Epilogo

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NATALIE
Mamma mi ha raccontato che, quando aveva la mia etá, le era concesso guardarsi allo specchio soltanto una volta ogni tre mesi. Io ora ci sono davanti, e sto cercando di dare un senso ai miei capelli. Mamma é al telefono con zia Chris, ma quando mi vede attacca ed arriva ad aiutarmi: nel giro di venti secondi i miei capelli sono perfetti.
~Sei ansiosa?~ mi chiede.
~No~ mento. ~é solo un appuntamento~.
~Non mentire, Natalie~ mi dice, con una risata negli occhi. Mi bacia sulla fronte e dice ~Dai ora scendi che Uriah ti sta cercando~. Di sicuro vuole una mano con i compiti, mister lasso. Mamma mi dice sempre che devo ricordarmi che é il mio fratellino, e che su di lui posso contare -é chiaro che dice così, dopo tutto quello che è successo con zio Caleb-, ma non posso non odiarlo quando si atteggia a professore o quando si intromette nella mia vita.
Scendo e trovo Uriah che parla con James. Appunto.
~Uriah!~ grido. Lui rabbrividisce e corre via. James ha uno sguardo divertito; oddio cosa si saranno detti?
Sono cotta di James da secoli, e ora lui mi ha invitato ad uscire. Sono tesissima. Mamma dice che ha conosciuto papà alla mia età. E se accadesse anche a me? Stare con James, innamorarci, e poi passare tutta la vita insieme... Io e Temperance, la mia migliore amica (e la figlia di zia Cara) passavamo ore, da bambine, a fantasticare sul principe che un giorno avremmo sposato. Il suo una volta era Andrew, mio cugino; ora invece è cotta di Junior -il suo ragazzo- almeno tanto quanto io lo sono di James. Spesso la prendo in giro, la chiamo "Mrs Hayes", e lei finge di arrabbiarsi, ma io so che, anche se vuole nasconderlo dietro la sua freddezza, vorrebbe davvero diventare la signora Hayes, un giorno.
Scendo le scale, saluto James e dalla cucina compare papà. Oh no!
~Tu devi essere James~ dice.
~Sì, piacere~ risponde imbarazzato James.
Scende la mamma e, prima che la conversazione degeneri, va in cucina e chiama papà per farsi aiutare. Le sono immensamente grata e tiro un sospiro di sollievo. Papà è gelosissimo di me.
~Andiamo?~ mi chiede lui, e io ricomincio a tremare. Mentre tento di ricordarmi di tutti i suggerimenti che mi hanno dato Marlene, Lynn e Will -avevo chiesto loro di aiutarmi perché sono più grandi, e hanno già avuto degli appuntamenti- usciamo di casa.

In bocca all'ibrido, Nat. <4

Un finale divergente da quello di quell'assassina della RothWhere stories live. Discover now