Villa Agreste

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Marinette's pov

- Com'è andata ieri con Adrien? - mi chiede la mia migliore amica il giorno dopo.

- Meglio di quanto pensassi, ci siamo chiariti - rispondo, effetivamente anch'io sono stupita di come siano andate le cose con Agreste.

- Gli hai detto cosa abbiamo fatto!? - esclama preoccupata, deve aver frainteso le mie parole.

- Certo che no Alya, e non ho intenzione di dirglielo. Ci siamo chiariti nel senso che adesso siamo amici - la rassicuro.

Adrien mi odierebbe di sicuro, e non voglio perderlo, non ora che siamo amici.
Proprio in quel momento vediamo Adrien e Nino venire verso di noi invece che andare da Chloé e Sabrina come loro solito.

Noto Alya arrossire appena Nino le rivolge la parola, non posso a far e meno di pensare che ci sia qualcosa tra loro due, perchè anche Nino sembra nervoso.

- Ciao principessa- mi saluta il biondo.
- Ciao - gli sorrido in risposta, anche se non lo ammetterò mai neanche sotto tortura, questo nomignolo comincia a piacermi.

- Possiamo parlare dopo? - mi sussurra all'orecchio. Rabbrividisco a sentire il suo fiato caldo sul mio collo.
- V-va bene - rispondo incondizionatamente, senza pensare.

Finita la lezione mi porta fuori in corridoio.
- Vogli proporti una cosa - inizia.
Sbarro gli occhi e divento rossa.
- Cosa? - chiedo titubante, sono ansiosa nel sentire la risposta.

- Se volevi venire a casa mia e... - lo interrompo esclamando:- Come scusa!? Sei impazzito! -. Ecco, proprio quello che pensavo.

Mi guarda confuso. - Pensavo volessi terminare il lavoro, domani dobbiamo presentare - spiega con ovvietà.

Ah. Ridacchio per sciogliere la tensione.
- Allora va bene - accetto.

- Perchè, cosa avevi capito? - domanda confuso, riflette un attimo e scoppia a ridere.

- Non avrai pensato mica che... - mi guarda maliziosamente.
- Smettila! - lo rimprovero diventando ancora più rossa, ma lui continua a ridere.

- Vieni stasera alle 18.00, mio padre sarà fuori per quell'ora - mi informa e se ne va.

Torno da Alya agitata.
- Che succede Marinette? - chiede preoccupata.

- Stasera andrò a casa di Adrien- spiego giocherellando con un braccialetto.
- Per scuola immagino - suppone.
- Sì - confermo.

- E allora perchè sei così agitata? Non è che ti piace? - mi chiede con tono malizioso.

- Pff, a me piacere quell'idiota? Ma figurati! È solo un biondino tremendamente bello, cioè ehm volevo dire arrogante- parlo velocemente.

Non so neanche che mi prenda, Adrien è un mio amico, e poi è insopportabile, non potrei mai innamorarmi di lui.

Inutile dire che ci ho messo due ore per trovare i vestiti giusti, alla fine opto per una camicetta bianca e una gonna rossa.
Sciolgo i capelli e metto le scarpe.

Prendo il primo taxi che trovo e mi dirigo a casa di Adrien.
Rimango a bocca aperta a vedere la enorme villa, so che è ricco, ma non posso fare a meno di restarne impressionata.
Sto per citofonare ma il cancello si apre da solo.

- Te l'ho detto che sono da solo a casa - dichiara il biondo avvicinandosi a me.

- Vieni, entra pure - dice aprendo la porta di ingresso come un vero galantuomo.

- Hai una casa stupenda! - esclamo stupita dalla grandezza e dal lusso.

- Non hai ancora visto la mia stanza - ribatte presuntuosamente e apre la porta in cima alle scale.

Rimango a bocca aperta, camera sua è cinque volte casa mia!
- Wow - dico in soggezione.

Mi siedo sul divano di pelle nera, lui prende il computer e iniziamo a lavorare.

Adrien's pov

Sento la sua presenza vicino alla mia, è allo stesso tempo rilassante, ma mi rende nervoso.

Rimango incantato a fissarla. Le delicate mani che si muovono velocemente sulla tastiera, il suo sguardo concentrato, i suoi capelli corvini sciolti che le ricadevano sulle spalle, e la gonna che lasciava scoperte le gambe.

Questa ragazza mi sta facendo impazzire. Ieri notte non sono riuscito a dormire a causa sua, ripensando a lei...

Continuo ad osservarla, finché anche lei si gira a guardarmi e i nostri volti sono a pochi centimetri di distanza.

Mi perdo in quell'azzurro ipnotico, ammirarei i suoi occhi per sempre.
Rimaniamo fermi così per un po', forse due minuti, ma a me sembrano ore.
- Abbiamo finito - mi sussurra.

- O forse abbiamo appena iniziato - ribatto io e la bacio.
Era più forte di me, non riuscivo a resistere.

Lei risponde al bacio con foga, getta via il computer e sale a cavalcioni su di me.
Le metto le mani ai fianchi mentre le nostre lingue continuano a intrecciarsi.
Le slaccio lentamente la camicetta, faccio lo stesso con il reggiseno e inizio ad accarezzarglielo. Lei sospira mentre lascia succhiotti sul mio collo e tenta di togliermi la maglietta e i pantaloni, lasciandomi in boxer.
La prendo in braccio così come siamo e la porto fino al letto, dove ci stendiamo, lei sotto di me. Continuo a baciarla prende le levo la gonna e le mutandine arrivando alla sua intimità. La vedo arrossire, è così bella.
Le sorrido e tolgo l'unico indumento che ci separa.

- Mi stai ascoltando? -. Marinette mi riporta alla realtà svegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti.

- Sì - rispondo frettolosamente, non volevo lasciare intendere a cosa stessi realmente pensando.

- Allora qual è l'ultima cosa che ho detto? - chiede scettica.
- Mi stai ascoltando? - rispondo cauto.

Mi lancia un'occhiataccia, poi torna a farmi vedere il lavoro.
Annuisco appena, ancora troppo preso dal pensiero appena fatto.
Possibile che desiderassi l'unica ragazza in tutta Parigi che non potevo avere?

- Sì è fatto tardi - dice sbadigliando e alzandosi di scatto, ha ragione, ormai sono le dieci passate.

- Aspetta, ti offro qualcosa bere prima - insisto.
- Va bene - accetta risedendosi.

Ma appena torno dalla cucina con due drink la ritrovo addormentata sul divano.
È così dolce, con le guancie arrossate e la labbra socchiuse.

La prendo in braccio a mo' di sposa e la sdraio sul letto.
Non può certo dormire in queste condizioni, così le tolgo le scarpe e i vestiti.
Cerco di guardare il meno possibile, non vorrei passare per un maniaco.
Prendo la prima maglietta che trovo e gliela infilo.
Marinette si rigira nel letto, ma è ancora addormentata.
Prendo un cuscino, per sta notte mi toccherà dormire sul divano.

Un amore a Parigi ~ AdrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora