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P.O.V JK

Da quando ero tornato a casa avevo una brutta sensazione che non mi lasciava andare. Quella brutta sensazione era affibbiata a Jimin, ancora ora che sono tornato a casa non riuscivo a capire  le sue parole, non riuscivo a capire i suoi "mi dispiace", come se lui avesse fatto qualcosa.

Sospiro e guardo il soffitto della mia stanza.

"ehi Jungkook sei tornato a casa" dice mia madre entrando in camera e io la guardo.

"perché hai chiesto a Jimin di portarmi alla tomba di mio padre?" chiedo e lei si avvicina a me e mi prende la mano.

"perché è tuo padre e per quanti tu non voglia realizzarlo lui non c'è più, è in un altro mondo e vuole che noi  continuiamo a vivere per lui e andare avanti" dice lei e io la guardo.

"andare avanti... Non è facile" dico e lei annuisce e mi abbraccia.

"lo so amore mio, ma dobbiamo sforzarci per renderlo felice, perché lui era felice con noi, dobbiamo vivere per lui ed essere felici come se lui fosse qui con noi" dice lei e io annuisco stringendomi a lei.

"sei stato molto forte jungkook a sopportare tutto da solo e a superare quello shock da piccolo" dice e io la guardo.

"chi ha sofferto molto di più però sei tu mamma, da un momento all'altro, in modo così improvviso sei stata separata dall'uomo che ami, hai dovuto cambiare città, casa e vita per poter permettere a tuo figlio di stare bene, hai fatto così tanto per me che non so come proprio come ringraziarti" dico e lei mi sorride coccolandomi.

"un modo c'è" dice e io la guardo curioso.

"fino a quando mi mostrerai quel sorriso io sarò felice, perché so che sono riuscita a farti stare bene nonostante tutte quelle sofferenze che abbiamo patito, fino a quando sorriderai e sarai felice allora va bene, non vedo l'ora un giorno di vederti sposato e con i tuoi figli, sarò un ottima nonna" dice lei e io sorrido annuendo.

"comunque mamma tu ti ricordi il nome della persona che ha ucciso mio padre?" chiedo e lei scuote la testa.

"ero così presa dallo shock della sua morte che non ho nemmeno voluto sapere il suo nome, quando mi hanno detto che lo hanno messo in prigione per me era già abbastanza così, avrei passato tempo ad odiare quella persona logorandomi da sola e non riuscendo più ad occuparmi di te, che eri molto più importante di qualsiasi altra cosa al mondo per me" dice e io annuisco guardandola.

"cosa vuoi mangiare?" mi chiede e io le sorride guardandola.

"pollo fritto con patatine" sorrido e lei mi sorride.

"come mai?" chiede.

"perché a papà piaceva davvero tanto" dico e lei mi sorride chiamando il fast food e ordinando le nostre porzioni.

Vado a lavarmi e nella mia testa torna in mente Jimin che mi chiede perdono.

"devo smetterla di pensarci, che vuoi che abbia fatto Jimin? Forse era dispiaciuto per me" dico tra me e me per poi finire di lavarmi e vestirmi mettendomi poi il pigiama, vado da mia madre e mangiamo insieme. Dopo aver mangiato torno in camera e faccio la cartella, mi butto a letto e chiudo gli occhi, purtroppo ciò che mi torna in mente è Jimin in lacrime, sbuffo e prendo il telefono chiamandolo.

'pronto?'

'Jimin ho una domanda molto importante da farti'

'proprio ora?'

'si'

'spara'

'perché hai pianto anche tu chiedendomi scusa davanti alla tomba di mio padre?'

'...'

'Jimin?'

'...'

'rispondi Porca puttana, non riesco a dormire per questo'

'non so perché l'ho detto... Mi dispiaceva veramente tanto per te e... E l'ho detto'

'ok, ora posso avere l'anima in pace'

'ora vado a dormire'

'Jimin'

'Dimmi'

'buonanotte'

'buonanotte Jeon'

Riattacco al telefono e lo metto in carica per poi sorridere e addormentandomi con l'anima in pace.

È tutto apposto,  o meglio, credevo fosse tutto apposto.

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⏰ Last updated: Jun 03, 2023 ⏰

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