Capitolo 13

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Non vedevo i miei genitori da troppo tempo, mi erano mancati così tanto. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con loro, mi sono sempre confidata in tutto e per tutto, non ho mai avuto segreti, di nessun genere.

Il salotto non è cambiato di una virgola da quando sono andata via di casa, il colore dominante è il beige, al centro del salotto si trova un tavolino in legno nero e ai lati due divani grigi in microfibra che formano un angolo retto, uno da due posti e uno da tre. La parete posta davanti ai divani è interamente rivestita in pietra e al centro di essa si trova un televisore da 75 pollici.

Io e Emily siamo sedute nel divano a due posti, mentre David e i miei genitori sono seduti nell'altro.

Fisso tutti quanti e solo ora mi accorgo di quanto assomigli alla donna davanti ai miei occhi.

Mia madre ha dei bellissimi capelli rossi, più scuri dei miei e le arrivano sopra le spalle, sembrano di seta. Ha piccoli ma intensi occhi verde/azzurro e la pelle chiarissima e perfetta, se non sapessi la sua età le darei cinquant'anni ma dieci anni in meno.

Mentre mio padre ha i capelli corti castani, ma ormai grigi dovuti ai suoi cinquantatré anni, occhi celesti/grigio che ho preso da lui e un magnifico sorriso. Ho dei genitori a dir poco favolosi nonostante la loro età.

«Mi siete mancati tantissimo» dico fissandoli entrambi negli occhi e sorridendo

«Anche tu bambina mia!» sussurra mia madre allungando la mano per stringerla «Come stai fragolina?» chiede mio padre

Ha sempre avuto il vizio di chiamarmi fragolina per tre motivi. Il primo è dovuto ai miei capelli rossi, il secondo perché sono dolce e il terzo perché quando mi arrabbio divento aspra come una fragola ancora cruda.

«Tutto bene, tu papà?» dico sorridendo «La mamma mi ha detto che in questi giorni stavi poco bene» ammetto dispiaciuta

«Niente di che, l'altro giorno sono andato a pescare con Richard e ho preso freddo, tutto qui» ridacchia

«Papà, sai che ti frega sempre, devi stare attento» lo rimprovero io

«Parlando di cose più serie» interrompe mia madre

«Lieto di sapere che la mia salute interessi a tutti» dice mio facendo il finto offeso

«Siamo sposati da venticinque anni tesoro, e sai che la tua salute è importantissima. Ma non vedo mia figlia da troppo tempo e voglio sapere di più sul suo lavoro» dice lei elettrizzata

«Papà, sai che sei l'uomo più importante della mia vita» dico alzandomi e andando verso di lui per sedermi sulle sue gambe

«Ei» dice David facendo il broncio facendomi ridacchiare

«Il papà è sempre il papà, mi dispiace figliolo» ridacchia guardando il mio fidanzato, poi si rivolge a mia madre «Vedi, lei si che mi dà soddisfazioni» dice soddisfatto

«Farò finta di non aver sentito» dice mia madre guardandolo male.

«State parlando di me?» dice una voce proveniente dalle mie spalle, una voce che riconoscerei ovunque

«Zio Lucas» Lily corre verso mio fratello per saltargli addosso e lui la prende al volo e se la carica nelle spalle.

«Dove ti eri cacciato?» domanda mia madre

«Stavo aspettando, volevo fare un'entrata di scena» dice ovvio

«Il solito coglione» dice mio padre rassegnato

«Allora?» dice guardandomi «Non saluti il tuo fratellone preferito?»

«Chi ti dice che sei il mio preferito?»

Tua per sempreWhere stories live. Discover now