Agreste... ti odio!

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Marinette's pov

Queste prime settimane nella nuova scuola si sono rivelate controverse, tralasciando la questione del bacio allo sconosciuto, per ora ho cose più importanti a cui pensare.
Da una parte è stato meglio di quanto pensassi, oltre Alya ho fatto amicizia con Rose, Juleka, Mylene e Alix.

Dall'altra Adrien mi ha davvero reso tutto più difficile.
Mi ritrovo sempre in mezzo a un suo scherzo o a una delle sue battutine, mi mette in imbarazzo davanti a tutti e mi infastidisce chiamandomi "principessa".
Lo odio.

Entro di corsa in classe ma, sbadata come sono, inciampo e cado addosso proprio al biondo, che mi prende al volo prima che finisca con la faccia a terra.

Non avevo mai avuto un contatto così diretto con lui, sento il mio cuore perdere battiti. Ma che mi prende? Lui è sempre l'essere odioso che mi prende in giro per tutto.

Eppure in questo momento sono incatenata ai suoi occhi e il suo profumo mi inebria. Le sue labbra sono così vicine, ho un forte istinto di...

- Dovresti stare più attenta principessa - commenta freddo staccandosi subito da me.

- Si può sapere perchè mi chiami in quel modo!? - esclamo infastidita sedendomi al mio posto.

Lui si siede davanti a me e risponde con una faccia da schiaffi: - Perchè sei una principessa viziata -.

- Non eri tu quello che diceva di non giudicare gli altri senza nemmeno conoscerli? - replico acida, sono offesa dalle sue parole, io non sono così.

- Credo di aver capito bene chi sei - ribatte con cattiveria nella voce.
- Credi male - sussurro tra me e me senza farmi sentire.

Nel pomeriggio sono seduta sui gradini delle scale della scuola con le mie amiche.

- Dai Marinette, facci vedere qualcuno dei tuoi disegni! - insiste Alya.
- Sì, siamo curiose! - la appoggia Alix e anche le altre.

Da quando gli ho raccontato che il mio sogno è quello di diventare una stilista di successo e che tengo tutti i miei bozzetti in un quaderno, hanno insistito nel vederli.

- E va bene - sbuffo, anche se lusingata, e gli do il quaderno.

Cominciano a sfogliarlo e i loro occhi e le loro bocche si spalancano sempre di più.

- Sei bravissima! - si complimenta Rose.
- Hai davvero talento- commenta Juleka, e le sorrido.

- Che succede qui? C'è una riunione delle disagiate? -.
E chi può essere se non Chloé? Perlopiù seguita da Sabrina, Nino e Adrien.

- Non penso siano affari tuoi - ribatte Alya con aggressività.

- Fammi vedere - dice Chloé strappando il mio quaderno dalle mani di Mylene con la forza.

- Lascialo! È mio! - esclamo cominciando a innervosirmi.

- Vediamo un po', dei bozzetti! E sono davvero orrendi, tieni Adrien, in fondo tu sei un esperto - dice lanciandolo al biondo.

- Ridammelo Agreste - pretendo, ma non mi ascolta.

- Fammi dare un'occhiata principessa. Allora, questo no - dice, strappa una pagina, la stropiccia e la butta in una pozzanghera.

- No! - urlo cercando di recuperare il foglio.
- E nemmeno questo - continua e fa lo stesso con un'altra pagina.
- Fermati! - continuo a urlare.

Va avanti così con un'altra decina di pagine mentre gli corro incontro cercando di strapparglielo dalle mani.

- Questo qui poi, è un insulto alla moda - dice e fa cadere a terra il mio quaderno.

Scoppio a piangere, anni di lavoro e passione distrutti da lui.
Ma come si permette? Non capisce che ogni pagina strappata è frutto di tanto impegno e dedizione?
Non ha nessun diritto di trattarmi così.

- Se te lo dice il figlio di Gabriel Agreste, penso che dovresti abbandonare la carriera della moda - aggiunge Chloé ridendo.

- Sei un pezzo di merda! - urlo ad Adrien prendendolo a pugni sul petto.
- Cosa credi di fare, picchiarmi? - mi schernisce.

Non ce la faccio più e gli tiro uno schiaffo potente.
La sua testa si gira e il segno delle mie dita rimane sulla sua pelle.

- Come hai potuto!? Mi odi fino a questo punto! Hai insultato e distrutto anni e anni di sogni e speranze solo perchè ho fatto un commento spregiudicato su di te! Sta volta hai davvero oltrepassato il limite! Mi hai detto di non dare giudizi senza conoscere qualcuno, sai che c'è!? Ora te lo posso dire il mio giudizio: sei solo uno stronzo senza cuore! - gli urlo addosso con tutto il fiato che ho in corpo.

Lui intanto mi guarda a occhi spalancati mentre si tiene una mano sulla guancia.

- Ah, VAFFANCULO - aggiungo e corro via, per ora non voglio vedere niente e nessuno.

Posso sopportare le battute, gli scherzi, le prese in giro e tanto altro.
Ma questo è stato veramente troppo.

Un amore a Parigi ~ AdrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora