Riflessioni

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Adrien's pov

Sono passati quattro giorni ormai, ma non sono ancora riuscito a dormire.
Tutto quello che è successo mi perseguita, com'è possibile che Marinette, la mia principessa, mi abbia preso in giro tutto questo tempo?

Ogni volta che le dicevo che amavo il suo essere sincera, che mi fidavo di lei, e tutte le volte che lei aveva annuito sapendo che non era così.

Per non parlare di come ho trattato Chloé, mi sento uno schifo, sono stato una persona orribile con lei.

Della mia migliore amica che conosco da anni non mi sono fidato,ma di una ragazza appena incontrata che mi aveva fatto completamente perdere la testa sì?

Con Marinette mi ero aperto per la prima volta con qualcuno, avevo mostrato la parte più dolce e debole di me, le stavo dando il mio cuore, ma mi è arrivata addosso una doccia fredda.

Con Nino stiamo andando verso la scuola, è molto nervoso, si vede che non vede l'ora di rivedere Alya, anche se non me lo dice per paura che me la prenda.

Arriviamo quando tutti stanno già entrando, lo abbiamo fatto apposta in modo da non incontrarle.

Appena entrato in classe la vedo, seduta al banco dietro di me a fissare la porta, ma appena incontra i miei occhi cambia direzione e fissa le sue scarpe.

Vederla mi fa tornare su la rabbia, ma a una parte di me, quella più profonda e irrazionale, era mancata da morire.

Mi siedo davanti con Nino, che non ha ancora staccato gli occhi da Alya.

È decisamente la giornata scolastica più lunga della mia vita, oltretutto non pensavo fosse così complicato ignorare qualcuno che non vuoi davvero ignorare.

La campanella suona segnando la fine della lezione e della scuola, mi alzo in fretta, ma girandomi per prendere la cartella la mia testa sbatte contro quella di Marinette.

Ci fissiamo negli occhi per qualche secondo, come si fa a non odiare qualcuno che la convenzione sociale impone di odiare?

Qualcuno che ha agito alle tue spalle e ti ha mentito bisognerebbe odiarlo, sarebbe logico, ma con Marinette è tutto tranne che logico.

- Scusa - sussurra flebilmente ed esce di corsa dalla classe, imbarazzata.

- Adrien, amico, sono felice che tu non le abbia denunciate - dice Nino.

- Non lo avrei mai fatto - rispondo soltanto.

- Volevo chiederti una cosa... - inizia ma lo interrompo sapendo già cosa vuole dirmi.

- Se a me sta bene che tu torni con Alya? Certo, è la tua vita fratello, non è un problema-.

Nino mi sorride, riconoscente: - Grazie-.

- Lo so che è una situazione completamente diversa, ma come fai a perdonarla? - gli chiedo.

- Alla fine ha mentito per proteggere la sua migliore amica, anch'io lo farei per te - risponde.

- Forza, va da lei, riprenditi la tua ragazza - lo incoraggio con una pacca sulla spalla.

- Alya! - urla lui dal portone della scuola correndo giù per la scalinata.

- Nino... - dice lei sorpresa, lui prende il suo volto tra le mani e la bacia.

Dietro di loro vedo Marinette sorridere leggermente per l'amica.

- Alya, so che tutto quello che hai fatto lo hai fatto per una tua amica, per proteggerla e non importa cosa è successo, io voglio stare con te perchè ti amo - si dichiara il mio amico.

Guardo ancora Marinette, che sembra commossa dalla situazione, ma nei suoi occhi noto un velo di tristezza.

- Anch'io ti amo Nino, scusami ancora - risponde Alya abbracciandolo.

Nino mi saluta da lontano e se ne va mano nella mano con la sua ragazza.

Noto con la coda dell'occhio Marinette lanciarmi uno sguardo, come se sperasse che un giorno succederà anche a noi.

Mi avvicino a lei e smonto tutte le sue speranze: - Non sperarci, tra noi non ci sarà mai niente Marinette - le dico glaciale.

Nei suoi occhi passa un lampo di rabbia.
- Non ho mai detto di sperarlo! Sei solo un immaturo che scappa dai propri problemi - ribatte.

- Il mio unico problema sei tu! Se non fossi entrata nella mia vita ora sarei molto più felice! - esclamo offeso.

- Sei tornato ad essere il solito ragazzo stronzo, Agreste - afferma con voce tremante ma arrabbiata.

- E tu sei tornata ad essere la ragazza che non amo principessa - ribatto infondendo disprezzo nell'ultima parola, per poi andarmene lasciandola da sola.

Un amore a Parigi ~ AdrinetteWhere stories live. Discover now