Capitolo 12

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Siamo in ospedale e ho chiamato il mister che è subito corso qui in ospedale. Sta piangendo, non so che fare, so solo che pagherei qualunque cifra pur di sapere che Viola sta bene

«Fede, che è successo?»dice asciugandosi le lacrime e sedendosi accanto a me

Guardo fisso il muro bianco di fronte a me come incantato e inizio a raccontare quello che spero che a nessun ragazzo accada con la ragazza che ama. Forse quello che provo per Viola non è proprio un "Ti amo" ma sicuro più di un "Ti voglio bene".

«Si era allontanata dalla pista per bere e io la stavo guardando da lontano,stava tornando in pista, mi sono distratto un attimo e non l'ho vista più. Ho iniziato a girare tutto il locale e ho chiesto aiuto ai ragazzi che subito hanno iniziato a controllare. Sono uscito fuori dall'uscita sul retro per vedere se era lì per prendere un pò d'aria e ho trovato un ragazzo che la stava picchiando. Le dava calci, pugni e sono subito andato addosso a lui per fermarlo ma purtroppo ho dovuto alzare le mani. Poi è arrivato Spinazzola e mi ha fermato così gli ho detto di prendere quell'individuo e portarlo in centrale e io ho portato qui Viola. Comunque Barella, Bernardeschi e Immobile stanno venendo qui.» concludo il tutto passandomi una mano fra i capelli.

«Grazie, se non fossi arrivato probabilmente non ci sarebbe più. Quel ragazzo la pagherà cara, nessuno tocca mia figlia.»

«Per qualunque cosa io ci sono, sono pronto a fare di tutto»

«Allora promettimi che le rimarrai vicino e la distrarrai dall'accaduto, non voglio ricada di nuovo in quel tunnel» dice con le lacrime agli occhi

«Salve,ci sono dei parenti di Viola Mancini?» il mister si alza subito facendomi segno di andare con lui

«Sono il padre mi dica»

«La ragazza ha avuto delle lesioni gravi sul braccio, si è fratturata 3 costole e ha avuto un trauma cranico quindi è probabile avrà molti giramenti di testa e sverrà molte volte. La dimetteremo tra 2 giorni ma deve comunque essere controllata 3 volte alla settimana» il mister annuisce e dice

«I controlli non saranno un problema glieli farò fare ogni giorno per sicurezza»

«Certo, come vuole»dice l'infermira che poi dice

«Se volete potete entrare, la ragazza è sveglia, però per favore uno alla volta. È ancora un pò scossa e le abbiamo dato un antidolorifico così che possa stare meglio. Per qualunque domanda io e i miei colleghi siamo a disposizione, arrivederci» dice cordialmente andando via

Il mister entra e proprio mentre chiude la porta arrivano i ragazzi che agitati chiedono subito come stia Viola

Gli spiego la situazione e loro incazzati neri chiamano Spinazzola per sapere come procede

«Abbiamo appena sporto denuncia, controlleranno le telecamere e se và tutto bene il ragazzo starà dentro per 4 o 5 anni. Prima però ci sarà un processo. Non sappiamo ancora quando. Dì al mister di venire qui così parla lui e capisce meglio.»

«Ok, appena esce te lo mando» dico io attaccando

«Matteo, Manuel e Lorenzo sono con Spina. Gli altri sono in hotel che aspettano notizie» spiega Nicolò

Viola's pov

Sono tutta indolenzita e non riesco a muovermi più di tanto perché sento dolori d'appertutto

«Papà ho paura» sussurro

«Non averne, ci sono io ora. Farai terapie su terapie se ci sarà bisogno, ma per favore non chiuderti in te stessa come hai fatto quando Kiara se n'è andata. Ti prego parlami, lamentati, dimmi come stai, raccontami quel che vuoi ma ti prego non allontanarmi di nuovo» dice ormai in lacrime mio padre

Sento anch'io le lacrime ormai fuori dagli occhi e apro le braccia per abbracciarlo mentre piangiamo entrambi

Non ho bisogno di mia madre...mio padre fa la parte di entrambi

Campioni d'Europa||Federico ChiesaOnde histórias criam vida. Descubra agora