta che uscì dalla stanza.

Una Fine Inaspettata || ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora