Capitolo 8

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Sta per iniziare la partita e siamo negli spogliatoi, saluti tutti augurandogli buona fortuna

«RAGA SE VINCETE PIZZE PER TUTTI
EH» urlo prima di uscire

Mi vado a sedere sulla panchina e vedo mio padre e lo staff che si alzano perché stanno per mettere l'inno

*45 minuti dopo*

È appena finito il primo tempo e vado un pò su Instagram e metto una storia  inquadrando il campo e mettendo la canzone "We are the people" e taggo tutta la squadra

Vedo rientrare i ragazzi e poso il telefono concentrandomi sulla partita

Inziano e vanno subito in attacco, 5 minuti dopo sono vicinissimi al goal e lo mancano però ci riprovano e questa volta non so come i turchi facciano a fare autogoal facendoci andare in vantaggio

*1 ora dopo*

Siamo tutti sul pullman pronti a tornare in hotel, mentre abbraccio Ciro e Lorenzo inziano di nuovo a cantare quella canzone dalle parole incomprensibili

Fede è gasatissimo e salta e ride con i ragazzi festeggiando la vittoria

Prendo il telefono e faccio un video mettendolo nelle storie taggandoli tutti

«Sei pronta per domani?» chiede Federico mettendomi un braccio attorno le spalle e mio padre che è accanto a me gli dà una sberla sulla mano per fargli togliere il braccio per poi dire

«Perchè? Domani cos'è?»

«Diciamo che ho perso una scommessa, devo tingere i capelli di rosa»

«Pensavo peggio» dice facendo finta di asciugarsi il sudore

*Il giorno dopo*

Siamo tutti sull'aereo per Firenze e come per l'andata anche per il ritorno giochiamo alla play

Ci divertiamo tanto e ad un certo punto crolliamo tutti chi sul divanetto, chi sulle poltrone, chi sul letto, non si capisce nulla in poche parole

Effettivamente erano le 3 quando siamo tornati nelle camere e ora sono le 9 quindi abbiamo dormito poco, meglio recuperare.

*20 minuti dopo*

Sento una trombetta di stadio suonare e sobbalzo come tutti gli altri

Mi strofino gli occhi cercando di capire qualcosa

«Alzatevi e venite sui sedili che stiamo per atterrare» spiega mio padre con indifferenza mentre ha ancora la trombetta tra le mani

Faccio come ha detto e mi siedo in un posto a caso, accanto a me si siede Nicolò che ancora assonnato dice

«Menomale che oggi ce l'abbiamo libera, potrei morire da un momento all'altro»

«Dai che ora andiamo a dormire» lo conforto accarezzandogli i capelli mentre ha la testa sulla mia spalla

«Non penso proprio, ho già fissato l'appuntamento col parrucchiere» mi risponde Fede che è seduto davanti a noi

«Ma io voglio dormire» mi lamento

«E te volevi pure un figlio?» ride Berna che è accanto a Fede

«Ecco, questa non l'ha capito che quando ci stanno i bambini di mezzo non si dorme» continua Nicolò

«Ao finitela con sta storia dei figli perché c'ha 19 anni. Il primo che la toccherà si romperà una gamba casualmente» risponde mio padre e vedo Ciro dare una pacca sulla schiena a Fede come per confortarlo, forse non si sente bene

Finalmente atterriamo e usciamo tutti subito dopo aver preso i bagagli

Fede mi viene accanto e mi mette il braccio attorno alle spalle, sono un nano in confronto a lui

«Tra mezz'ora abbiamo l'appuntamento, pronta a diventare rosa?» ghigna

«Certo, ho già scelto la pettinatura» dico facendogli l'occhiolino

*3 ore dopo*

Siamo usciti da poco dal parrucchiere che poco prima mi ha scattato una foto e la metto nelle storie taggando Fede

Siamo usciti da poco dal parrucchiere che poco prima mi ha scattato una foto e la metto nelle storie taggando Fede

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Torniamo in hotel con un taxi chiacchierando del più e del meno

Quando stiamo scendendo mi apre la portiera e dice

«Prego mia regina» ridiamo entrambi e mi porge la mano da bravo gentiluomo

Entriamo in Hotel mano nella mano senza darci peso, ma facciamo un grosso errore perché proprio davanti a noi c'è la ragazza di Federico che ci guarda infuriata

Campioni d'Europa||Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora