Viola Mancini, figlia del famoso allenatore della nazionale italiana di calcio maschile, è costretta ad andare con il padre in questo viaggio,incontrerà i giocatori e andrà d'accordo con tutti sin da subito... ma con uno in particolare legherà molto...
Sono appena uscita dall'ospedale per alcuni controlli e mi hanno detto che se tutto va bene fra 4/5 giorni potrò togliere il gesso, perché sto guarendo molto in fretta
Dato che è mattina i ragazzi si stanno allenando, così li raggiungo in campo e vado da mio padre che mi dà un bacio sulla guancia ed io dico
«Ieri seriamente non mi hai portato il bubble tea, sei cattivo»
«Tu non mi hai fatto mangiare quel coso buono»
«Appunto era buono, lo volevo io»
Mentre discutiamo sento qualcuno chiamarmi
«Viola Mancini?» chiede un signore con un pacco enorme in mano
«Si» rispondo prontamente, mi porge il pacco facendomi segno di firmare. Non ho idea di cosa sia, non ho ordinato nulla
Lo apro e vedo un orsacchiotto di peluche enorme
«CHE CARINO» urlo abbracciandolo
«Pà guarda» dico continuando ad abbracciare il peluche senza lasciarlo mai
«Dove lo metti mo? Dobbiamo stare in viaggio per altre 2 settimane»
«Abbiamo un jet privato, non sarà un problema»
Mi chino verso lo scatolone e prendo il bigliettino
"Per la mia principessa"
Sorrido a Fede che mi guarda da lontano e mi fa l'occhiolino
@fedexchiesa
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@mancini_viola la principessa felice
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*4 ore dopo*
Sono nella stanza di Fede con gli altri mentre me ne sto accoccolata a lui che continua a disegnare sul mio gesso
«Quest'orso è morbidissimo»dice Marco mentre ci si stende sopra abbracciandolo
«TOGLI LE TUE LURIDE MANI DA MARK»gli urlo
«Sei seria?Gli hai dato un nome?»dice Ciro ridendo
«MARK!»continua a ridere Lorenzo tenendosi la pancia
«Mark,non li ascoltare,sono solo invidiosi del fatto che tu sei più importante di loro» dico al mio orso accarezzandolo dopo essermi alzata da letto, dove Fede fa un verso di disapprovazione
«La cronologia di Fede ora: Tutorial su come bruciare un orso di peluche che vuole prendere il tuo posto» dice Matteo prendendolo in giro
«Probabile» dice lui sorridendo
«Vado in camera...devo fare una cosa, ci vediamo dopo!» dico dopo aver preso il mio orso dirigendomi verso la porta. Ovviamente è solo una scusa per andarmi a riposare, sono un po' stanca.
«A dopoo» rispondono
Arrivo alla mia camera e apro la porta fiondandomi sul letto abbracciando l'orso.
Non ho nulla da fare, voglio solo dormire.
*7 ore dopo*
«VIOLA!» sento bussare forte alla porta
Mi alzo prima che continui e apro
«Ciao» dico all'individuo d'avanti a me sbadigliando
«Principessa mi ha fatto preoccupare» dice abbracciandomi
«Avevo sonno» mi stropiccio gli occhi
E lui mi guarda dicendo
«Sei bellissima»
«Si, proprio appena sveglia sono bella guarda»
«Innanzitutto ho detto bellissima e non bella e poi si, sei bellissima così»
Mi ributto sul letto e chiedo
«Ma che ore sono?»
«Le 21:30, penso tu abbia fame»
«Ora che l'hai detto si» sbuffo
Sento uno scatto ma con la poca voglia di vivere che ho non riesco nemmeno a guardare nella direzione del suono
Sento il materasso piegarsi accanto a me e poi un bacio sulla testa
«Dobbiamo cenare» mi sussurra accarezzandomi la schiena
«Voglio la pizza» rispondo lamentandomi
«Che pizza sia, ti inizi a prepare?»
Scuoto la testa in segno negativo e lui dice
«Ok...ci sono due metodi: il primo farti il solletico, il secondo baciarti e farti alzare. Opterò per il secondo»
Mi giro verso di lui e dopo pochi secondi le nostre labbra sono come attaccate. La danza delle nostre lingue continua per un altro pò finchè non mi prende in braccio facendomi alzare dal letto
«Mi prendi la tuta nella valigia?» gli chiedo mentre mi fa sedere sul divano, mi stampa un ultimo bacio e poi si dirige verso di essa prendendo una t-shirt e il pantalone di tuta.
Si avvicina a me e mi dà un bacio a stampo per poi sdraiarsi sul letto mentre io vado in bagno a cambiarmi. Chiudo e inizio a spogliarmi ma mi rendo conto di essermi dimenticata dell'intimo.
«Ehm... Fede, mi puoi passare l'intimo? È nel cassetto del comodino» dico paonazza in viso, lo prende e me lo porge
